Salerno – La Salerno GUISCARDS ASD è fra i vincitori di Sport di TUTTI – ‘Quartieri’ progetto ideato da Sport e Salute S.p.A. (Azienda partecipata dello Stato per la promozione dello sport – guidata dal Presidente e AD Vito Cozzoli) e voluto per la realizzazione di presidi sportivi ed educativi sui territori ritenuti vulnerabili e a rischio. Il quartiere Torrione di Salerno è fra i 22 ‘Quartieri’ finanziati in tutta Italia e da metà maggio aprirà le porte a 1.500 persone di tutte le età.
Sport di Tutti, vince Torrione e l’Asd Guiscard
Napoli, lavoro personalizzato per Juan Jesus e Osimhen: esami per Lobotka, c’è lesione
Seduta mattutina per il Napoli all’SSC Napoli Konami Training Center. Gli azzurri preparano il match contro l’Empoli in programma domenica alle ore 15 per la 34esima giornata di Serie A.
La squadra dopo una prima fase di torello e lavoro aerobico ha svolto partita a campo ridotto. Il gruppo sceso in campo lunedì ha concluso la sessione prima mentre il resto della squadra è rimasto in campo svolgendo esercitazione tecnico tattica. Di Lorenzo ha svolto parte della seduta in gruppo e personalizzato in campo. Ospina non si è allenato per sindrome influenzale. Osimhen lavoro personalizzato di prevenzione in palestra. Juan Jesus ha svolto lavoro personalizzato in palestra per un lieve trauma distorsivo al ginocchio destro accusato nell’allenamento di ieri. Gli accertamenti strumentali effettuati a Stanislav Lobotka hanno evidenziato una lesione di basso grado del bicipite femorale destro.
COVID, tre decessi in Irpinia nelle ultime ventiquattro ore: il punto sui ricoveri
Tre i decessi registrati in Irpinia per Covid. Nella giornata di ieri è deceduta una 85enne di Vallesaccarda, ricoverata in Area Covid e un 81enne di Vallata, giunto in Pronto Soccorso in condizioni critiche. Nella mattina di oggi è deceduta una 88enne di Flumeri ricoverata in Area Covid.
Presso l’ospedale di Ariano Irpino sono ricoverati 21 pazienti, positivi al Covid, di cui: 8 degenza ordinaria (Area Covid) 6 sub intensiva (Area Covid) 3 Medicina Covid 3 ortopedia ? 1 chirurgia.
Al Covid Hospital dell’Azienda Moscati e nelle stanze singole d’isolamento allestite nelle diverse Unità operative della Città ospedaliera per accogliere i pazienti con specifiche patologie e positivi al Covid sono ricoverati 33 pazienti: 5 nella terapia intensiva e 18 nella degenza ordinaria/subintensiva del Covid Hospital; 5 nell’Unità operativa di Pneumologia, 2 in Ortopedia e Traumatologia, 1 in Urologia, 1 in Medicina Interna e 1 nella Geriatria della Città ospedaliera.
Piano di zona, intesa tra i sindaci al nuovo CDA: immutata l’idea dello sdoppiamento
Avellino – Nella mattinata di oggi è stato costituito il nuovo CDA del Piano di Zona. L’assemblea ha approvato con quindici voti favorevoli su sedici la proposta avanzata dal sindaco di Cervinara, Caternina Lengua, per la ricostituzione del consiglio di amministrazione, per la di scissione dell’ambito e per la modifica dello Statuto.
Il CDA dunque sarà composto dal sindaco di Avellino Gianluca Festa, in qualità di Presidente, l’ex dirigente del Comune di Cervinara, Anna Marro, il sindaco di Roccabascerana Roberto Del Grosso, per la Valle Caudina, il primo cittadino di Preturo Giuseppe Lombardi e il vicesindaco di Prata Maria Renna. “E’ prevalso il senso di responsabilità tra tutti i sindaci – ammette Festa – Abbiamo scritto una bella pagina, certamente veniamo da mesi di scontri tra diverse prese di posizione. Da oggi si può tornare ad erogare in maniera consistenze alla comunità. E’ questo il nostro obiettivo”.
