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Bollettino Regione Campania: indice stabile al 18%, in aumento le intensive

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Sono 9179 i nuovi positivi al Covid in Campania su 50444 test effettuati per un indice di contagio pari al 18,2%, in leggera flessione rispetto al 18,8% registrato ieri su un numero di test però di gran lunga inferiore (poco meno di 15mila).

Quattro i deceduti nelle ultime 48 ore, cui si vanno ad aggiungere altri 7 decessi precedenti registrati solo ieri. Per quanto riguarda i posti letto quelli di terapia intensiva occupati sono 37, in aumento di tre unità rispetto a ieri. In controtendenza invece i posti letto di degenza occupati che ammontano a 553 con un meno 19 rispetto ai 572 di ieri. 

Questo il bollettino di oggi: 
(dati aggiornati alle 23.59 di ieri)
 
 
Positivi del giorno:  9.179 (*)
 

di cui:

 

Positivi all’antigenico: 7.983

 

Positivi al molecolare: 1.196

 

(*)  I dati tengono conto dell’Aggiornamento sulle misure di quarantena e isolamento del Ministero della Salute.

 
 

Test: 50.444

 

di cui:

 

Antigenici: 39.029

 

Molecolari: 11.415

 

Deceduti: 4 (*)

(*) Nelle ultime 48 ore; 7 deceduti in precedenza ma registrati ieri.
 
 

Report posti letto su base regionale:

 

Posti letto di terapia intensiva disponibili: 631

 

Posti letto di terapia intensiva occupati: 37

 

Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (*)

 

Posti letto di degenza occupati: 553

 

(*) Posti letto Covid e Offerta privata.

 

I dati sulle vaccinazioni sono disponibili al link: http://vaccinicovid19.regione.campania.it/e_vaccini-anti-covid.html

 

 

 

 

 
 
 

Sequestro di 5 milioni di euro per il produttore Alberto Tarallo, provvedimento annullato

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Roma – Annullato dal tribunale del Riesame di Roma il provvedimento di sequestro dei 5 milioni di euro disposto dalla Procura di Roma nei confronti del produttore tv, il partenopeo Alberto Tarallo, coinvolto in uno dei filoni di indagine legata alla morte dello sceneggiatore Teodoro Losito, trovato senza vita nel mese di gennaio del 2019.

Alberto Tarallo è indagato per falsità in testamento olografico e falsità di scrittura privata.

Nel gennaio scorso la Guardia di Finanza, su richiesta dei pm di piazzale Clodio, ha proceduto al sequestro di beni riconducibili al fondatore della società Ares tra cui auto, immobili e terreni. Secondo l’accusa il produttore tv per procurarsi un ingiusto profitto patrimoniale, arrecando un danno agli eredi legittimi, avrebbe scritto un falso testamento dell’allora compagno e sceneggiatore Losito. I giudici della Libertà hanno, quindi, accolto l’istanza presentata dai difensori di Tarallo, gli avvocati Franco Coppi e Daria Pesce. Le motivazioni della decisione verranno depositate nelle prossime settimane

Covid, al San Pio di Benevento si registra un decesso: il bollettino

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Una nuova vittima per cause legate al Covid all’ospedale San Pio. Si tratta di una donna di Melizzano di 90 anni.

Sono attualmente 41 i pazienti positivi di stanza presso il nosocomio di via Pacevecchia, di cui 32 della provincia di Benevento e 9 ricoverati nelle altre province. Oltre al decesso già citato si è registrata anche la dimissione di quattro pazienti.

 

 

 

Centro Storico di Salerno, nuovo incontro per modifiche alla viabilità

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Ancora un incontro interlocutorio al Comune di Salerno per valutare eventuali modifiche alla viabilità del Centro di Salerno con un ventaglio dì tre ipotesi di pedonalizzazione . Le proposte progettuali avanzate dai tecnici e dal comandante della polizia municipale, in particolare, sono state esaminate nel corso della riunione che si  è tenuta stamani alle ore 12 al Comune.

Assieme al sindaco Vincenzo Napoli, agli assessori Claudio Tringali, Michele Brigante e Alessandro Ferrara, il consigliere comunale Rocco Galdi ed il presidente del consiglio comunale Dario Loffredo che hanno ascoltato e valutato ed individuato insieme le soluzioni migliori. Non c’è ancora nessuna decisione assunta, ma il Comune va avanti sulla strada lavorando all’ipotesi di chiudere completamente Piazza Sant’Agostino, Via Botteghelle e la traversa che da Piazza Portanova conduce alla Rotonda.  

