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Elia ci scherza su: “Nel secondo tempo non ho capito la mia posizione”

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Benevento – Ha lottato dall’inizio alla fine coprendo la corsia destra in lungo e in largo, dando un valido contributo al successo dei giallorossi contro il Vicenza. Le parole di Salvatore Elia nel post partita:  

Altri risultati – “Cerchiamo sempre di pensare a noi stessi ma ovviamente l’occhio sulle altre squadre cade sempre. Abbiamo preparato la partita come l’abbiamo giocata e siamo soddisfatti per questo”. 

Posizione – “Nel secondo tempo ho giocato in posizione più avanzata senza nemmeno accorgermene. Inizialmente non avevo capito le indicazioni del mister perché c’era un po’ di confusione, ho seguito ciò che mi diceva Improta e mi sono fidato”

Subentrati – “Il mister prima della partita ci ha detto che mancando poche partite ogni giocatore è importante e che chiunque può essere decisivo anche a gara in corso”. 

Recupero – “Sappiamo tutti che abbiamo una partita in meno e che dobbiamo concentrarci solo sul Cosenza. Possiamo goderci per poco questa vittoria ma dobbiamo pensare subito al prossimo appuntamento”. 

Fiorentina, Cabral: “Sento grande fiducia in questo momento”

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La Fiorentina sbanca il Maradona con una vittoria pesante per 2-3. Il “Man of the match” è Arthur Cabral che ha parlato dopo la gara del Maradona. Ecco le sue dichiarazioni a Dazn: “Sono molto felice, abbiamo fatto una grande partita meritando la vittoria contro una grande squadra in uno stadio meraviglioso. La bella giocata sul gol mi è riuscita perché sento grande fiducia in questo momento. Sto imparando molto da quello che mi dice Italiano, c’è la sua fiducia in me. Cerchiamo di meritarci la vittoria ad ogni partita, sappiamo di essere una grande squadra”.

Ulivo benedetto piantato dagli allevatori: “Non ce ne andremo da qui”

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Casal di Principe (Ce) – Questa mattina, 10 aprile, come previsto dal programma si sono concluse le 4 giornate di resistenza bufalina per aprire ancora tre giorni intensi fino alla manifestazione in autostrada del 13 aprile prossimo. Alle ore 11 gli allevatori del Basso Volturno hanno messo a dimora a Borgo Appio, un ulivo che custodiranno nel tempo, per dargli il tempo e le condizioni di porre le sue radici profonde metafora e simbolo della determinazione a conquistare il futuro degli allevatori.

Pasquale D’Agostino, allevatore di Borgo Appio della Lega Bufalina (una delle 8 associazioni che compongono il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino) ha compiuto l’atto a nome di tutti la messa a dimora dell’ulivo benedetto dal Parroco. Pasquale D’Agostino, in un appassionato intervento, ha rivendicato il gesto rivolgendosi alle istituzioni: “non ce ne andremo da qui, siamo insieme per la dignità e il diritto al futuro di questa terra”.

Oltre Paquale D’Agrostino, durante la cerimonia (cui hanno partecipato i consiglieri regionali Giampiero Zinzi e Massimo Grimaldi e cui ha mandato un messaggio di adesione il Presidente del Consiglio Regionale Gennaro Oliviero) sono intervenuti Adriano Noviello a nome del Coordinamento Unitario e il Sindaco di Casal di Principe, Renato Natale.

Adriano Noviello ha sottolineato che la mobilitazione si fermerà solo fino al raggiungimento degli obiettivi (apertura del tavolo presso il Presidente De Luca, sospensione della applicazione della delibera, sostituzione del gruppo tecnico con la nomina di un Commissario ad Acta per l’applicazione del piano) ed ha ricordato le prossime tappe dell’iniziativa fino alla manifestazione in autostrada del 13 aprile.

Il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, sottolineando il ruolo e la funzione di molti sindaci di sostenere le iniiziative del movimento degli allevatori, ha annunciato un incontro in video conferenza dei diversi sindaci dell’agro casertano interessati dalla vertenza per lunedi sera.

L’evento della messa a dimora dell’ulivo, trasmesso in diretta streaming da IAFUE PERLATERRA, la web radio/tv dell’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare promossa da Altragricoltura, (vedi il video nella pagina dedicata) è stata anche l’occasione per fare un primo bilancio selle 4 giornate di resistenza contadina.

