Era diretta a Scampia l’auto fermata dai finanzieri del comando provinciale di Napoli nella quale è stato trovato un borsone contenente 18 chilogrammi di cocaina. La vettura con a bordo due persone – di 29 e 38 anni – è stata intercettata dai finanzieri durante i controlli predisposti lungo le principali strade di accesso alla città. La droga – suddivisa il 17 panetti – era in un borsone. Le successive analisi hanno confermato che si tratta di cocaina. I due uomini sono stati arrestati con l’accusa di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Droga in casa, arrestato un 48enne di Benevento
Benevento – Operazione antidroga della Squadra Mobile di Benevento. E’ stato arrestato e posto ai domiciliari, su disposizione del magistrato Capitanio, Franco Silvino, 48 anni, di Benevento. Nell’ambito di una perquisizione nell’abitazione dell’uomo, posta nella zona alta della città, la Mobile – diretta dal vice questore Flavio Tranquillo – ha rinvenuto 15 dosi di cocaina nascoste in ovetti. Il Silvino, difeso dall’avvocato Gerardo Giorgione, è ora in attesa dell’udienza per la convalida dell’arresto che, probabilmente, si terrà nella giornata di lunedì.
Bagnoli Irpino, chalet in fiamme: famiglia scappa in tempo
Bagnoli Irpino (AV) – I Vigili del Fuoco di Avellino alle ore 05’00 di oggi 11 marzo sono intervenuti nel comune di Bagnoli Irpino, in via Sorgente Trentola, per un incendio che ha interessato uno chalet in legno del posto. La sala operativa del Comando di via Zigarelli ha inviato la squadra del distaccamento di Montella e una dalla sede centrale di Avellino, ed in supporto due autobotti. Le fiamme che hanno avvolto la struttura sono state spente mettendo in sicurezza l’intera area. Al momento dell’accaduto all’interno dell’abitazione vi era una famiglia di quattro persone, coniugi e due bambini, originari della provincia di Salerno, i quali hanno fatto appena in tempo a mettersi in salvo, ed oltre un grande spavento non hanno subito conseguenze.
Spaccio di droga, denunciato un 50enne di Lioni
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Montella hanno denunciato un 50enne di Lioni per “Detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente”.
Durante un servizio di controllo alla circolazione stradale svolto a Montella in orario pomeridiano, i Carabinieri hanno intimato l’“Alt” al conducente di un’autovettura in transito.
L’atteggiamento sospetto dell’automobilista ha indotto i militari ad approfondire le verifiche.
All’esito dell’attività, l’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato trovato in possesso di 16 dosi di sostanza stupefacente di tipo crack.
Alla luce delle evidenze emerse, il 50enne è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino. La droga è stata sottoposta a sequestro.
Diga di Campolattaro, Mirra: “Un potenziale inespresso”
“Passano anni, governi, proclami e la diga di Campolattaro resta un oggetto, di grandi dimensioni a dire il vero, ancora misterioso. Un pò come una promessa nel mondo dello sport che non fa quel salto di qualità decisivo, quello step o switch in avanti che lo consacrerebbe”. La responsabilità, secondo il responsabile provinciale settore rapporti con le istituzioni Mario Mirra, è tutta di chi ha gestito negli anni un progetto ambizioso ma mai decollato davvero: “La storia dimostra che la diga resta ancora un potenziale inespresso – ha dichiarato Mirra – dalla sua creazione al rilancio, solo per sterili proclami elettorali, del Governatore De Luca. Ora il Pnrr potrebbe ridare linfa al progetto ma sono più le ombre che le luci pronte ad oscurare un progetto che avrebbe meritato miglior sorte, naturalmente in quest’ottica ci affidiamo alla costante supervisione del nostro deputato di Forza Italia, Francesco Maria Rubano il quale è attivo anche su questo tema.
Inoltre – conclude Mirra – sulla diga pende la spada di Damocle della possibile frana che può inficiarne il funzionamento a regime: si parla di una perizia commissionata dalla Provincia di Benevento ma dell’esito, ricevuto a giugno 2022, non è dato sapersi”.
Meteo, le previsioni in Campania di sabato 11 marzo 2023
Ecco le previsioni meteo in Campania per oggi, sabato 11 marzo 2023.
Avellino – Cieli in prevalenza parzialmente nuvolosi, con qualche addensamento più compatto dal pomeriggio, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 16°C, la minima di 9°C, lo zero termico si attesterà a 2842m. I venti saranno al mattino deboli e proverranno da Sud-Sudovest, al pomeriggio moderati e proverranno da Ovest. Nessuna allerta meteo presente.
