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Movida violenta a Napoli, sedicenne finisce in ospedale dopo una lite

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Napoli – Un giovane di 16 anni è finito in ospedale, con il naso fratturato, dopo una lite con un gruppo di coetanei. E’ il secondo episodio di movida violenta che la scorsa notte ha visto come vittima un minorenne a Napoli, dopo quello del dodicenne accoltellato nella zona di piazza Municipio. Il 16enne si trovava con alcuni amici quando, secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato coinvolto in una lite per futili motivi con un gruppo di coetanei, in via Mezzocannone. E’ stato colpito al volto e ricoverato nell’ospedale Cto di Napoli con il naso fratturato. Per lui una prognosi di 25 giorni. Sull’episodio indaga la Polizia di Stato.

Due tentate rapine a Napoli, vittime ricoverate in ospedale

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Napoli – Due persone sono rimaste ferite a Napoli in nottata durante altrettanti tentativi di rapina. Il primo episodio ha coinvolto un cittadino del Kazakistan, di 26 anni, ferito alla schiena con un coltello e ricoverato nell’ospedale Pellegrini. Ai carabinieri ha raccontato di essere stato avvicinato in via della Pergola da due individui che volevano rapinarlo e che, alla sua reazione, lo hanno colpito alla schiena per poi fuggire. Il ferito è stato medicato e dimesso con una prognosi di due settimane.

Vittima del secondo episodio un turista di 21 anni proveniente dalla Thailandia, ricoverato nell’ospedale del Mare per la frattura della mandibola: sarebbe stato colpito, o sarebbe caduto violentemente sul selciato, dopo una tentata rapina avvenuta in via Carbonara. Nel bilancio della nottata anche il ferimento di un 26enne originario dell’Algeria, ferito con una coltellata alla coscia sinistra e ricoverato in ospedale, dove ha detto di non ricordare nulla della dinamica dell’evento.

L’Accademia Volley fa festa al Rampone contro Talete

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Ancora una vittoria casalinga per l’Accademia Volley che ieri sera ha superato alla Palestra Rampone la Polisportiva Talete (RM) con il punteggio di 3-1 (25-22, 25-17, 25-27, 25-15) nella diciannovesima giornata del Campionato Nazionale di Serie B2.

In una gara praticamente decisiva per la salvezza, le giallorosse sfoderano una prestazione maiuscola centrando il risultato pieno in maniera limpida e meritata. Il finale sarebbe potuto essere anche più rotondo se, nel finale di terzo set, quando era avanti 22-19, la squadra non avesse avuto quel piccolo calo di concentrazione che le ha impedito di chiudere subito la partita. L’appuntamento con la vittoria, tuttavia, è stato solo rimandato perchè nella successiva frazione l’Accademia è tornata a dominare legittimando il risultato. La gara era iniziata benissimo per le padrone di casa, subito avanti in avvio, e decisamente male per Talete che nel primo set colleziona una marea di errori (ben 11), nonostante l’ottima frazione disputata da Verde.  L’Accademia, seppur non brillante, riesce a gestire il risultato con un finale molto attento, portandosi sull’1-0. Continui capovolgimenti di fronte nel secondo set, con le formazioni che piazzano e subiscono break e controbreak fino al 13-12 Talete. A quel punto a mettere il turbo è la formazione di casa che, grazie all’ennesima accelerata (7-2), trova l’allungo decisivo, portandosi sul doppio vantaggio. Le padrone di casa sembrano poter gestire la situazione anche nel terzo set, maturando cinque punti di vantaggio sul 15-10. La gara sembra indirizzata verso un finale tranquillo ed invece Talete trova una veemente e sorprendente reazione, trascinata da Chiodo, subentrata nel secondo set, e soprattutto De Luca. La centrale capitolina si esalta sotto rete mettendo a segno ben 8 palloni nella frazione e permettendo alla sua squadra dapprima di recuperare sul 23-23, di annullare poi match point Accademia nell’azione successiva e di chiudere infine il set sul 27-25. Le padrone di casa, che avevano assaporato la vittoria, si ricompattano immediatamente, incassando il colpo ma reagendo da grande squadra. E’ una sinfonia tutta giallorossa quella che porta al 25-15 finale, con Diago Silva, De Cristofaro e Dell’Ermo sugli scudi e che finalizzano l’ottimo lavoro di tutta la fase difensiva.

