“Per anni abbiamo denunciato quel sistema camorristico difeso e protetto da un pezzo della città e anche della classe dirigente e la pronuncia del Tribunale del Riesame ci ha dato ragione”. Così il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha commentato le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Salvatore Tamburrino per il quale Tina Rispoli sarebbe capo del clan Marino.
“Non era un caso che a Tina Rispoli e al suo consorte Tony Colombo venisse permesso di fare un concerto con migliaia di persone per l’annuncio delle nozze in piazza del Plebiscito senza alcuna autorizzazione, per non parlare della sfilata con tanto di corteo e carrozza con cavalli al traino al corso Secondigliano, anche qui senza alcun permesso – sottolinea – Adesso è necessario fare chiarezza su tutti coloro che dentro e fuori le amministrazioni pubbliche hanno avuto un ruolo nel coprire la sua ascesa criminale, girando la testa dall’altra parte di fronte a comportamenti evidentemente illeciti o addirittura favorendoli. La camorra cresce non solo con la forza criminale sul territorio ma anche con la connivenza di colletti bianchi e pezzi della classe dirigente di questa città che trovano convenienza nell’assecondare le volontà del boss di turno”.
Per un pentito Tina Rispoli è un capo clan, Borrelli: “Lo diciamo da anni”
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