“Sono certo che nei prossimi giorni riusciremo a valorizzare vicoli e piazze che hanno una grande valenza storico-artistica e a rendere la nostra città sempre più bella ed accogliente, sia per i salernitani che per i visitatori che nei prossimi mesi raggiungeranno Salerno” ha dichiarato al termine dell’incontro Loffredo. 

Sannio, un giovane su tre dopo le Superiori non studia e non lavora

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Benevento – Nel Sannio circa uno studente su tre dopo aver frequentato le scuole superiori non studia e non lavora. E’ il dato mortificante che quantifica i ‘Neet’ in provincia di Benevento, territorio particolarmente colpito dal fenomeno. Ne ha parlato questa mattina il Rettore dell’Università del Sannio, Gerardo Canfora, a margine della presentazione dei nuovi Open Day dell’Ateneo a palazzo San Vittorino: “Il dato relativo al Sannio – ha detto – si attesta intorno al 29,7%. Questo vuol dire che circa uno studente su tre, una volta completato il percorso di studi nella scuola secondaria, decide di non iscriversi all’Università e non cerca neanche lavoro”.

Una percentuale che si commenta da sola ed è di gran lunga superiore alla pur poco invidiabile media nazionale del 20%. Secondo il Rettore dell’Unisannio, il principale problema riguarda l’informazione. Ancora troppe famiglie vedono l’iscrizione all’università come un atto particolarmente gravoso per le proprie tasche, maturando una convinzione sbagliata. “Quest’anno l’Università del Sannio ha esentato dal pagamento delle tasse di iscrizione chi ha un Isee pari o inferiore a 28mila euro, a maggio stabiliremo le linee guida per il prossimo anno accademico ribadendo la volontà di voler andare incontro alle esigenze di tutti gli studenti”.

Salerno: donati gli organi di Mimmo, il volontario investito ed ucciso da donna ubriaca

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Sono stati donati gli organi di Mimmo Trezza, il volontario 59enne della Croce Rossa di Cava de’Tirreni, deceduto a causa delle gravi lesioni riportate dopo essere stato investito, sabato sera nel centro metelliano,  da un’auto alla guida della quale una donna è risultata positiva all’alcol test. 

La vittima era ricoverata nel reparto di Rianimazione del Ruggi di Salerno. I familiari, pur affranti dal dolore, hanno dato il loro consenso al prelievo, compiendo un gesto di altruismo e di umanità, nel rispetto dei valori di bontà che hanno caratterizzato in vita il loro caro, volontario della Croce Rossa e grazie a loro, si è potuta alimentare la speranza di altre persone sofferenti.

Il Direttore Generale del Ruggi, dott. Vincenzo D’Amato, ha espresso a nome di tutta l’Azienda, un pensiero di cordoglio e di vicinanza alla famiglia del donatore, sottolineando l’importanza di diffondere la cultura della solidarietà. L’intero processo di donazione, ha visto coinvolti con la massima professionalità, l’intero personale del Centro di Rianimazione del Centro Regionale Trapianti, delle sale operatorie, dell’equipe chirurgiche e dei servizi aziendali.  

Covid, ieri 600 casi nel Sannio: la preoccupazione di Volpe

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Benevento – Come se la guerra in Ucraina non fosse sufficiente a creare ansia nella popolazione. Torna l’incubo covid in provincia di Benevento. Il direttore dell’Asl, Gennaro Volpe, a margine dell’assemblea dei sindaci è apparso molto preoccupato sugli inattesi sviluppi della pandemia che sembra avere l’ennesimo colpo di coda, almeno nel Sannio: “Ieri nel territorio abbiamo registrato 600 casi. Siamo preoccupati. E’ un dato davvero molto negativo. Siamo tornati indietro: infatti, stavamo dismettendo la struttura del PalaTedeschi per i tamponi.  La collaborazione con l’esercito dovrebbe terminare in vista della fine dell’emergenza fissata al 31 marzo e quindi loro dovrebbero rientrare”.

Volpe  ha predicato cautela: “Il covid non è scomparso. Continuate ad indossare mascherine. I dati dell’ultima settimana sono preoccupanti. C’è un inversione di tendenza. I positivi tornano a superare i guariti”.

Angri, il sindaco scrive al Prefetto per la partita di calcio contro il San Marzano

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Il sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli ha scritto questa mattina una lettera al Prefetto di Salerno, Francesco Russo, per chiedere di disputare a porte aperte la partita che si disputerà domenica 20 marzo al Pasquale Novi tra US Angri 1927 e il San Marzano Calcio. 