L’Accademia, alla terza vittoria casalinga consecutiva, torna a conquistare tre punti che pesano come un macigno nella sua lotta salvezza e aggancia in classifica proprio Talete a 21 punti. Grazie anche ai risultati delle dirette concorrenti ed in attesa della gara di oggi tra la Volley Group Roma e la Volare Benevento, le giallorosse allungano il margine sulla zona retrocessione, ora distante cinque lunghezze. Una bella boccata d’ossigeno prima delle prossime due gare, entrambe in trasferta dove la squadra stenta ancora ad esprimersi rispetto invece alle gare casalinghe che hanno fruttato gran parte dei punti in classifica.

Da segnalare per le giallorosse l’esordio assoluto nel campionato italiano di Kateryna Kaplenko, giovanissima palleggiatrice ucraina che l’Accademia ospita con tutta la sua famiglia ormai già da qualche mese dopo lo scoppio del conflitto armato nel suo paese d’origine e tuttora in atto. Ancora una volta lo sport regala una bella storia di concreta solidarietà e altruismo.

Tabellino

Accademia Volley: Diago Silva 20, Tufo (L2) ne, Martino 1, De Santis ne, Angilletta 3, Ricciardi 7, De Cristofaro (K) 12, Cona (L1), Kostina ne, Dell’Ermo 14, Kaplenko, De Napoli, Varricchio 3. All. V. Ruscello, Vice All. A. Cioffi.

Polisportiva Talete (RM): D’Annibale 8, De Luca Bossa 14, Ridi 4, Valente F. (K) 5, Schiappa, Gigli 2, Bertozzi, Polidoro (L1), Verde 16, Marelli 1, Chiodo 7, Valente A. (L2) ne. All. E. Salvi.

Parziali: 25-22, 25-17, 15-27, 25-15.

Sant’Angelo a Cupolo, ottenuto il finanziamento per l’ex edificio scolastico Motta

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Sant’Angelo a Cupolo (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del sindaco di Sant’Angelo a Cupolo, Diego Cataffo, che ha annunciato di aver ottenuto il finanziamento per l’ex edificio scolastico Motta. Di seguito il testo: 

“L’azione amministrativa,  soprattutto in questa prima fase di governo, si è concentrata sulla messa in sicurezza e sul  recupero del patrimonio comunale, in particolare  di tutti quei beni  da  destinare al pubblico  utilizzo.

Un obiettivo  imprescindibile per una piccola comunità come la nostra che lamenta  carenza di infrastrutture e che ci ha visto fin da subito impegnati nel trovare le risorse necessarie per intervenire su tutto il territorio comunale.

Abbiamo avviato questa azione  ripristinando la corretta viabilità di  diverse strade comunali  (vedi utlimo lavoro relativo al ponte di Sciarra) per poi passare ad attenzionare gli immobili,  alcuni già oggetto di interventi , come l’istituto Siani, la palestra comunale, il bocciodromo ed altri in via di attivazione dei lavori: alloggi residenziali,  ossari nei cimiteri, ricostruzione ex edifici scolastici.

A proposito di questi ultimi, dopo aver ottenuto risorse  per la riqualificazione degli ex edifici scolastici di Bagnara e Pastene, siamo riusciti ad intercettare un ulteriore finanziamento per l’efficientamento energetico di quello sito nella frazione di Motta.

I lavori ammontano a circa 237mila euro e  dovranno iniziare a stretto giro,  viste le tempistiche dettate dal decreto del Ministero dell’Ambiente. Essi prevedono l’installazione  di pannelli, caldaia, pompa di calore, nonché  la sostituzione degli infissi. Interventi che riqualificheranno un edificio, la cui destinazione d’uso continuerà ad essere per  attività sociali, culturali e ricreative.

Siamo convinti che la necessità di mettere in sicurezza  le strutture pubbliche sia doverosa per chi amministra, a tutela e salvaguardia di tutti.

