Caserta – Ha perso il controllo dell’auto finendo nel canale: è morto così, sulla strada provinciale che collega i comuni di Capua e Grazzanise, un imprenditore napoletano di 53 anni. Secondo quanto accertato dai carabinieri, l’uomo era alla guida della sua Mercedes quando ha perso il controllo della vettura per cause ancora da ricostruire, finendo in un canale a margine della carreggiata. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Mondragone che hanno estratto il corpo senza vita del 53enne dalle lamiere. Sul cadavere verrà effettuata autopsia.
Piazza della Libertà, ecco il furbetto del parcheggio
Salerno – Fatta la legge, trovato l’inganno… Seppure metaforicamente, la regola tutta italiana ha trovato puntuale applicazione nei pressi di piazza e parcheggio della Libertà. Seppure nella grande area coperta siano disponibili 580 stalli (mai, da quando è stata aperta, c’è stato il sold-out) qualcuno ha pensato bene di… inventarsi il posto.
Guardando bene la foto si comprende lo stratagemma usato dal furbo automobilista. Percorsa la lunga rampa di immissione al parcheggio, giunta al bivio l’auto invece di imboccare l’entrata, si è diretta verso la strada di uscita. Pochissimi metri più avanti, nei pressi del nuovo parco giochi, vi è l’incrocio con la rampa proveniente da Molo Manfredi e non utilizzabile in quanto l’accesso è chiuso nei pressi della Stazione Marittima. Raddrizzato il veicolo, è quindi bastato un colpo di marcia indietro per risparmiare una manciata di euro.
Tutto sommato un pessimo esempio per i piccoli sulle vicine giostrine.
Salernitana-Venezia, i granata non si presenteranno
Salerno – La Salernitana domani pomeriggio non si presenterà allo stadio Arechi per la sfida contro il Venezia. I campani hanno undici positivi nel gruppo squadra e l‘Asl di Salerno ha messo in isolamento altre 25 persone (tra cui diversi calciatori) che hanno avuto contatti con gli ultimi 5 contagiati riscontrati lunedì. Il club aveva chiesto alla Lega Serie A il rinvio del match che non è stato accordato.
Juventus, Arthur negativo: sarà disponibile per il match con il Napoli
Torino – Arthur si è negativizzato, lo conferma la Juventus con una nota ufficiale. “Arthur ha effettuato il controllo con test diagnostico (tampone) per Covid-19 con esito negativo. Il giocatore pertanto guarito e non più sottoposto al regime di isolamento si unirà alla squadra questa sera presso il JTC” spiega la società bianconera. Il centrocampista brasiliano sarà dunque convocabile per la gara contro il Napoli in programma all’Allianz Stadium domani sera alle ore 20.45.
Covid, è boom di nuovi casi nel Sannio: quasi 800 nelle ultime 24 ore
E’ una corsa senza freni, ormai, quella del Covid nel Sannio. Frantumato ogni record: nelle ultime, infatti, sono state accertate ben 789 nuove infezioni. A rilevarlo, come di consueto, è il Ministero della Salute con il suo quotidiano aggiornamento. Sale a 16.690 il totale delle persone contagiate dal Covid nel Sannio dall’inizio della pandemia.
Venezia, Zanetti: “A Salerno pronti a dare battaglia”
Venezia – “Domani andiamo lì a far battaglia, non giocare mi seccherebbe tantissimo, siamo preparati e concentrati. A Salerno è sempre una gara difficile”. Il tecnico del Venezia, Paolo Zanetti, Covid o meno, si dice pronto alla sfida contro i granata. I dubbi della vigilia sull’effettiva possibilità di scendere in campo permangono: “Noi siamo nel rispetto delle regole sportive – spiega -, la Lega ci ha detto che si gioca, quindi partiamo. Tutto quello che succede fuori dall’ambito sportivo non mi compete, il calcio da tribunale non mi interessa. La gara si disputerà, siamo concentrati per andare a vincere, poi quello che succederà non lo sappiamo nemmeno noi. Non è ben chiaro. Il regolamento parla chiaro, facciamo di tutto per star dentro alle regole, combattiamo la piaga Covid ci presentiamo come da regola, poi il resto si vedrà”.