“Chiedo che non si ripeta quanto accaduto ad Ottobre, nelle medesima occasione, e che si permetta ai tifosi Angresi di appoggiare la squadra, seguire la propria passione, nel campo sportivo della città, senza se e senza ma” ha dichiarato il primo cittadino.   

Il sindaco ha chiesto di tenere in considerazione il fatto che tifosi dell’US Angri 1927 stanno dimostrando, da più giornate, di essere una tifoseria all’altezza del contesto, che esprime il suo amore per il calcio e per la maglia, supportando i giocatori in campo senza gravare sulla sicurezza pubblica.

“Nelle ultime settimane gli spalti del Pasquale Novi rappresentano ancora di più quel momento di svago, aggregazione e appartenenza, che la città di Angri meritava di sentire ancora: non solo giovani, ma anche bambini, nonni e mamme, stanno accorrendo ogni domenica al campo sportivo con il solo scopo di divertirsi e stare insieme- si legge nel testo della lettera al Prefetto È vero, le forme di aggregazione nel tifo suscitano sempre un certo timore, ma ritengo che le colpe (passate) di pochi singoli non debbano ricadere su un gruppo intero di tifosi, a meno che non si dimostri che l’azione di quel singolo sia diretta espressione della collettività di appartenenza”.

 

Ferraioli aggiunge di aver insieme ai tifosi accettato a malincuore la decisione di giocare la partita a porte chiuse, che, a suo dire, si è rivelata come un’extrema ratio che non ha fatto altro che portare malcontento tra i tifosi, la Società e i giocatori stessi.
“È per questo che chiedo, in qualità di Sindaco e garante della città di Angri, che non accada ciò che è accaduto in occasione della partita di Ottobre, quando i cittadini e tifosi Angresi si sono visti privare del diritto di entrare nel campo sportivo della propria squadra e assistere alla partita – ha infine concluso il primo cittadino di Angri – Le chiedo, pertanto, che siano presi i giusti provvedimenti e le precauzioni che si ritengono più idonee, affinché la partita di domenica venga disputata a porte aperte per i tifosi dell’Angri”. Ovviamente il sindaco ha garantito, da parte dell’Amministrazione Comunale, piena disponibilità per la collaborazione.

Rosario Fiorello raddoppia l’appuntamento a Napoli con il suo show

Italian showman Rosario Fiorello performs on stage at the Ariston theatre during the 72nd Sanremo Italian Song Festival, in Sanremo, Italy, 01 February 2022. The music festival runs from 01 to 05 February 2022. ANSA/ETTORE FERRARI
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Napoli – A grande richiesta Rosario Fiorello aggiunge una nuova data a Napoli. “Fiorello Presenta: Fiorello!” sarà al Palapartenope anche il 14 aprile. Uno show irripetibile atteso per due serate nella città campana, il 13 e 14 aprile 2022. 

Il Rosario nazionale torna così al calore del pubblico in teatro dopo cinque anni di assenza con uno spettacolo coinvolgente, in continua evoluzione e – di serata in serata – mai uguale a se stesso, marchio di fabbrica di un artista che lascia ogni sera la sua impronta personalissima nel copione dello show.

Improvvisazioni ed esperimenti scenici, invenzioni mimiche, interazione con il pubblico in sala e incursioni di ospiti a sorpresa, una scaletta musicale fluida e l’innesto di momenti di spettacolo fuori copione: è questa la libertà dello showman. Quella di portare in teatro uno show che mai andrà in scena così come è stato scritto.

Non mancheranno ovviamente i riferimenti all’attualità, lo sguardo acuto e ironico dell’artista sull’Italia e gli italiani, sui cambiamenti degli usi e costumi, sempre all’insegna della leggerezza e del buonumore.

Un rapporto lungo e speciale quello di Fiorello con il suo pubblico, conquistato e rinnovato ogni volta durante le sue tournée di successo in questi anni: Stasera paghi te! (2001-2003), Fiore, nessuno e centomila (2003-2004), Volevo fare il ballerino… (2005-2007), Volevo fare il ballerino … e non solo! (2007), Fiorello Show (2009-2010), Buon Varietà (2011), L’ora del Rosario (2015-2016).

Sul palco, accanto a Fiorello, la consolidata band di sempre con musicisti che strizzano l’occhio al varietà, capaci di accompagnare Rosario anche nelle sue mille improvvisazioni.