Benevento – Cieli in prevalenza poco o parzialmente nuvolosi, con qualche nube in più nel pomeriggio, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 18°C, la minima di 11°C, lo zero termico si attesterà a 2789m. I venti saranno al mattino moderati e proverranno da Ovest-Sudovest, al pomeriggio tesi e proverranno da Ovest. Nessuna allerta meteo presente.
Caserta – Cieli in prevalenza parzialmente nuvolosi, con nubi in parziale aumento in serata, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 18°C, la minima di 10°C, lo zero termico si attesterà a 2718m. I venti saranno al mattino moderati e proverranno da Sudovest, al pomeriggio moderati e proverranno da Ovest-Sudovest. Nessuna allerta meteo presente.
Napoli – Cieli in prevalenza parzialmente nuvolosi, con nubi in parziale aumento in serata, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 17°C, la minima di 12°C, lo zero termico si attesterà a 2766m. I venti saranno al mattino moderati e proverranno da Sudovest, al pomeriggio moderati e proverranno da Ovest-Sudovest. Mare molto mosso. Nessuna allerta meteo presente.
Salerno – Nubi sparse alternate a schiarite per l’intera giornata, non sono previste piogge. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 15°C, la minima di 12°C, lo zero termico si attesterà a 2887m. I venti saranno al mattino moderati e proverranno da Sud, al pomeriggio moderati e proverranno da Sud-Sudovest. Mare molto mosso. Nessuna allerta meteo presente.
Perde il controllo dell’auto lungo l’A16: 41enne incastrata tra le lamiere
I Vigili del Fuoco di Avellino, nella serata di oggi 10 marzo, sono intervenuti sull’autostrada A 16, Napoli – Canosa, nel territorio del comune di Avellino in direzione Canosa, per un incidente stradale che ha visto coinvolta una sola autovettura, la quale perdeva il controllo e urtava violentemente contro il guard rail. Alla guida dell’auto una donna di 41 anni originaria di Lanciano in provincia di Chieti, la quale rimaneva bloccata nell’abitacolo, e dopo essere stata liberata veniva affidata ai sanitari del 118 intervenuti i quali la trasportavano presso l’ospedale Moscati di Avellino per essere sottoposta a cure mediche. Il veicolo incidentato è stato messo in sicurezza.
Arpaise, celebrata la Santa Messa per le vittime della guerra e la pace in Ucraina
Arpaise (Bn) – Presso la Parrocchia Beata Vergine Maria, San Rocco, San Sebastiano di Arpaise, il Parroco Padre Albert Franco Mwise Tshingoma Borreca, insieme alle comunità parrocchiali di Terranova e Tufara Valle, ha celebrato Venerdì 10 Marzo una Santa Messa per le vittime della guerra in Ucraina e per la pace in questo Paese, concelebrata dal Diacono Don Giuseppe Rossi, aderendo all’iniziativa della giornata odierna del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ad un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, intitolata “Invitiamo le comunità a pregare per la pace”.
Così recitava la nota della CEI:
“Il grido accorato di Papa Francesco scuote le coscienze e chiede un impegno forte a favore della pace: è tempo di trovare spazi di dialogo per porre fine a una crisi internazionale aggravata dalla minaccia nucleare. Ad un anno dall’invasione russa di uno Stato indipendente, l’Ucraina, vogliamo tornare a ripetere il nostro no deciso a tutte le forme di violenza e di sopraffazione, il nostro mai più alla guerra.
Per questo, invitiamo le comunità ecclesiali ad unirsi in preghiera per invocare il dono della pace nel mondo.
In Ucraina, così come in tanti, troppi angoli della terra risuona infatti l’assordante rumore delle armi che soffoca gli aneliti di speranza e di sviluppo, causando sofferenza, morte e distruzione e negando alle popolazioni ogni possibilità di futuro. Sentiamo come attuale l’appello lanciato sessant’anni fa da san Giovanni XXIII nell’Enciclica Pacem in terris: «Al criterio della pace che si regge sull’equilibrio degli armamenti, si sostituisca il principio che la vera pace si può ricostruire nella vicendevole fiducia» (n. 39).
Se da una parte è urgente un’azione diplomatica capace di spezzare la sterile logica della contrapposizione, dall’altra tutti i credenti devono sentirsi coinvolti nella costruzione di un mondo pacificato, giusto e solidale. Il tempo di Quaresima ci ricorda il valore della preghiera, del digiuno e della carità, le uniche vere armi capaci di trasformare i cuori delle persone e di renderci “fratelli tutti”.
