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Napoli – Il caro prezzo per gli affitti dei negozi al Vomero oramai è un dato oggettivo. La difficoltà di moltissimi esercenti di andare avanti nella loro attività, molto spesso storica e di famiglia, è diventata nel corso degli anni occasione per chiudere i battenti e rinunciare. Sono stati tanti i negozi che hanno abbassato le saracinesche nel corso degli ultimi anni, generando un vero e proprio circolo vizioso nel quale si sono  ritrovati molti commercianti, soprattutto quelli che hanno portato avanti una attività che negli ultimi tempi è considerata un bene di lusso. Come i libri ad esempio. Nel tempo della crisi diviene difficile poter immaginare di investire il proprio budget familiare in risorse che riguardino beni materiali di questo genere. Hanno chiuso, infatti, Guida Merliani e Loffredo in Via Kerbaker segnando la fine di un tempo andato e di una dilagante crisi. Ma ecco la novità. Arriva in Via Luca Giordano una nuova libreria. Presto aprirà Mondadori, così come ha annunciato  il presidente del Comitato Valori Collinari, Gennaro Capodanno:

«Dopo tante notizie negative, anche per gli aspetti legati alla cultura, che hanno riguardato il quartiere collinare della Città, con la chiusura di antiche librerie, come Guida Merliani e Loffredo in via Kerbaker, ma anche di diverse sale cinematografiche, laddove, nel contempo, specialmente negli ultimi tempi, si è assistito ad una proliferazione esponenziale di attività legate alla somministrazione di cibi e bevande, attraverso bar, ristoranti e paninoteche, finalmente arriva una notizia positiva. Riguarda la oramai imminente apertura, in via Luca Giordano, di una nuova libreria Mondadori che, rimanendo nell’ambito del Vomero, andrà ad affiancare quella della stessa casa, già presente da alcuni anni in piazza Vanvitelli». 

Le attività che oramai spopolano anche nel quartiere collinare sono pressoché quelle di ordine gastronomico. Ristorantini, pizzerie e fast food predominano al Vomero. Ma ecco che in un luogo di così grande socializzazione uni spazio dedicato alla cultura: «Mi auguro che la nascita di questa nuova attività possa rappresentare il primo esempio di un’inversione di tendenza – dichiara Capodanno – che veda, in occasione della chiusura di pubblici esercizi, quali bar, ristoranti e affini, l’apertura di luoghi di cultura e di socializzazione, rappresentati segnatamente dalle librerie, con le attività ad esse annesse e connesse».