Create le condizioni idonee, sarà poi possibile dare ascolto alle richieste e progetti provenienti da  privati ed associazioni. 

Ribadiamo,  inoltre, che regolamentare l’utilizzo di tali beni  è un ulteriore punto fermo della nostra azione amministrativa, sia per garantirne il corretto utilizzo, sia per dare a tutti l’opportunità di fruirne”.

Le Magnolie, nasce una nuova proposta politica a Paolisi

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Una nuova proposta per Paolisi. E’ quella che viene da “Le Magnolie”, associazione politico-culturale, di recente costituzione, guidata da Pasqualina Cuozzo, 46enne docente della locale scuola Primaria. Sono trenta i soci fondatori del sodalizio che mira “a creare una alternativa politica alla attuale Amministrazione comunale”. 

Prossima all’apertura di una sede fisica, “Le Magnolie” può contare, oltre che sul contributo dei fondatori, anche su quello di ulteriori simpatizzanti che già stanno prendendo parte alle prime attività del gruppo. “Quello che stiamo registrando – spiega la Cuozzo – è una netta lontananza dell’Amministrazione comunale dalla base civica, dalla Comunità.

Una Amministrazione che non ascolta e che si è posta con un atteggiamento di chiusura e di lontananza rispetto alla cittadinanza. Per questo “Le Magnolie” si vuole innanzitutto porre come interlocutore delle persone, come interfaccia disposto ad ascoltare i problemi e le proposte dei cittadini. Vogliamo stimolare il dibattito, il confronto ai fini del rilancio del nostro territorio.

Il nostro è un laboratorio di idee, di ascolto dove i cittadini siano di nuovo protagonisti, dove la gente debba tornare ad avere quel protagonismo di cui è stata spogliata dagli attuali amministratori. Paolisi – spiega ancora la docente – è un paese che versa in una condizione di apatia e di staticità preoccupante, dove il Municipio, quale Istituzione, ha perso il suo ruolo di riferimento e di centralità.

Siamo già pronti a scendere in campo ed il nostro primo passo è quello di restituire ai paolisani una interlocuzione, un soggetto con il quale poter tornare a dialogare. Uno spazio dove poter proporre la propria idea di paese. Noi crediamo fermamente nelle potenzialità della nostra Comunità e siamo pronti a porci come alternativa alla attuale Amministrazione che ha promesso un cambiamento mai realizzato e che il cambiamento lo ha lasciato confinato solo ed esclusivamente negli slogan elettorali”

Benevento, che sorpresa: ti tiene a galla un Manfredini da primato, aspettando il miglior Paleari

Manfredini
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Benevento – Tre parate dal diverso coefficiente di difficoltà contro il Como per Nicolò Manfredini. Il portiere di Ferrara ha fornito il suo contributo nel pari interno del Vigorito mantenendo la porta inviolata per la terza volta in stagione in tre presenze, tutte casalinghe. Precedentemente era sceso in campo contro il Cittadella e il Brescia dopo l’intervallo, in sfide che avevano portato in dote ben sei punti alla Strega. Ieri con i lombardi è arrivato ‘solo’ un pareggio, risultato che lo ha tuttavia confermato l’unico portiere ancora imbattuto della categoria.

Ha fatto meglio di tanti colleghi

Certo, 180 minuti sono pochi per rendere una statistica attendibile, e di conseguenza comparabile il dato a quello di uno dei ‘titolari’, ma tra gli otto portieri del torneo cadetto che come lui non hanno superato le tre presenze, svetta il nome dell’estremo difensore estense. Manfredini ha fatto meglio di Brazao, Thiam e Pomini della Spal, di Maniero del Cittadella, di Baumann dell’Ascoli, di Maenpaa e Bertinato del Venezia, tutti trafitti almeno una volta. La chance di mettersi in mostra per il classe 1988, amato dai compagni che lo hanno sempre definito prezioso per lo spogliatoio, è arrivata in seguito al forfait di Paleari, vittima di un virus influenzale. Contro il lariani è dunque arrivata la prima presenza nell’undici iniziale per l’ex Spezia, che non ha tradito le attese correndo un solo brivido sulla punizione di Cerri a inizio gara, respinta centralmente e poi spazzata via da Leverbe. 

