- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Secondo giro di valzer, musica maestro. “Con il decreto sostegni bis, il Governo sceglie di aiutare famiglie, imprese, attività commerciali, di supportare sanità, scuola, cultura ed anche enti locali. Sono previsti infatti 500 milioni di euro per i comuni in difficoltà finanziarie. Questa è solo una prima risposta alle esigenze e alle difficoltà che il Comune di Napoli eredita dopo anni di scelleratezze amministrative, incompetenze e improvvisazioni gestionali”.

Marco Sarracino, il segretario del Pd Napoli, commenta così le ultime dal Parlamento: ricominciando il corteggiamento a Gaetano Manfredi, l’ex rettore della Federico II che l’altro giorno ha detto no “per ora” alla candidatura a sindaco che gli hanno offerto il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle.

Manfredi ha relegato la sua disponibilità come “inutile”, ufficialmente, proprio perché non vedeva alcun atto concreto seguire alle promesse verbali di Letta e Conte che gli promettevano una legge salva Napoli proprio per i conti dissestati del Comune.

Bene. Oggi, secondo Sarracino, si è cominciato a cambiare musica. E il secondo giro di ballo può iniziare: “Il Pd e i suoi alleati – si legge in una nota el segretario dem – continueranno a lavorare nei prossimi giorni per produrre ulteriori interventi legislativi che consentiranno da un lato una ulteriore erogazione di risorse verso il Comune, e dall’altro una seria prospettiva di risanamento dei futuri bilanci della città. Vogliamo garantire la soluzione di quel deficit di diritti di cittadinanza che il popolo napoletano ha subito in questi anni, nell’arrogante isolamento di chi l’ha governato”.

“Il Pd napoletano ritiene quindi che questo sia un primo riscontro alle richieste di sostegno che la lettera di Gaetano Manfredi ha avanzato nell’interesse della città, e che ci siano le condizioni perché la migliore classe dirigente di Napoli, di cui Manfredi è espressione, si proponga di guidarne la rinascita”. Casquè.