È un’occasione per rinnovare la nostra vicinanza alla popolazione e per affidare al Signore il nostro desiderio di pace. Chiedere la conversione del cuore, affinché si costruisca una rinnovata cultura di pace é il modo in cui porteremo nel mondo quei germogli della Pasqua a cui ci prepariamo “.
Le tre comunità parrocchiali nel monito dell’Arcivescovo di Benevento Monsignor Felice Accrocca di camminare insieme, si sono unite in preghiera per invocare il dono della pace nel mondo e la pace in Ucraina, per affidare a Dio tutti i Caduti in Guerra in particolare tutte quelle vittime dall’atroce guerra in Ucraina.

Probabili formazioni: Stellone costretto a inventare, Longo ha tante frecce
Manca ormai pochissimo al confronto salvezza del Ciro Vigorito tra Benevento e Como. La Strega ripone importanti speranze nel match che la vedrà contrapposta a una delle squadre più in forma del campionato. I lombardi hanno infatti conquistato ben sedici punti nelle ultime dieci gare, mantenendo un ritmo da zona play off. La posizione di classifica non li premia (sono tredicesimi) ma il margine sulla zona play out si è allungato a 6 punti dopo il prezioso successo sul Modena nell’ultimo turno. La squadra di Stellone, dal suo canto, deve ritrovare l’appuntamento con i tre punti. Una sola vittoria nel 2023 (contro un Brescia in caduta libera) e secondo peggior rendimento tenendo in considerazione gli ultimi 10 incontri di campionato (sei punti: un successo, tre pareggi e ben sei ko). In casa nessuno ha fatto peggio della Strega, che ha il peggior attacco interno con soli 10 gol all’attivo.
Stellone perde ancora pezzi e conferma il 3-4-2-1
Pioggia copiosa di problemi in casa giallorossa, da valutare la tenuta dell’ombrello di Roberto Stellone. L’allenatore proverà ad aprirlo ma dovrà fare a meno ancora di otto infortunati. Se per questa settimana il giudice sportivo ha sancito una piccola tregua, non si può certo dire lo stesso dell’infermeria. Pettinari sembrava averla abbandonata ma ha accusato un nuovo problema, e a fargli compagnia ora c’è anche Koutsoupias. Il modulo non dovrebbe cambiare rispetto al 3-4-2-1 schierato a Terni, ma è a serio rischio la presenza di Paleari, colpito da un virus intestinale. In porta ci sarà dunque Manfredini; difesa a tre sarà composta da Letizia (braccetto di destra), Leverbe e Tosca. Sulle fasce Improta e Foulon, mentre a in mediana Viviani è favorito ancora su Schiattarella per fare coppia con Acampora. I due trequartisti saranno Tello e Karic, considerando che Farias ha solo una ventina di minuti nelle gambe. Davanti equilibrato il ballottaggio tra Simy e La Gumina: uno dei due la spunterà.
Longo recupera Cutrone e ha molte alternative
Moreno Longo non ha portato con sé nel Sannio né Baselli né Iovine, che risultano ancora infortunati, ma ha recuperato Patrick Cutrone, uscito a inizio ripresa nella sfida vinta contro il Modena. Il tecnico lariano in conferenza stampa ha lasciato intendere che si affiderà nuovamente al 3-5-2 con Gomis a difendere i pali alle spalle del terzetto Odenthal-Binks-Scaglia. Per quanto riguarda gli esterni, a Pierozzi sarà affidata la corsia di destra e a Ioannou l’out mancino. Al centro Bellemo, Da Cunha e Arrigoni proveranno a tenere in mano il pallino del gioco recapitando i giusti rifornimenti al reparto offensivo. La coppia d’attacco favorita appare quella composta da Cutrone e Cerri. Gabrielloni, titolare contro il Modena al Sinigaglia, dovrebbe invece partire dalla panchina. Tante le frecce a disposizione di Longo a gara in corso, a partire dal Campione del Mondo Fabregas passando per Faragò, Chajia, l’ex Parigini e la punta Mancuso. La profondità della rosa gli consentirà di disporre di un vasto ventaglio di scelte.
LE PROBABILI FORMAZIONI
Benevento (3-4-2-1): 12 Manfredini; 31 Tosca, 33 Leverbe, 3 Letizia; 16 Improta, 24 Viviani, 4 Acampora, 18 Foulon; 8 Tello, 7 Karic; 20 La Gumina. A disp: 21 Paleari, 22 Lucatelli, 96 Capellini, 58 Pastina, 36 Perlingieri, 27 Schiattarella, 6 Kubica, 11 Jureskin, 17 Agnello, 10 Farias, 25 Simy. All. Roberto Stellone.