Manfredini-Paleari, nessun dualismo e stima reciproca

Tra lui e il collega di Giussano non è mai esistito un vero dualismo, solo stima e reciproca collaborazione testimoniate dalle varie interviste in cui si sono scambiati complimenti l’uno con l’altro. Stellone sa di avere risorse importanti e non ha tardato a coccolarsi il gruppo dei portieri anche alla vigilia dell’ultimo match: “Ho tre ragazzi forti che mi trasmettono grande fiducia”, aveva detto includendo nel discorso anche il giovane Lucatelli.

Da Manfredini ieri sono arrivate ottime risposte dopo gli errori commessi a Terni da Paleari, che resta uno dei migliori portieri della categoria nonché leader di una difesa che paradossalmente vanta numeri da play off (31 gol incassati, gli stessi della Reggina, sesta in classifica). A Pisa, dove lo scorso anno fu beffato da una punizione di Cohen, in porta tornerà quasi certamente il numero 21. Manfredini come al solito lo sosterrà dalla panchina, pregando che l’attacco dia finalmente segnali di vita. 

Doppia ‘macchia’ gialla sulla giacca nera: il rosso è tutto per Santoro

 

Chiaiano, il Comune ‘sfratta’ l’associazione anticamorra. Corona: ”Non me ne vado”

Ciro Corona
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L’amarezza è tanta, dopo la lettera di ‘sfratto’ del Comune di Napoli. Ma lui annuncia: “Non lascerò il bene confiscato”. Forse questa è la madre di tutte le battaglie, per Ciro Corona, fondatore dell’associazione (R)esistenza anticamorra. E dire che avrebbe pensato di lottare solo contro i clan, non contro l’amministrazione comunale.

Due anni fa è stato nominato da Mattarella cavaliere della Repubblica Italiana. Motivazione: “Il suo quotidiano e instancabile impegno nella promozione della legalità e nel contrasto al degrado sociale e culturale”. Ora Palazzo San Giacomo gli ha inviato una pec, chiedendo di restituire, entro il prossimo maggio, le chiavi del fondo rustico “Amato Lamberti”. Nel bene confiscato di Chiaiano, (R)esistenza anticamorra è dal 2012. Un tempo l’area apparteneva alla famiglia camorrista dei Simeoli, braccio imprenditoriale dei clan Nuvoletta e Polverino. Negli ultimi dieci anni, Corona e i suoi compagni hanno svolto un lavoro prezioso.

Molti ragazzi delle comunità minorili, ad esempio, hanno avuto la possibilità di lavorare, e di cambiare vita. E adesso? “Proveremo – dichiara Coronaa mandare una lettera dei legali per dire che non è giusto cambiare le carte in tavola. Ma resta il fatto che non lascerò il bene confiscato. Non ci penso proprio”. Il presidente di (R)esistenza arriva a sfidare l’assessore alla Legalità, Antonio De Iesu: “Se mi vuol portare fuori con la forza, mi deve sgomberare. E nel caso ci dovrebbe spiegare perché un bene confiscato lo sgombera in un mese, e a Pizzofalcone ci hanno messo un anno e mezzo”.

Il richiamo è alle case occupate illegalmente, in via Egiziaca a Pizzofalcone, da alcuni nuclei legati a un clan. Ma al Comune non replicano, sul caso del fondo “Amato Lamberti”. Corona contesta le ragioni della decisione. “L’amministrazione – sostiene – vorrebbe rifarsi al ‘modello casertano’ nella gestione dei beni confiscati. Mi hanno comunicato di aver cambiato progetto su questo fondo, vogliono fare una fattoria didattica con azienda di trasformazione. Ma io ho vinto il bando proprio con questo progetto di fattoria didattica, e loro non me lo danno?”.

