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La probabile causa sono le infiltrazioni d’acqua nel sottosuolo. Dodici appartamenti sono stati sgomberati al civico 113 di via Francesco Solimena, al Vomero.

La strada è stata chiusa. Un’ala dello stabile è stata evacuata dai Vigili del Fuoco e dai servizi comunali. Si ritiene sia a rischio crollo la scala A del fabbricato. All’opera le squadre di Abc, l’Azienda municipale di gestione idrica. Sospesa la fornitura di acqua in via Solimena per la verifica della rete.

Purtroppo è avvenuto l’ennesimo episodio di sgombero di un palazzo privato a Napoli – afferma Nino Simeone, presidente della commissione infrastrutture e Protezione Civile del Consiglio comunale di Napoli -. Altre famiglie, circa una quindicina, ancora una volta costrette ad abbandonare le proprie abitazioni per questioni legate a problemi di sicurezza statica. Ma indipendentemente dai singoli “episodi”, che purtroppo si stanno ripetendo troppo spesso, continuo a chiedermi il perché non si possa prevedere, anzi, “pretendere” dagli amministratori condominiali la presentazione di una certificazione di sicurezza statica, che verrebbe rilasciata con una semplicissima verifica da parte di un professionista strutturista, che certificasse le condizioni di sicurezza degli stabili residenziali rilasciando una perizia tecnica giurata“. Secondo Simeone “una certificazione che garantirebbe la tranquillità di decine di migliaia di famiglie napoletane che vivono in edifici che ormai hanno superato i 50/60 anni di età”. Il consigliere comunale si appella al governo e alla Regione per “modificare l’attuale normativa in materia di edilizia residenziale, prevedendo appunto l’obbligo, per tutti gli immobili, sia pubblici che privati, di effettuare ogni 10 anni, queste verifiche e consegnare la certificazione ai propri Comuni”. La misura servirebbe”. 

Il presidente della commissione si è recato sul posto “per verificare la presenza di Abc e protezione civile e dare seppur un minimo supporto alle famiglie”. I nuclei sfollati  “purtroppo dovranno restare fuori dalle proprie abitazioni, almeno per le prossime 24/48 ore, in attesa di ricevere il nulla osta da parte degli organi preposti al controllo e alla verifica strutturale del palazzo”.

Secondo Antonio Di Gennaro, delegato provinciale mobilità di Assoutenti, “quella accaduta quest’oggi a via Solimena, non è che la conseguenza del pessimo stato, come si sa, in cui si trovano buona parte delle Condotte Idriche esistenti”. E per quanto “sostituire tanti chilometri di condotte urbane non è cosa semplice, è pur sempre un lavoro che occorre affrontare”.