Gianni Fabbris e Francesco Di Tella ne hanno sottolineato il grande risultato: centinaia di allevatori coinvolti nei 4 comuni “cluster”, tanti cittadini, sindaci in un prezioso lavoro di controinformazione per raccontare la verità sul piano, le gravi responsabilità della Regione Campania, le richieste del movimento degli allevatori e motivare alla mobilitazione.

Viviani: “Ho sofferto tanto, sognavo un ritorno così al Vigorito”

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Benevento – Al primo pallone utile fa gol e decide la partita. Mattia Viviani è il match winner di Benevento-Vicenza, dai suoi piedi è partito il colpo da tre punti per la squadra di Fabio Caserta. Le sue parole ne post partita: 

Gioia personale – “Non potevo sognare cosa migliore di tornare al Vigorito e segnare dopo pochi minuti dal mio ingresso in campo. Sono stato quattro mesi fuori e ho sofferto tanto, questa è una soddisfazione bellissima per me”.

Verso Cosenza – “Mi metto a disposizione del mister, poi logicamente non gioco da tanto e non ho ancora il minutaggio né il ritmo partita per giocare dall’inizio ma se il mister lo vorrà io ci sarò”. 

Prestazioni – “Il mio obiettivo era sicuramente tornare e riproporre le prestazioni fatte prima. Sono tornato nello stesso sistema di gioco e non ho avuto problemi a inserirmi negli stessi meccanismi di gioco. Mi sono trovato benissimo fin da subito”. 

Pazienza – “Bisognerà avere pazienza soprattutto contro squadre che lottano per la salvezza, che stanno chiuse dietro. Se non si riesce a trovare subito il gol bisogna giocare come sempre perché prima o poi la partita viene sbloccata”. 

 

Covid Campania: calano tasso di incidenza e ricoveri in intensiva

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Napoli – Cala ancora l’incidenza in Campania per il Covid. Secondo i dati del bollettino dell’Unità di crisi della Regione i positivi di oggi sono 6.179 su 36.826 test con una quota del 16,77% rispetto al 17,10% precedente. Si registra una vittima.
I ricoverati in terapia intensiva sono 35 (meno 2) mentre i posti in degenza occupati passano da 708 a 710 (più 2).

Mertens e Osimhen non bastano: la Fiorentina gela il Napoli al Maradona

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La Fiorentina batte il Napoli al Maradona 3-2 e complica le ambizioni scudetto degli uomini di Luciano Spalletti. Nico Gonzalez porta avanti la Viola nel primo tempo, nella ripresa entra Mertens e pareggia dopo 2’. Ikoné un minuto e 6’’ dal suo ingresso in campo porta di nuovo vantaggio gli ospiti, che poco dopo con gran gol di Cabral calano il tris. Nel finale Osimhen la riapre ma non basta.

Partita – Parte forte il Napoli pericoloso già al 7′ quando con un’azione sulla sinistra  che libera Mario Rui al cross, palla bassa e tesa del portoghese su cui ci arriva Politanoche sbuccia però col sinistro. Al 14′ gol annullato agli azzurri: Fabian sfonda centralmente e serve Zielinski in area. Tiro cross del polacco sul secondo palo con Osimhen che si fa trovare pronto e insacca a porta vuota. Il guardalinee ferma tutto per fuorigioco. Due minuti più tardi occasione per la Fiorentina con Nico Gonzalez che si libera al limite e serve Biraghi in area di rigore che calcia forte col sinistro ma Ospina è attento sul primo palo. Alla mezz’ora arriva l’episodio che sblocca la gara. Azione di rimessa sulla fascia sinistra della formazione viola, con Biraghi che arriva al cross, bucano tutti ma il pallone spunta sui piedi di Duncan che la rimette in mezzo con la sfera che giunge a Nico Gonzalez che stoppa di petto e calcia forte sotto al set dove Ospina non può nulla. Al 34′ il Napoli va vicino al pareggio: Milenkovic si addormenta su un lancio lungo di Koulibaly, sul pallone si avventa Mario Rui che entra in area e calcia col sinistro da posizione defilata, tiro che scheggia la traversa e finisce sul fondo.