Secondo Corona, poi, “il ‘modello casertano’ è impossibile da applicare a Napoli, perché qui il regolamento prevede un massimo di 14 anni, 7+7. Infatti io dovevo avere altri 7 anni e me l’hanno interrotto. A Caserta sono minimo 30 anni. Un’azienda di trasformazione che dovrebbe recuperare in 7 anni rende impossibile qualunque tipo di investimento e valorizzazione del bene confiscato”. E inoltre “si tenga conto che il nuovo regolamento dice che possiamo avere il rinnovo a patto che sei mesi prima si faccia richiesta esplicita. E io l’ho fatta”. Insomma, per Corona “io sto a posto, sono loro inadempienti”. Le accuse dell’attivista anticamorra sono rimbalzate anche sui social. C’è la conta dei danni: con la chiusura del fondo, “tornano in carcere 4 detenuti in affidamento; perdono il lavoro 3 detenuti borsisti e un napoletano contrattualizzato; perdono una casa il custode, 1 pony, 1 cavallo, 1 capra, 1 maiale, 1 gatto”. Morale: “Altro che Patto per Napoli. Un Pacco, un vero Pacco per Napoli”.

Avellino-Foggia, le probabili formazioni

Avellino-Virtus Francavilla
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Avellino – Il fardello delle quattro sconfitte di fila comincia a pesare per l’Avellino di Massimo Rastelli. Il riscatto passa in casa nella sfida odierna (ore 17.30) contro il Foggia. E’ una gara spartiacque, l’ennesima per l’Avellino chiamato a risollevarsi per non finire nelle zone calda della classifica. E’ la prima di tre gare casalinghe per l’Avellino, considerando anche la sfida di mercoledì contro il Giugliano. L’attenzione però è rivolta alla gara di oggi per salvare la faccia in una stagione a dir poco fallimentare. «Siamo in una situazione a metà, in un limbo. Vogliamo andare in un certo posto, ma dobbiamo essere realisti e svegli per non vederci risucchiare in zone pericolose». Categorico, Rastelli alla vigilia.

Il trainer di Pompei, ritrova Aya e Rizzo restano in Irpinia Auriletto e Kanoutè (squalificati), Dall’Oglio ancoro ai box. In chiave formazione, Rastelli rispolvera il 4-3-3 dopo aver provato il 3-5-2 nelle ultime due gare con Virtus Francavilla e Catanzaro. Davanti a Pane, coppia centrale formata da Moretti e Benedetti; Ricciardi a destra, Tito a sinistra; triangolo di centrocampo con D’Angelo, Casarini a dirigere il traffico e Mazzocco; Marconi boa centrale supportato da Russo e Trotta.

Sponda Foggia, Mario Somma conferma il 3-5-2. Dentro Leo al posto dello squalificato Rizzo in difesa, reparto che si completerà con Kontek e Rutjens. Garattoni a destra, Costa a sinistra; Di Noia, Petermann, Schenetti a centrocampo; Iacoponi e Ogunseye in avanti. Una possibile variante sarebbe Frigerio mezzala e Schenetti avanzato dietro Ogunseye.

Le probabili formazioni di Avellino-Foggia (fischio d’inizio ore 17.30):

Avellino (4-3-3): Pane; Ricciardi, Moretti, Benedetti, Tito; Mazzocco, Casarini, D’Angelo; Trotta, Marconi, Russo. A disp.: Marcone, Pizzella, Perrone, Aya, Sottini, Garetto, Gambale, Matera, Maisto, Di Gaudio, Tounkara All.: Rastelli.

Squalificati: Kanoutè, Auriletto.

Indisponibili: Dall’Oglio.

Ballottaggi: Ricciardi-Rizzo 55%-45%; D’Angelo-Maisto 51%-49%.

Diffidati: Casarini, Moretti, Ricciardi, Rizzo.

Foggia (3-5-2): Thiam; Leo, Kontek, Rutjens; Garattoni, Di Noia, Petermann, Schenetti, Costa;  Iacoponi, Ogunseye. A disp.: Nobile, Pirrò, Di Pasquale, Markic, Agnelli, Vacca, Odjer, Frigerio, Bjarkason, Beretta, Battimelli, Capogna, Peralta. All.: Somma.

Squalificati: Rizzo.

Indisponibili: Nessuno.

