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Napoli – “Solo 1400 napoletani potranno fare un bagno senza pagare gli onerosi costi imposti dagli stabilimenti balneari napoletani” lo denuncia quest’oggi il WWF napoletano.

Nel piano – spiegano i rappresentanti dell’organizzazione ambientale – elaborato dal Comune di Napoli, in conformità dell’ordinanza regionale, illustrato dall’assessore Francesca Menna ai rappresentanti del Co.Na.Ma.L (Coordinamento Nazionale Mare Libero) e delle associazioni WWF Napoli, Legambiente Iride, Altromodo Flegreo e Marelibero Flegreo, che ne avevano fatto richiesta”.

Dopo il danno anche la beffa, in relazione al fatto che ci sarebbero altri 2240 posti disponibili tra le spiagge libere dei quartieri Bagnoli e San Giovanni a Teduccio, beffa rilevata dal momento in cui in queste spiagge è notoriamente vietato fare il bagno, in relazione del divieto di balneazione vigente da tanti anni sia sulla costa di Napoli Est che nell’area nord del capoluogo campano, ragion per cui “ufficialmente” su queste spiagge ci si può prendere solo il sole.

L’Amministrazione – raccontano i referenti del WWF Napoli – ha inoltre pubblicato un avviso pubblico per individuare Organizzazioni di volontariato per supportare a Servizi Comunali in attività di controllo e di gestione in sicurezza degli arenili. La situazione desta preoccupazione stante il divieto ancora vigente in alcuni Comuni limitrofi che non hanno dato risposte adeguate alla popolazione che non ha la possibilità economica di frequentare gli stabilimenti privati”.

Proprio per queste ragioni domenica 14 giugno alle ore 18 numerosi sindaci delle città costiere sono stati invitati ad webinar che sarà trasmesso in diretta sulla pagina FB del Coordinamento Nazionale Mare Libero per fare il punto sulla situazione in Campania insieme ai rappresentanti delle associazioni.