Nella ripresa dentro Lozano e fuori Politano. Al 49′ palla in profondità per Osimhen che ci arriva e calcia col destro in spaccata, ma la palla finisce sull’esterno della rete. Al 55′ dentro Mertens e fuori Fabian. Il Napoli cambia marcia e al 58′ trova il pari. Altra lancio in profondità per Osimhen che sfonda sulla sinistra, che la metta a rimorchio per il neo entrato Mertens che col piatto di prima intenzione batte Terracciano sul primo palo. Al 66′ palla sventaglia dalla destra in area di rigore del Napoli, Ikoné liberissimo ha il tempo di stoppare, prendere la mira col sinistro e sparare alle spalle di Ospina. La Fiorentina passa di nuovo in vantaggio. Al 72′ spallata alla gara della Viola: Cabral scappa sulla sinistra, si libera di un avversario, entra in area e lascia partire un piattone destro chirurgico che si infila nell’angolino. Al 84′ lancio lungo in area per Osimhen che è bravissimo a metterla già di petto e a incoccare un destro che insacca sotto la traversa. 

Napoli Fiorentina 2-3

Marcatori: 29′ Nico Gonzalez (F), 58′ Mertens (N), 66′ Ikoné (F), 72′ Cabral (F), 84′ Osimhen (N)

Napoli (4-3-3): Ospina, Zanoli, Koulibaly, Rrahmani, Mario Rui (85′ Ghoulam); Fabian Ruiz (55′ Mertens), Lobotka (79′ Demme), Zielinski; Politano (46′ Lozano), Osimhen, Insigne (79′ Elmas). All. Spalletti. A disp.: Meret, Marfella, Juan Jesus, Tuanzebe, Ghoulam, Demme, Elmas, Lozano, Mertens.

Fiorentina (4-3-3): Terracciano; Venuti, Milenkovic, Igor (85′ Martinez Quarta), Biraghi; Duncan (64′ Maleh), Amrabat, Castrovilli; Gonzalez (85′ Callejon), Cabral (85′ Kokorin), Saponara (64′ Ikoné). All. Italiano. A disp.: Dragowski, Rosati, Martinez Quarta, Terzic, Maleh, Ikoné, Callejòn, Kokorin, Piatek, Sottil.

Ammoniti: Milenkovic, Cabral

Arbitro: Maurizio Mariani

Serata conclusiva della quinta edizione del concorso musicale Giovani Promesse

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Bracigliano (Sa) – Gran finale ieri sera, presso l’Auditorium di Palazzo De Simone a Bracigliano della quinta edizione del Concorso Musicale “International Music Competition Giovani Promesse – Francesco Cardaropoli” dedicato al docente del Conservatorio di Musica “G. Martucci” di Salerno”, prematuramente scomparso due anni fa.

La cerimonia di chiusura è stata caratterizzata dalle premiazioni conferite a tutti i giovani partecipanti nelle varie categorie di appartenenza: archi, fiati, percussioni, canto lirico, pop, moderno, classico, ciascuno dei quali mettendo in risalto le proprie doti e qualità artistiche.

Nella sezione solisti, categoria A chitarra premiati: Pasquale Salapete, Deyus: Sons De Carillon; Liobet: Canco del Liadre, J. Cardoso: Milonga.

Nella sezione solisti, categoria C. percussioni premiato: Giuseppe Albertini (assente per malattia).

Nella sezione solisti, categoria B archi premiato Eduardo Marino (contrabbasso); categoria in Sol Maggiore premiato Domenico Dragonetti per contrabbasso e orchestra.

Nella sezione scuole di musica categoria A premiati: Lorenzo Garibaldi (violino); A. Khachaturian “Studio n°5”.

Nella sezione solisti archi categoria D premiata Elena Vittoria Vincifori Troili (violino) nell’esibizione del concerto per violino di Bruch 1° tempo.

Nella sezione canto lirico categoria C premiata Valeria Feola esibitasi nella Chanson du roi Thulè … Air des bijoux da il Faust di C. Gounod.

Nella sezione musica da camera categoria C premiato il duo cello e pianoforte composto da Lorenzo Traverso (pianoforte) e Alessandro Parfit (cello) esibitisi nella sonata per violoncello e pianoforte opera 119 di Prokofiev.

Nella sezione solisti categoria E pianoforte premiato Muzi Li esibitosi nella Listz Rapsodia Spagnola.

E’ stata una intensa e appassionante settimana di grande musica – ha detto il Sindaco Antonio Rescigno – Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, come detto anche in altre circostanze, siamo finalmente ripartiti proprio dalla Musica, forma d’arte per eccellenza di cui Bracigliano è fiera e nota oltre i confini territoriali. Non a caso il nostro territorio viene identificato come Città della Musica. E l’Auditorium dello storico Palazzo De Simone non poteva che essere luogo migliore dal quale ripartire nella speranza di un immediato ritorno alla normalità”.

