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NAPOLI – Cosa pensano i “mitici” (giovani) militanti del Partito Democratico alla festa dell’Unità di Napoli? Presso il gazebo dedicato al tesseramento, qui, in piazza Municipio, si dà il cambio un gruppo di ragazzi.

Sono tutti giovanissimi. E mentre sul palco inizia il dibattito di giornata, un’altra discussione che prende piede è quella sul rapporto da tenere con il Movimento 5 Stelle.
 
A Roma, i grillini stanno terremotando il Governo Draghi creando non pochi grattacapi alla segreteria di Enrico Letta. Ma qui a Napoli, può essere una sorpresa: i nervi sono ben saldi.
 
Allora: è il caso di continuare a governare Napoli con loro? Per questi ragazzi, sì.
 
Il primo a parlare è Raffaello Nuzzo: 21 anni, studente di giurisprudenza, militante dalla scorsa Festa dell’Unità.
 
Cosa ti spinge a militare nel Pd?
 
“Il fatto che odio lamentarmi senza fare nulla oltre che l’indifferenza, come diceva Gramsci. In più, è bello sentirsi parte di una comunità”.
 
E’ giusto che continui l’esperienza con i 5 Stelle?
 
“Sì. Anche se bisogna distinguere la situazione locale rispetto a quella nazionale: sono due cose distinte e separate”.
 
Che sogno hai per Napoli?
 
“Che finalmente si venga a creare una rete che metta in contatto tutte le realtà giovanili che in città sono attive politicamente e socialmente”.
 
Elio Torrone, 21 anni, arriva dall’Arenella. Studia Scienze della comunicazione, e da un anno e mezzo fa politica attiva.
 
“Sto qui per senso di comunità. Perché il Pd mi sembra un partito serio e responsabile, vicino ai temi progressisti, si batte per i diritti civili e per l’ambiente. E poi mi ha convinto la proposta di Enrico Letta di riformare la tassa di successione prevedendone una parte a favore dei giovani. Se bisogna continuare coi 5 stelle? Direi di sì. Il campo largo è un obiettivo che bisogna continuare a perseguire, anche in maniera più determinata. Il mio sogno? Vedere il ponte di San Giacomo dei Capri che, ad oggi, è una infrastruttura incompiuta, finalmente terminato e riqualificato. C’è un già un progetto. Mi auguro che l’amministrazione Manfredi lo finanzi. L’urbanistica è fondamentale per avere un futuro migliore nei nostri quartieri”.
 
Antonio Imperatore, 20 anni, frequenta il Pd da 2 mesi. “Prima del Covid, la mia passione politica la coltivavo nel Collettivo studentesco dei liceali. Ora, penso che, a livello comunale, con i 5 Stelle è inevitabile continuare a parlarci. E’ vero che stanno perdendo consensi, ma con loro abbiamo una base di valori condivisibile, al netto delle loro strategie politiche scellerate a livello nazionale”.
 
Marco Cavaliere, infine, 22 anni, è il vicesegretario del Circolo Pd del centro storico. Studia giurisprudenza e a febbraio del 2021 ha preso la prima tessera dem della sua vita: “Certo che bisogna continuare a coltivare il rapporto coi 5 Stelle. Anzi, spero che anche a livello nazionale si possa ricucire. Qui a Napoli, il rapporto con loro va rinsaldato. Del resto, da quando Giuseppe Conte ha conquistato la loro leadership, li percepisco vicini, anche loro a pieno titolo nel campo progressista. Il mio sogno per Napoli? La costituzione del Forum dei Giovani. Sarebbe fondamentale per noi ragazzi dai 16 ai 34 anni avere un luogo permanente di confronto e quindi una nostra rappresentanza politica vera. Magari, potremmo dire la nostra in maniera costruttiva anche su problematiche, come quella della movida, che ci vede protagonisti”.