Ballottaggi: Frigerio-Schenetti 55%-45%

Diffidati: Di Pasquale, Leo, Nobile, Ogunseye.

Arbitro: Mario Saia di Palermo.

Spari in strada a Mergellina, colpito un 19enne legato a un clan di Pianura

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Un diciannovenne, ritenuto legato a un clan di camorra del quartiere Pianura di Napoli, è giunto la scorsa notte nell’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, a Napoli, gravemente ferito da due colpi d’arma da fuoco, che si sono stati sparati poco prima dell’una, da due persone mentre si trovava in auto a Mergellina, la strada degli chalet del capoluogo campano.

I sanitari gli hanno riscontrato due ferite: una all’addome e l’altra alla zona cervicale. Il giovane, con precedenti e residente nel quartiere Pianura della città, qualche giorno fa teatro di un omicidio e ritenuto dagli inquirenti una “zona calda”, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Adesso è ricoverato in terapia intensiva in pericolo di vita. Secondo le prime informazioni i killer hanno sparato almeno tre colpi. A Terra, la Polizia di Stato ha trovato tre bossoli. Sull’accaduto sono in corso indagini da parte della Squadra Mobile della Questura di Napoli.

Benevento e Guardia si aggiudicano il premio Plastic Free 2023 a Bologna

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Bologna – Sono otto i Comuni campani che hanno ottenuto il premio Plastic Free 2023. A ricevere l’ambito riconoscimento a forma di tartaruga, durante la cerimonia tenutasi ieri a Palazzo Re EnzoBologna, sono il capoluogo Benevento, Bacoli e Caivano (NA) e Maddaloni (CE – 2 tartarughe) riconfermati, a cui si aggiungono Agropoli (SA), Falciano del Massico (CE), Guardia Sanframondi (BN) e Saviano (NA). Delle oltre 360 città italiane che hanno avanzato la candidatura a “Plastic Free Onlus”, l’associazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, in 68 hanno superato la valutazione ottenendo l’attestato di virtuosità con 1, 2 o 3 tartarughe, in crescita dai 49 Comuni della prima edizione del 2022.

Il ringraziamento va ai nostri 250.000 volontari, in azione in tutta Italia anche oggi – ha dichiarato Luca De Gaetano, Presidente di Plastic Free – Grazie alla collaborazione tra cittadini e istituzioni, infatti, possiamo premiare quasi 70 Comuni italiani che si sono distinti per il loro operato a tutela dell’ambiente, la lotta contro gli abbandoni illeciti, la sensibilizzazione del territorio, la gestione dei rifiuti urbani e le attività virtuose in sinergia con la nostra onlus. La transizione ecologica – ha aggiunto – è una sfida che possiamo vincere solo con un gioco di squadra tra persone, enti e imprese che ci veda tutti protagonisti”.

In appena tre anni, l’associazione Plastic Free ha realizzato 3.500 appuntamenti di raccolta dove si sono rimossi dall’ambiente ben 3 milioni di chili di plastica e rifiuti che inquinavano coste e territorio italiani. La onlus punta, poi, alla sensibilizzazione dei più giovani grazie ai progetti nelle scuole: sono 118.975 gli studenti sensibilizzati con iniziative dedicate mentre 38 istituti sono divenuti Plastic Free con l’installazione di un depuratore per l’acqua potabile e la donazione di borracce agli alunni. Infine, 165 tartarughe marine sono state salvate da morte certa e oltre 1.000 sono state accompagnate alla nascita. “Risultati che ci riempiono d’orgoglio e che sono il frutto della passione dell’esercito di volontari Plastic Free – conclude il presidente Luca De Gaetano – Il nostro impegno continua al fianco delle Amministrazioni e di tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro Pianeta”.

Alla premiazione hanno partecipato il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana che ha invitato a “moltiplicare le tartarughe affinché si promuova la cultura del valore contro quella dello spreco” e il vicepresidente della Camera e già ministro dell’Ambiente, l’On. Sergio Costa, che ha annunciato che nelle prossime settimane si terrà un evento a Montecitorio con i “Comuni Plastic Free”. La manifestazione ha ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento europeo, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e del Comune di Bologna. 

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