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Napoli – Scacco ai re del “pezzotto”. Il comando provinciale della guardia di finanza di Napoli ha sottoposto a sequestro oltre 5 milioni di pezzi tra articoli contraffatti e prodotti privi delle certificazioni di sicurezza. A finire nel mirino delle fiamme gialle sono state diverse attività commerciali del Napoletano e del capoluogo che producevano o commercializzavano illecitamente prodotti di abbigliamento, accessori, prodotti per la cura della persona, della casa e giocattoli pericolosi per la salute.

Più in particolare, i militari frattesi, in vista dell’imminente festa di Halloween, hanno sequestrato, nel corso di ispezioni eseguite presso un maxi-store gestito da un cittadino cinese, un opificio clandestino dedito alla produzione di marchi contraffatti, nonché in un deposito, 2,5 milioni di pezzi, tra prodotti a tema pericolosi per la salute, centinaia di adesivi e cliché di note marche, nonché capi d’abbigliamento contraffatti riportanti note griffe pronti per essere immessi sul mercato legale. Al termine del servizio sono stati denunciati all’autorità giudiziaria due responsabili, mentre un terzo è stato segnalato alla Camera di Commercio per violazioni di natura amministrativa.

Analogamente il I Gruppo Napoli, nell’ambito di una serie di controlli nei confronti di alcuni esercizi commerciali della zona industriale di Gianturco e su strada, ha sequestrato, 300mila pezzi, tra articoli elettronici, casalinghi e giocattoli contraffatti ovvero non sicuri, nei confronti di 3 imprenditori cinesi e, ai sensi della normativa antiriciclaggio, 200mila euro in contanti nei confronti di due cittadini sempre della medesima etnia.

Al termine delle attività, nel cui ambito sono stati inoltre scoperti 7 lavoratori “in nero”, di cui 4 clandestini, sono state denunciate all’autorità giudiziaria, a vario titolo, 9 persone. Inoltre, le fiamme gialle del Gruppo Pronto impiego di Napoli, nel corso di interventi eseguiti nei confronti di esercizi commerciali gestiti da cittadini stranieri (cinesi, pakistani, marocchini, tunisini e senegalesi), hanno sequestrato complessivamente tre locali adibiti a deposito, nonché 500mila articoli, tra capi di abbigliamento, prodotti per la cura della persona e per la casa, articoli di cancelleria e giocattoli contraffatti o privi della certificazione Ce; sono stati denunciate 10 persone.