Mastella risponde ai precari del San Pio: “Ricostruzione ignobile e falsata”
Covid, il dato aggiornato sui contagi in Campania
Aumenta, in Campania, l’indice di contagio e aumentano anche i ricoveri in terapia intensiva. Secondo il Bollettino dell’Unità di crisi della Regione Campania, nelle ultime 24 ore sono 16.972 i casi positivi al Covid su 117.278. Se ieri l’indice di contagio era pari al 10,21%, oggi slitta al 14,47%. 11 i decessi nelle ultime 48 ore; 15 deceduti in precedenza – tra l’8 dicembre 2021 e il 2 gennaio 2022 -; ma registrati ieri. Nelle terapie intensive sale a 65 il numero dei posti letto in terapia intensiva (+8 rispetto a ieri). Aumento anche rei ricoveri in degenza con 813 posti letto occupati (+32 rispetto a ieri).
Benevento, vaccini tra freddo e file infinite: Civico22 ‘interroga’ Mastella
Di seguito una nota stampa di Civico22 relativa alla situazione degli Hub vaccinali e alla richiesta di istituzione di un Tavolo permanente e di un monitoraggio sanitario.
“Ieri, mentre il nostro Sindaco era “amabilmente impegnato” a Roma a cantare ed esibirsi in RAI, i suoi concittadini attendevano molte ore, al freddo e al gelo, per sottoporsi ai tamponi Covid.
Le lunghe file di bambini e genitori davanti al Centro vaccinale facevano da contraltare allo spettacolo televisivo familiare del loro Sindaco.
Veniva da vergognarsi di essere abitanti di una città che mortifica chi mostra senso civico monitorandosi e vaccinandosi.
Perché è stato possibile un simile gravissimo disservizio? Perché il Comune non interviene prioritariamente a sostenere un Servizio Sanitario Nazionale in evidente affanno e difficoltà? Cosa si intende fare, di concerto con l’Azienda Sanitaria Locale, per affrontare la probabile crisi epidemica delle prossime settimane?
Tranne il triste primato di chiudere le scuole quando nessun altro in Italia lo ha fatto, nessuna altra iniziativa seria appare essere stata oggi intrapresa dal nostro “Campione”.
Nel mezzo del caos più totale Benevento, com’era in realtà prevedibile, si ritrova un Sindaco lontano dalla realtà concreta, intento ad un karaoke nazionale.
Come Consiglieri comunali di Civico22, siamo già intervenuti su questo argomento denunciando, con una interrogazione scritta del 6 dicembre 2021, che con l’entrata in vigore del cosiddetto “Super Green Pass” la situazione degli Hub vaccinali era ulteriormente peggiorata e che poteva ulteriormente peggiorare con l’imminente apertura delle vaccinazioni a soggetti in età pediatrica minori di dodici anni.
Al Sindaco ribadiamo dunque l’esigenza di avere risposte alle seguenti domande:
1) Cosa il Comune ha in programma di fare per supportare e rendere efficienti i servizi sulla emergenza sanitaria collegati alla nuova epidemia?
2) Quali strategie per EVITARE la chiusura delle scuole e garantirne la frequenza, nel rispetto di quanto indicato dal Ministero della Pubblica Istruzione come priorità assoluta?
3) Quali iniziative di supporto alle fragilità (abbandono scolastico, famiglie fragili, assistenza a chi deve essere in quarantena o assistenza domiciliare per malattia, ecc..) sono in cantiere?
Chiediamo inoltre:
a) Che sia implementato e messo a disposizione di tutti il monitoraggio capillare del territorio dal punto di vista sanitario e sociale, i cui dati siano resi pubblici e trasparenti.
b) Che sia attivato un Comitato permanente di rappresentanti delle Istituzioni e dei Cittadini, con funzioni consultive obbligatorie per qualsiasi decisione di emergenza (vedi chiusura scuole, iniziative di servizi, ecc..) riguardanti l’attuale crisi; più in generale, per promuovere iniziative sociali a sostegno della salute e prevenzione di disuguaglianze e/o necessità di implementazione servizi socio-sanitari.
Chiediamo all’amministrazione comunale tutta, a partire dal primo cittadino, di inserire, nelle agende istituzionali e personali, tutto questo come primo punto delle cose da fare con urgenza irrinviabile”.
Violenza sulla moglie: in Parlamento ‘il caso’ che ha coinvolto la Procura di Benevento
Un caso che fa ancora discutere. Risale allo scorso dicembre la richiesta di archiviazione adottata dalla Procura della Repubblica di Benevento nei confronti di un uomo accusato di violenza sessuale e maltrattamenti alla moglie.