Mi sembra doveroso, in ultimo – conclude il Primo Cittadino – ringraziare tutti i membri dell’Associazione “Liberamente”, alla quale il Comune, Ente organizzatore di questo concorso dedicato all’amato e mai dimenticato M° Francesco Cardaropoli, ha affidato la gestione della kermesse musicale, alla quale hanno partecipato giovani e scuole provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Si è calato il sipario dell’Auditorium di Palazzo De Simone su uno spettacolare e atteso concorso, lo stesso sipario che da qui a breve tornerà a riaprirsi per ospitare altre emozionanti rassegne musicali”. 

In questa quinta edizione del Concorso hanno partecipato circa 1500 allievi (nel periodo pre-pandemia erano circa 3000) provenienti sia dalle scuole pubbliche che private e dai conservatori di tutto il mondo. Hanno infatti partecipato solisti provenienti da Cina, Giappone, Lettonia, Lituania, Germania e altri Paesi, oltre agli alunni di varie età che frequentano dalla scuola primaria al liceo. Ai vincitori delle varie categorie sono stati assegnati riconoscimenti su un montepremi totale di 10mila euro messo a disposizione dei giovani talenti.

 

Al San Nicola decide Maita, l’Avellino cade al San Nicola

Avellino
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Avellino – L’Avellino inciampa a Bari scivolando al terzo posto in classifica, alle spalle (-2) del Palermo vincente nell’anticipo con il Monopoli. Il tutto in attesa del monday night che vedrà in campo Foggia e Catanzaro. Al San Nicola basta l’eurogol di Maita per mandare in visibilio i circa 23mila tifosi accorsi.

PRIMO TEMPO. Gautieri opta per il 3-5-1-1, con Di Gaudio alle spalle di Murano unica punta. A centrocampo conferma per De Francesco, sull’out sinistro c’è Mignanelli. Al 9′ i padroni di casa passano in vantaggio con Simeri, ma l’arbitro annulla tutto per un fallo di Di Cesare su Kragl. L’Avellino si fa vedere in avanti al 32′. Aloi ruba palla nei pressi della bandierina e la scarica a Murano, che dal vertice dell’area di rigore prova un sinistro, che esce al lato. L’azione che rompe l’equilibrio arriva al 40′ del primo tempo. Scognamiglio spazza la palla, Maita raccoglie palla scaricando un destro dai 25 metri che termina sotto la traversa: nulla da fare per Forte. Termina la prima frazione di gioco con il Bari in vantaggio.

SECONDO TEMPO. L’Avellino si fa pericoloso al 49′ con il neo entrato Carriero. Scambio con Ciancio e carica a testa bassa entrando in area per poi calciare di destro. Sfera sul fondo. L’Avellino ci prova, il Bari fa scudo. Al 68′ proteste irpine per un rigore non concesso.  Frattali, in uscita, stende Kanoute in area, a mezzo metro dalla linea di fondo. Contatto netto ma non per il direttore di gara. Il senegalese ci riprova al 72′. Kanoute colpisce di testa a un metro da Frattali, sfruttando una carambola in area barese. Al 94′ Aloi pesca Micovschi che prova la conclusione al volo, ma non sorprende Frattali sul primo palo. Termina qui, il Bari vince ancora.

Il tabellino di Bari-Avellino 1-0:

Rete: 40’pt Maita (B)

Bari (4-3-1-2): Frattali; Belli, Terranova, Di Cesare, Ricci; Maita (45’st Bianco), Maiello, Scavone (62’st Misuraca); Mallamo (75’st D’Errico); Simeri (80’st Cheddira), Antenucci (62’st Citro). A disp.: Polverino, Plitko, Gigliotti, Celiento, Bianco, Cheddira, D’Errico, Citro, Galano, Misuraca, Mazzotta, Papon. All.: Mignani.

Avellino (3-5-1-1): Forte; Silvestri, Scognamiglio, Bove; Ciancio, De Francesco (81’st Micovschi), Aloi, Kragl (45’st Carriero), Mignanelli (45’st Tito); Di Gaudio (66’st Kanoutè); Murano (45’st Plescia). A disp.: Pane, Petrone, Rizzo, Chiti, Scognamiglio, Mignanelli, Mastalli, De Francesco, Matera, Kanoute, Plescia, Micovschi. All.: Gautieri.

Arbitro: Enrico Maggio di Como. Assistenti: Alessandro Maninetti di Lovere e Fabrizio Giorgi di Legano. Quarto Ufficiale: Silvio Torregiani di Civitavecchia.