Camorra, le mani del clan Moccia sugli appalti Rfi: c’è anche la stazione di Afragola
Napoli – Il clan Moccia di Afragola (Napoli) per reinvestire imponenti capitali frutto delle sue attività illecite aveva allungato i tentacoli sullo smaltimento degli olii esausti, degli scarti di macellazione e anche sui grandi appalti ferroviari e dell’alta velocità. A sostenerlo sono i carabinieri del Ros e i finanzieri del Gico della Guardia di Finanza di Napoli che, coordinati dalla Procura partenopea, all’alba di oggi hanno notificato, complessivamente, 59 misure cautelari e sequestrato beni per 150 milioni di euro, tra Ferrari e imbarcazioni, immobili e quote societarie. I reati contestati – tutti nella forma aggravata in quanto commessi per agevolare il clan – vanno dall’associazione mafiosa all’estorsione, dalla corruzione al favoreggiamento. Tra i destinatari delle misure cautelari i fratelli Antonio, Angelo e Luigi Moccia (questi ultimi trasferitisi da tempo a Roma) e un loro cognato, Filippo Iazzetta. Tra coloro che sono finiti ai domiciliari figurano anche Andrea Guido, consigliere comunale di Lecce, indagato per corruzione in relazione a vicende risalenti al 2017 quando era assessore all’ambiente, e il barese Pasquale Finocchio (anche per lui il gip di Napoli ha disposto gli arresti domiciliari) per vicende risalenti al 2017, quando era vicepresidente del Consiglio comunale di Bari. Per i carabinieri del Ros il clan Moccia portava avanti il business degli smaltimenti grazie alle relazioni messe in piedi in Puglia con la Sacra Corona Unita. E’ in questo contesto che si innesterebbe il coinvolgimento dei due politici cui viene contestato il traffico di influenze. Grazie a un imprenditore già attivo in Campania, Piemonte, Lazio e Veneto, riuscitosi ad inserirsi sul mercato pugliese con l’acquisizione di una società con sede a Bari (nelle province di Bari, Brindisi e Lecce) il clan sarebbe anche arrivato a concludere numerose convenzioni con amministrazioni comunali, per la raccolta di quei rifiuti. Per gli appalti di RFI, i Moccia si avvalevano – secondo la Procura – di un gruppo di imprenditori, ritenuti legati al clan, le cui imprese possedevano regolari titoli e certificazioni antimafia. Ai domiciliari, in questo contesto, sono finiti due funzionari dell’unità territoriale di Napoli Est – Salvatore Maisto e Stefano Deodato – con l’accusa di corruzione. Avrebbero intascato 29mila euro. Tra gli appalti dell’Alta Velocità finiti nelle mani delle imprese legate alla camorra ci sarebbe anche quello per la manutenzione nella stazione di Afragola. Il reato di favoreggiamento, infine, viene contestato anche a un tecnico dipendente di una società fornitrice di strumentazione idonea alle intercettazioni a varie Polizie Giudiziarie e Autorità Giudiziarie, che si è prestato per bonificare dalle microspie gli uffici di alcuni imprenditori. Dalle indagini è emerso anche che il clan era impegnato da tempo in una campagna di delegittimazione fatta di denunce ed esposti contro collaboratori di giustizia, esponenti delle forze dell’ordine e dell’Autorità Giudiziaria.
Non fu occupazione abusiva, assolte due persone di Benevento
La Prima Sezione della Corte d’Appello di Napoli, riformando la sentenza del Giudice Monocratico del Tribunale di Benevento, di condanna ad 1 anno di reclusione per l’occupazione abusiva al fine di trarne profitto di un immobile di proprietà dello IACP, sito in S. Giorgio del Sannio, e per il relativo danneggiamento con effrazione della porta d’ingresso dell’immobile, avvenuta nell’anno 2016, ha assolto Pompeo Masone, di 56 anni e Vincenzina Taddeo, di 53 anni, entrambi di Benevento difesi dall’Avvocato Vittorio Fucci.
Deteneva due chili di droga suddivisa in 20 panetti, assolta 46enne sannita
Si è tenuta presso il Tribunale di Benevento, davanti al Giudice Monocratico, il processo a carico di Elena Altivalle, di 46 anni, di Benevento difesa dagli Avvocati Vittorio Fucci e Anna Corraro.
Come si ricorderà, l’Altivalle era imputata della detenzione aggravata ai fini di spaccio di 2 kg di sostanze stupefacenti, suddivisa in 20 panetti, avvenuta a Benevento nel 2017. Il Giudice all’esito dell’udienza dibattimentale, accogliendo le tesi degli Avvocati Vittorio Fucci e Anna Corraro, ha assolto l’imputata dal reato di detenzione aggravata ai fini di spaccio. Il Pubblico Ministero aveva chiesto la condanna.