Indisponibili: Glik, El Kaouakibi, Vokic, Basit, Veseli, Pettinari, Koutsoupias
Como (3-5-2): 32 Gomis; 26 Odenthal, 2 Binks, 23 Scaglia; 45 Pierozzi, 14 Bellemo, 21 Arrigoni, 33 Da Cunha, 44 Ioannou; 63 Cutrone, 9 Gabrielloni. A disp. 1 Ghidotti, 15 Canestrelli, 3 Cagnano, 28 Vignali, 5 Da Riva, 8 faragò, 4 Fabregas, 19 Blanco, 7 Chajia, 11 Parigini, 27 Cerri, 77 Mancuso. All. Moreno Longo.
Indisponibili: Baselli, Iovine
Arbitro: Santoro di Messina
Assistenti: Pietro Dei Giudici di Latina e Daniele Marchi di Bologna
IV Ufficiale: Niccolò Turrini di Firenze
Var: Daniele Minelli di Varese; Avar: Damiano Margani di Latina.
Stellone in ansia per Paleari: “Col Como per vincere, i tifosi ci siano vicini”
Scuola, la rabbia dei lavoratori campani degli “organici Covid”: “Sedotti e abbandonati dai politici”
Gettati nella trincea della scuola in pandemia, illusi e poi abbandonati dopo 2 anni. Sono migliaia in Campania, e molto arrabbiati, i lavoratori della scuola reduci dagli “organici Covid”. Si tratta di personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) e docenti, arruolati col decreto rilancio 2020, per fronteggiare l’emergenza negli istituti scolastici. Oggi, cessato l’allarme Covid, sono stati rispediti a casa. La vertenza coinvolge circa 55.000 lavoratori in Italia, con Napoli e Campania tra i fronti incandescenti. In questi giorni, le proteste infiammano le piazze. Ce l’hanno con gli impegni elettorali, in primis quelli di Lega e Fratelli d’Italia. “Siamo stati sedotti e abbandonati da questo Governo che – recita un documento del Comitato Organico Aggiuntivo-Uniti per la Riconferma – in campagna elettorale sbandierava promesse solo per ottenere voti, una volta avuto il potere si è dimenticato di noi! Questo Governo parla tanto di “dare lavoro” ma in realtà lo ha tolto a quei 55.000 lavoratori che sono stati indispensabili e adesso non hanno nessun reddito e nessun sussidio per pagare le salate bollette ma soprattutto per dare da mangiare ai propri figli”.
E adesso la pazienza sembra finita, dove la fame di lavoro morde di più.
“Ci hanno sfruttato per due anni e poi ci hanno lasciato a casa, lasciando le scuole in una situazione di precarietà – grida Alessia Cavataio sotto la prefettura di Napoli -. Abbiamo lasciato posti a tempo indeterminato, abbiamo lasciato famiglie, siamo andati a 800 km di distanza per poter lavorare e ora siamo a casa, e le scuole sono senza personale, sono sporche e poco sorvegliate”.
Come un mantra, i lavoratori citano i proclami di Fratelli d’Italia, il partito della premier Meloni. Sulle chat scorrono i manifesti di propaganda, i titoli di giornale dei mesi scorsi. A quel tempo, in FdI si invocava la “proroga dell’organico Covid”. Lo scorso 20 novembre, memore delle promesse, la sottosegretaria all’Istruzione, Paola Frassinetti, ribadiva: “Una delle emergenze più importanti che deve affrontare il Governo è sicuramente quella dell’organico aggiuntivo da dare alle scuole, perché anche se il Covid non c’è più è necessario maggiorare l’organico perché le persone che sinora si sono fatte in quattro per risolvere i problemi negli ultimi anni possano farlo fino in fondo”.
Ad oggi, però, la soluzione non c’è. “La politica – dice Alessia Cavataio – ha fatto una campagna elettorale su di noi, da settembre siamo senza stipendio e senza Naspi. Ora si parla tanto del Pnrr ma pare che quei fondi non possano essere usati per il personale. Avremo scuole super tecnologiche, con i computer di ultima generazione, ma non sappiamo chi si prenderà cura di tutto ciò”. Il messaggio è: “Non vogliamo sussidi, vogliamo solo lavorare”. L’ultimo contratto è scaduto nel giugno scorso. Il 10 febbraio, il Comitato Organico Aggiuntivo ha manifestato a Roma. La richiesta formale è di un tavolo tecnico-politico. “Ma non ci è stato concesso ancora” spiega Alessia. E allora la lotta si inasprirà.