Note: espulsi: Gautieri e Pane non dal campo; ammoniti: Di Cesare, Maita, Frattali (B), Carriero, Micovschi, Silvestri ; angoli 3-5; recupero: 0’pt – 5’st

Vinitaly: assessore Caputo lancia il modello Campania

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Napoli – Un nuovo modello Campania per competere sui mercati internazionali, valorizzando i nostri vitigni autoctoni, promuovendo i percorsi enoturistici e investendo sul branding regionale per rafforzare l’identità e la riconoscibilità dei vini campani. Puntiamo sull’estrema qualità, sulla sostenibilità e sulla crescita costante delle esportazioni, interrotta solo dall’emergenza sanitaria”.
Parte da Vinitaly la sfida al mercato estero lanciata dall’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, in occasione della conferenza stampa di apertura della 54esima edizione.
I nostri vini a marchio, 19 Dop e 10 Igp, sono sempre più apprezzati nel panorama internazionale. Secondo una recente analisi Nomisma, il fatturato export dei vini campani è passato dai 42 milioni nel 2015 agli oltre 52 milioni nel 2020, ad eccezione della prevedibile flessione registrata nel corso della pandemia. Stiamo definendo nuove strategie, a partire dalla razionalizzazione delle nostre denominazioni di origine e dal Distretto unico del vino campano, come riferimento esclusivo dell’intera filiera per convogliare finanziamenti e azioni di crescita, essere più competitivi e programmare interventi strategici per stimolare la crescita del comparto enologico. I nostri vini – continua Caputo – si distinguono per specificità, storia e qualità, oltre a rappresentare l’abbinamento ideale per gli ingredienti della Dieta Mediterranea”.
Cresce l’interesse per i percorsi enoturistici campani, un fenomeno che conferma il trend nazionale e che abbraccia anche Procida Capitale italiana della Cultura 2022.
Il vino non è solo una eccellenza enogastronomica, ma è soprattutto un ambasciatore del nostro territorio: contiene tutta la storia, la passione e l’unicità della Campania. Valori ed emozioni che incoraggiano l’enoturismo, inteso nella sua più ampia accezione di esperienza in cui la degustazione di vino si abbina alla conoscenza della cultura e delle tradizioni di una regione a vocazione vitivinicola. Basti pensare che ad oggi, in Italia, si contano circa 15 milioni di enoturisti ogni anno con un giro di affari di circa 2,65 miliardi di euro. Una nuova ripartenza per la Campania del vino – conclude l’assessore Nicola Caputo – creando un modello virtuoso e generando una maggiore capacità attrattiva nei confronti dei turisti, grazie all’impegno della Regione Campania e in particolare del presidente Vincenzo De Luca, che ha sempre posto il settore vitivinicolo al centro dell’azione promozionale della Regione Campania”.

La Campania è tornata al Vinitaly da protagonista con 220 aziende di tutte le aree di produzione della nostra regione. Stiamo mettendo in campo una grandissima propensione ad aggredire i mercati internazionali, visto che i nostri vini sono molto ben percepiti all’estero, anche in ragione dell’attrattività dei nostri territori”. Così l’assessore regionale alle politiche agricole, Nicola Caputo, ha illustrato la missione della Campania al Vinitaly di Verona, dove è presente con uno stand istituzionale al centro del Palaexpo.
“Il vino – ha aggiunto Caputo – sta diventando una sorta di ambasciatore della Campania al di fuori dei nostri confini e noi stiamo cercando di potenziare questo ‘link’ con l’enoturismo, anche elaborando un modello di sistema vitivinicolo campano, basato anche su una grande sintesi dal punto del brand e del marketing”.
I mercati più attrattivi per i nostri vini – ha concluso Caputo – restano gli Stati Uniti, il Canada e il Nord America in genere, ma anche il Nord Europa, in particolare la Germania.
Siamo ben presenti anche nell’Europa dell’Est, speriamo anche che la guerra ci consenta di riprendere le tante iniziative che avevamo intrapreso in quell’area. Ci stiamo affacciando anche all’Asia, la Corea del Sud è il Paese che sta registrando il più grande trend, mentre mercati interessanti rimangono naturalmente il Giappone e la Cina”.