L’Altivalle peraltro era stata recentemente già assolta, sempre dal Tribunale di Benevento, della contestazione di un’altra detenzione di 8 kg di sostanza stupefacente suddivisa in 60 panetti, avvenuta in Benevento nel 2016. Il processo è stato caratterizzato dall’ escussione di decine e decine di testimoni, e da ingenti sequestri di sostanza stupefacente.
Svolta nelle tariffe per i rifiuti: a Benevento esperti e istituzioni a confronto
Benevento – Il tema della gestione del ciclo dei rifiuti nel Sannio, la sua ripresa e la sua efficacia è stata al centro di un dibattito pubblico promosso da Fise Assoambiente (Associazione Imprese Servizi Ambiente) per la discussione sul metodo tariffario di Arera per la regolazione del settore rifiuti.
Il Sannio sconta una situazione paradossale: è la provincia campana più piccola, produce meno rifiuti, è ampiamente prima nella raccolta differenziata, ma paga prezzi altissimi per la lavorazione delle diverse frazioni, non ha un impianto funzionante e non riesce a gestire un ciclo completo. La conseguenza è avere tariffe a carico dei contribuenti davvero esorbitanti. Esperti ed amministratori locali hanno discusso su come fare per riportare nella rotta giusta il ciclo gestionale dei rifiuti, tanto più che oggi c’è il nuovo organigramma dell’Ato rifiuti e c’è la possibilità di ripristinare il funzionamento dello Stir Casalduni.
E la tariffa? Il metodo ARERA porterebbe ad una maggiore incentivazione e miglioramento dei servizi di raccolta, del trattamento e smaltimento dei rifiuti. Benevento è uno dei comuni ricicloni più fiorenti d’Italia ma soffre una vera e propria mancanza di impianti. L’incontro ha avuto l’obiettivo di analizzare le innovazioni in materia di regolazione Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, per una più attenta gestione dei rifiuti urbani e per puntare l’attenzione sugli impatti amministrativi, gestionali ed economici che ne deriveranno per i comuni al fine di far convergere le diverse dimensioni territoriali verso standard comuni e omogenei a livello nazionale.
Infatti Ferdinando Di Mezza, consigliere Assoambiente ha esortato: “Occorre puntare sulla qualità. Benevento è prima in Campania sulla raccolta differenziata. Ma bisogna però ricordare che non c’è stata una riduzione sui costi per le famiglie. Ci sono costi di smaltimento elevati soprattutto per la frazione organica che va tutta fuori Regione. Ci sarebbero grandi vantaggi se ci fossero impianti di trattamento”.
Proprio il direttore Ambiente e Servizi idrici di Arera, Lorenzo Bardelli ha parlato di un percorso che punta a convertire il sistema classico di raccolta e smaltimento in un meccanismo all’insegna della sostenibilità e indeficienza. Dopo i saluti introduttivi del vice sindaco Francesco De Pierro e del presidente facente funzioni Nino Lombardi che ha spiegato: “Noi come istituzioni dobbiamo essere attenti e pronti a difendere l’interesse e la ricaduta nel nostro Sannio”. Massimo Romito dell’Ato Rifiuti ha spiegato: “Tutti i sette Ato campani potranno lavorare in maniera unitaria. Purtroppo si sconta il ritardo dei comuni, anche se quella di stamattina è un altro passo in avanti per la tutela del servizio rifiuti. Lo ritengo imprescindibile”. Nota dolente gli impianti nel Sannio: “Dobbiamo dirimere sul piano d’ambito. Era già pronto a dicembre scorso, ma il consiglio non si riunii a febbraio. Solo dopo questa importante consiglio potremo assumere le decisioni del caso”.
E’ intervenuto Chicco Testa Presidente Assoambiente che ha spiegato: “Abbiamo bisogno di un sistema di regole chiaro e semplice. Siamo bravi a complicare le cose semplici e sui rifiuti le abbiamo complicate in maniera terribile”. Testa ha poi sottolineato il problema di impianti: “I cittadini devono dialogare con i propri amministratori. Dovrebbero protestare per la mancanza di impianti. Si pagherebbero meno tasse. Nel mezzogiorno questa è la situazione. Servirebbero impianti di trattamento e smaltimento rifiuti. Bisogna prendere decisioni importanti. Bisogna puntare sulla raccolta differenziata e sui termocombustori”.
