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Napoli – Hanno fatto molto rumore le parole pronunciate da Mario Morcone, assessore regionale alla Legalità, in una intervista al quotidiano Il Mattino. “Certamente c’è una latitanza delle Istituzioni. In una giornata come quella della Memoria, fondamentale per ricordare alle giovani generazioni l’Olocausto e che certi valori vanno tutelati, il sindaco de Magistris ha inviato una simpatica ragazza bionda”. Questa la frase che ha riacceso lo scontro tra i rappresentanti della Regione Campania e quelli del Comune di Napoli. Il componente della giunta del governatore Vincenzo De Luca si riferiva, infatti, ad Alessandra Clemente, assessora del Comune di Napoli indicata dal primo cittadino Luigi de Magistris come candidata sindaca alle prossime amministrative.

“Si da’ atto – commenta l’assessora in una nota – che in questa città il discorso pubblico di alcuni esponenti istituzionali, e di alcuni organi di stampa evidentemente non attenti (o non sereni) nel valutare il disvalore di certe affermazioni, è ormai affetto da un deficit di civiltà istituzionale. Ben prima, infatti, della vena discriminatoria e sessista da cui, per fortuna e per merito delle mie letture e dei miei modelli non mi sento ferita ma fortemente offesa come donna, colpisce la mancanza degli elementi basilari del rispetto istituzionale. Forse sdoganata da una certa violenza verbale da tempo introdotta nei palazzi della Campania”.

“Io mi sento e sono una ragazza bionda – dice Clemente ma non può essere così definito un amministratore pubblico. Si evince, così, un linguaggio che vuole colpire senza andare nel merito nelle questioni. In ogni caso, attenti alle ragazze che amano la politica pulita. E non la danno vinta ai maturi colleghi da cui, sicuramente, troverò qualcosa da imparare. Come reagire ai soprusi”.

“Una caduta di stile, una battuta di scherno che denota un maschilismo da quattro soldi e una mancanza di rispetto, da parte di un uomo anche più grande d’età, che dovrebbe guardare alle competenze che ci sono, dovrebbe avere rispetto per le istituzioni e non trattare le persone in questo modo solo perché sono donne e giovani”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, su radio Crc ha commentato le parole dell’assessore alla Legalità della Regione Campania. Il primo cittadino ha poi ricordato che la Clemente “ha visto la camorra ammazzarle la madre nel 1997 mentre lei a 10 anni era affacciata al balcone, ed è rimasta a Napoli e oggi fa l’assessore”