Follia di Meggiorini, la Strega ringrazia: il Benevento all’assalto della vetta

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Benevento – Più difficile del previsto. Il Benevento batte di misura il Vicenza centrando la terza vittoria consecutiva che vuol dire assalto alla vetta. La formazione di Caserta giovedì dovrà recuperare la sfida di Cosenza e avrà l’opportunità di portarsi in seconda posizione. Contro i veneti, intanto, i sanniti ringraziano Meggiorini. L’attaccante si rende protagonista di una vera e propria follia, lasciando i suoi in dieci nell’intervallo con il risultato fermo sullo zero a zero. Fino a quel momento la Strega era stata capace di creare qualche pericolo solo da palla inattiva, facendo un passo indietro sul piano della prestazione. Nella ripresa il guizzo di Viviani toglie le castagne dal fuoco, permettendo ai giallorossi di continuare a cullare il loro grande sogno. 

La partita – Caserta non si smentisce e sceglie per la terza volta di fila lo stesso undici di partenza, fiducia agli uomini che hanno battuto Pisa e Reggina. Modulo confermato anche per Brocchi che affianca Meggiorini a Diaw in avanti, con Ranocchia nel ruolo di trequartista.

Gara che si apre con il brivido per la Strega. Passano appena 6 minuti e il Vicenza gonfia la rete con Diaw su assist di Ranocchia, il check del var invalida la marcatura per fuorigioco dell’ex attaccante di Monza e Pordenone. Ringraziato l’occhio elettronico, i giallorossi si affacciano per la prima volta in avanti con un colpo di testa di Ionita su assist di Calò che Grandi devia sul fondo. La formazione di Caserta prende in mano le redini dell’incontro ma la prima vera opportunità riesce a crearla solo alla mezz’ora. Schema su calcio da fermo, Calò serve Acampora che scarica in porta un sinistro che si infrange contro la base del palo alla sinistra di Grandi. Quando i biancorossi alzano il pressing, però, creano apprensione ai sanniti. Elia perde palla in fase di costruzione, Cavion crossa non trovando di un nulla l’inserimento di Zonta. Prendono fiducia i veneti e nel finale di primo tempo ci prova Diaw, controllo e tiro bloccato a terra da Paleari. La formazione di Brocchi tiene testa al Benevento ma nell’intervallo Meggiorini perde la testa, doppio giallo e Vicenza in dieci nella ripresa.

Secondo tempo che si apre senza cambia e con gli ospiti in inferiorità numerica. La Strega, allora, cerca di far girare palla in attesa di trovare il varco giusto. Ci prova Forte su traversone di Elia, lo “Squalo” manca la porta di testa. Non sfondano i padroni di casa e allora Caserta mette mano alla panchina inserendo Farias e Viviani. Proprio il centrocampista bresciano lascia subito il marchio. Acampora lavora un pallone sulla sinistra, scarico per Viviani la cui conclusione deviata finisce all’angolino, lontano dalla portata di Grandi. Avanti di una rete, il Benevento si limita ad amministrare senza affondare il colpo. Il Vicenza resta aggrappato alla gara ma, in dieci, l’undici di Brocchi non ha la forza per arrivare con decisione dalle parti di Paleari se non con delle palle inattive. In pieno recupero, anzi, sono i padroni di casa a sfiorare il colpo del ko con Acampora, fermato da Grandi. 

Benevento-Vicenza 1-0

Reti: 16’st Viviani

Benevento (4-3-3): Paleari; Elia, Vogliacco, Barba, Letizia (32’st Foulon); Ionita (14’st Farias), Calò (14’st Viviani), Acampora; Insigne (33’pt Tello), Forte (32’st Moncini), Improta. A disp.: Manfredini, Gyamfi, Petriccione, Sau, Masciangelo, Pastina, Brignola. All.: Fabio Caserta

Vicenza (4-2-3-1): Grandi; Maggio, Padella, De Maio, Bruscagin (25’st Dalmonte); Zonta (25’st Giacomelli), Bikel, Cavion (44’st Teodorcyk); Ranocchia (14’st Lukaku); Diaw, Meggiorini. A disp.: Contini, Confente, Pasini, Boli, Crecco, Da Cruz, Djibril, Cester. All.: Cristian Brocchi

Arbitro: Lorenzo Maggioni di Lecco

Assistenti: Sergio Ranghetti di Chiari e Mauro Vivenzi di Brescia

IV uomo: Francesco Carrione di Castellammare di Stabia

Var (AVar): Luca Zufferli di Udine (Edoardo Raspollini di Livorno)

Ammoniti: Calò, Improta per il Benevento, Bikel, Ranocchia, Meggiorini per il Vicenza

Espulsi: nell’intervallo Meggiorini per s.a.

Note – Spettatori: 3.214 (di cui 73 ospiti). Recupero: 2’pt, 5’st

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