In Campania mancano impianti per il trattamento della frazione umida. Giovanni Caucci Partner Agenia – Esperto di regolazione industriale e tariffaria del settore Rifiuti e dei settori regolati ha parlato di una pianificazione sui flussi di smaltimento per i servizi erogati: “Avremo cosi certezze e più regole. Ci saranno i giusti ricavi per le imprese e non avremo tanti costi per i cittadini”.
Rush finale: i diffidati un pensiero in più per Caserta
Benevento – Vincere e sperare in questo rush finale. Sarebbe potuto essere padrone del proprio destino il Benevento, ma lo scivolone di Cosenza ha fatto saltare il banco in casa sannita. La fiammella di raggiungere la serie A direttamente, senza passare attraverso i play off, resta tuttavia ancora accesa. Merito di quanto successo nell’ultimo turno di campionato. Se la Strega ha rialzato subito la testa, condannando alla retrocessione in serie C il Pordenone di Tedino, un sorriso ai tifosi giallorossi lo hanno regalato il ko del Lecce e il pari nello scontro diretto tra Monza e Brescia.
La missione resta difficile ma non impossibile, bisognerà vincere le prossime tre partite e sperare che lo stesso Lecce e la capolista Cremonese non facciano altrettanto. Molto passerà dal faccia a faccia dello U-Power Stadium di Monza, l’ultimo scontro diretto sulla strada della squadra diretta da Fabio Caserta.
Prima, però, ci sarà da affrontare al “Ciro Vigorito” la Ternana di Cristiano Lucarelli, reduce dallo spettacolare pareggio interno con il Frosinone, con annesse polemiche e squalifiche. Una sfida che la Strega inizierà a preparare quest’oggi, con lo staff tecnico che comincerà a valutare la condizione del gruppo in vista del confronto con le fere. Caserta è certo di non recuperare Glik, costretto ai box per infortunio, mentre Lapadula è tornato a vivere una situazione da separato in casa. Due assenze praticamente certe, ma a turbare i pensieri dell’allenatore di Melito di Porto Salvo ci sono i quattro diffidati che rischiano, in caso di ammonizione, di dover saltare la gara decisiva con il Monza.
All’elenco, composto da Letizia, Barba e Improta, si è aggiunto ieri Elia, ammonito contro il Pordenone e finito nel “mirino” del Giudice Sportivo. Quattro pedine preziose nello scacchiere dell’allenatore del Benevento, chiamato a scelte importanti in vista del confronto con la Ternana. La necessità di dover vincere a tutti i costi, tuttavia, potrebbe portare Caserta a mettere da parte i calcoli e pensare, come ribadito più volte nell’arco della stagione, “a una gara per volta“.
#CampaniaGreen, 7 milioni per ampliamento rete fognaria ad Airola
Nella sede istituzionale dell’Ente Idrico Campano in Via De Gasperi sono state siglate questa mattina altre 2 convenzioni relative alla gestione del finanziamento previsto dall’Accordo di Programma sottoscritto da Ministero della Transizione Ecologica, Commissario Straordinario Unico per la Depurazione, Regione Campania ed Ente Idrico Campano per la realizzazione di interventi di miglioramento del Servizio Idrico Integrato. A firmare l’intesa i rappresentanti dei comuni di Airola (Distretto Calore Irpino) e Padula (Distretto Sele). Un’altra tappa nel percorso individuato per traghettare la Campania fuori dalle procedure di infrazione europee per reti fognarie e depuratori e garantire ai cittadini la possibilità di usufruire di un servizio più moderno ed efficiente.
L’intervento previsto per il Comune di Airola, individuato dal Comitato Esecutivo dell’EIC come soggetto attuatore del progetto che disciplina le risorse assegnate allo scopo di realizzare o completare le infrastrutture nel settore fognario-depurativo, riguarda l’adeguamento e l’ampliamento del reticolo fognario comunale per un investimento pari a 6.829.383,00 euro. Il disco verde è arrivato con la firma dell’accordo tra il sindaco Vincenzo Falzarano ed il Presidente Luca Mascolo.
«Prosegue il nostro impegno per la realizzazione di interventi di miglioramento del Servizio Idrico Integrato» ha dichiarato il Presidente Luca Mascolo. «Abbiamo il difficile compito di mettere ordine in un settore che sconta ritardi decennali. Superare le procedure di infrazione europee legate al settore fognario-depurativo e restituire ai cittadini un servizio più efficiente e un ambiente più sano sono traguardi che vogliamo raggiungere il prima possibile».
