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Napoli – maxi sequestro della Guardia di FInanza di Napoli. Cinque strutture alberghiere, un autosalone e diversi conti correnti riconducibili ad alcuni storici affiliati ai clan camorristici Di lauro e Bocchetti sono stati sgominati dalle Fiamme gialle dopo un’attività di indagine fitta che ha coinvolto anche diversi gruppi familiari, da cui sono emersi numerosi indizi e riscontri sul network imprenditoriale sfruttato dai clan per la ripulitura e il reinvestimento dei capitali illeciti.

Ai domiciliari è finito Pietro Virgilio, detto “Pierino o’ infermiere”, considerato un affiliato ai Di Lauro, con un passato da storico contrabbandiere di tabacchi lavorati esteri. A lui risulta riconducibile un’azienda di Casoria (Napoli), attiva nel commercio di autoveicoli, che è stata sequestrata. Carmine Acquavella, deceduto nel 2014, era, invece, affiliato ai Bocchetti, di cui era diventato il tesoriere, curandone il riciclaggio dei proventi illeciti. Per i magistrati si serviva del supporto sia di familiari che di conoscenti, tra cui la moglie e i figli di quest’ultima. Tra le attività commerciali utilizzate per il reimpiego dei patrimoni “neri”, ci sono cinque strutture alberghiere situate tra Napoli, Casavatore, Giugliano in Campania e Melito di Napoli, oggi sottoposte a vincolo patrimoniale.