Nuova aggressione ad un autista dell’Anm a Napoli. Vittima un conducente della linea 421 del tram, presso lo stazionamento di Sant’Erasmo. Il 50enne è stato preso a pugni sulla schiena da un giovane. Il passeggero, infatti, pretendeva di scendere fuori fermata. Un atto espressamente vietato dal regolamento di esercizio, per ragioni di sicurezza. Al rifiuto dell’autista, il giovane lo ha dapprima insultato E poi lo ha assalito con violenza, una volta giunti al capolinea. Pochi istanti dopo l’aggressione si è allontanato, facendo perdere le proprie tracce. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine. Il guidatore è stato soccorso da un’autoambulanza, e stato trasportato in ospedale in codice giallo.
“Condanniamo fermamente il vile gesto ed esprimiamo piena solidarietà e vicinanza al collega aggredito – dice Adolfo Vallini dell’esecutivo provinciale Usb lavoro privato -. La nostra organizzazione sindacale da diverso tempo chiede che vengano messe in atto maggiori misure tese a tutelare la sicurezza e la regolarità dell’esercizio, ma anche l’incolumità del personale e degli utenti“. Per il sindacalista “la carenza di fondi da destinare al miglioramento delle condizioni di lavoro e il senso di impunità oramai radicato tra la persone sono elementi che creano e favoriscono questi episodi violenti”. Viceversa “c’è bisogno di più sicurezza e maggiore attenzione per i conducenti e, più in generale, verso gli operatori del trasporto pubblico locale”.
Vallini avverte: “Le stazioni ferroviarie, i capolinea dei bus, ma anche diverse zone della città stanno diventando sempre meno sicure, spesso nelle mani di violenti e malintenzionati”. A tal riguardo l’Usb rinnova “la richiesta fatta nelle settimane scorse al direttore Generale di Anm, Francesco Favo, particolarmente sensibile a queste tematiche, di attivare una unità di crisi aziendale per meglio affrontare e risolvere questi episodi oramai divenuti tristemente all’ordine del giorno”.