Se ne parlò in tutta Italia. Giornali, social, radio e tv dedicarono ampio spazio alla vicenda. Ad attirare l’attenzione pubblica e a sollecitarne l’indignazione, in particolare, una considerazione espressa dal Pm Flavia Felaco nella scrittura del dispositivo: “… è comune negli uomini dover vincere quel minimo di resistenza che ogni donna, nel corso di una relazione stabile e duratura, nella stanchezza delle incombenze quotidiane, tende a esercitare quando un marito tenta un approccio sessuale”.
Una espressione a dir poco infelice. Roba da ottocento. Unanime il coro di critiche e disapprovazione. “La opposizione presentata dalla persona offesa è all’esame dell’ufficio, come sempre accade dopo la sua presentazione, che dovrà determinarsi all’esito in ordine al prosieguo del procedimento” – la precisazione del procuratore capo Aldo Policastro che poi aggiunse: “E’ assolutamente estraneo alla prassi e agli orientamenti di tutto l’ufficio ogni e qualsiasi sottovalutazione del seppur minimo approccio costrittivo nei rapporti interpersonali tra uomo e donna”.
Come fermare il vento con le mani. La bufera non si attenuò e la protesta divenne la fisiologica conseguenza dello sdegno. A mobilitarsi, con un sit-in dinanzi al Tribunale del capoluogo sannita, il movimento ‘Exit Strategy’: “La violenza non si archivia” – la scritta sullo striscione srotolato in via De Caro.
Trascorso qualche giorno, dalla piazza (prima virtuale, poi fisica) si è passati al Parlamento. Negli ultimi giorni del 2021 la questione è stata sottoposta al Ministro della Giustizia attraverso una interpellanza. A presentarla, però, non è stato uno dei sei eletti sanniti ma un senatore di Frascati, Emanuele Dessì, ex grillino ora iscritto al gruppo misto di palazzo Madama per la componente ‘Partito Comunista’, partito che fa capo a Marco Rizzo.
Di seguito il testo della sua interpellanza:
“Al Ministro della giustizia. – Premesso che:
il 19 dicembre 2021 è stata oggetto di notizie di stampa la richiesta di archiviazione adottata dalla Procura della Repubblica di Benevento in merito ad un procedimento per violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti di una donna da parte del marito;
il giorno successivo, 20 dicembre, la stessa donna oggetto del provvedimento, concedeva un’intervista apparsa su un importante organo di stampa, “la Repubblica”;
considerato che appare grave a giudizio dell’interpellante la motivazione per l’archiviazione, con la quale si giustificherebbero le azioni contestate, statuendo che non ci sarebbe stato nessuno stupro e che l’uomo avrebbe adottato i suoi comportamenti solo per “vincere quel minimo di resistenza che ogni donna, nel corso di una relazione stabile e duratura, nella stanchezza delle incombenze quotidiane, tende a esercitare quando un marito tenta un approccio sessuale”;
considerato che le dichiarazioni di seguito virgolettate della moglie mettono di fronte ad uno spaccato familiare lontanissimo da quanto esposto dal decreto di archiviazione: “io non potevo dire di no alle sue richieste, si faceva aggressivo, decideva lui come e dove e mi costringeva”…”so quel che dico. Se parlo di violenza è perché la mia volontà non contava. Ero un oggetto nelle sue mani”…”Mi svegliava nel cuore della notte, levandomi gli indumenti intimi e mi costringeva ad avere rapporti, anche se con noi dormiva il piccolo. Dicevo NO e NO”;
ritenuto che detta vicenda sembra riportare indietro di almeno cinquant’anni, in contesti sociali lontanissimi dall’Italia del terzo millennio e, culturalmente, le parole usate nella parte motiva mandano un messaggio devastante che rischia di vanificare anni di battaglie contro la violenza sulle donne, per la libertà di scelta e per la parità di genere riportando con la memoria ai tempi del “delitto d’onore”,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo ritenga opportuno nel più breve tempo possibile fornire elementi conoscitivi in merito alla vicenda descritta e se eventualmente intenda porre in essere, nell’esercizio delle sue funzioni e nel pieno rispetto dell’autonomia della Magistratura, iniziative volte ad evitare in futuro il ripetersi di vicende simili”.