FIORELLO PRESENTA: FIORELLO! è uno spettacolo tutto da scoprire, anche per Fiorello stesso.

Scritto da Rosario Fiorello insieme a Francesco Bozzi, Pigi Montebelli e Federico Taddia.

L’appuntamento è per il 13 e 14 aprile al Palapartenope di Napoli.

Prevendite per la data del 14 aprile aperte dalle ore 15.00 del 15 marzo 2022 nei punti vendita abituali e on line su ticketone.it. 

Museo FRaC, lo sguardo dell’artista Raffaele Bova sulla contemporaneità

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Baronissi (Sa) – Dagli anni Settanta all’archeologia contemporanea della terra dei fuochi al lockdown.  Arte che apre il suo sguardo sulla contemporaneità e all’impegno civile dell’artista.

“Life, as a creative practice”, esordisce il critico d’arte Massimo Bignardi e direttore del FRaC, nel saggio introduttivo alla monografia che accompagna la mostra antologica dell’opera dell’artista Raffaele Bova che sintetizza un percorso creativo dal 1972 al 2022, inaugurata ieri sera al Museo FRaC Baronissi (aperta fino al prossimo 3 aprile), alla presenza dell’autore e del vice sindaco di Baronissi Anna Petta.

L’esposizione è promossa dal Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di Baronissi in collaborazione con il Museo ARCOS di Benevento nell’ambito del progetto che mira a promuovere, attraverso una serie di mostre monografiche, significative personalità della storia dell’arte contemporanea in Campania, nella seconda metà del XX.

Essere un artista oggi, vuol dire mettere in questione la natura dell’arte”, si legge nelle note introduttive. Un allestimento straordinario, che attraversa le sale della Galleria dei Frati, che raccoglie dipinti, disegni, dipinti e performances di Raffaele Bova, con i colori che dominano la recente produzione artistica, perché, “se vuoi l’arcobaleno devi rassegnarti a sopportare la pioggia, si legge ancora nella sintesi critica che delinea il percorso espositivo, citando Dolly Parton.

La mostra è un percorso che racconta la sua esperienza creativa dagli anni Settanta fino all’attualità, all’ultima sua esperienza dedicata alla pandemia – sottolinea il direttore Bignardi – Raffaele Bova come performer inizialmente, con le sue azioni per il sociale, in rapporto con il territorio, con la terra di lavoro, la terra felix. Le sue prime esperienze, all’indomani del Sessantotto, hanno un carattere antropologico, con una particolare attenzione al recupero delle tradizioni popolari contadine. Azioni esterne che affiancavano una nuova didattica che si è aperta nelle scuole italiane, conosciute come “animazioni” e che hanno prodotto grandi risultati. Dal 1980 in poi, quando partecipa alla Biennale di Venezia, parte la sua esperienza pittorica che arriva sostanzialmente fino ai giorni nostri, dapprima con un interesse esplorativo, cioè di riscoperta della propria terra, della sua fertilità, per proseguire con l’indagare l’habitat, dedicato al periodo della “terra dei fuochi”. Da etnologo a narratore della terra di fuochi, di grandi falò con colonne di fumo nero che invadono grandi appezzamenti di terra, resi impenetrabili. Inizia la fase del recupero dell’archeologia contemporanea, dei rifiuti, delle scatolette, oggetti, frammenti recuperati nei suoi sopralluoghi dopo i roghi che ardono di notte colorando di bagliori rossi la notte: è la piaga più drammatica ha vissuto e vive la Campania. Immagine drammatica e violenta. Tutto questo è racchiuso in questa antologica”.  

L’arte che tenta di storicizzare gli eventi, a tratti di sdrammatizzarli, come evidenzia lo stesso Bova. “Dopo la pandemia di carattere mondiale, sono venuti fuori questi arcobaleni, come li ha definiti Massimo Bignardi. La pandemia rivista in chiave artistica. Sdrammatizzare una pandemia globale è impossibile. Ho prodotto un’opera di 32 metri quadri, ma la tela dovrebbe essere ancora più estesa, a simboleggiare la globalità di uno dei momenti più complessi degli ultimi anni”.

Il colore brillante domina. Sogno anche la notte i colori. Prima ero su tonalità monocromo, all’improvviso questa esplosione, soprattutto negli ultimi acrilici, brillantissimi, fluorescenti. Il FRaC, questo museo, per me è un punto di arrivo molto importante. Un traguardo, sono felicissimo di come la mostra il professor Bignardi l’abbia delineata – spiega Raffaele Bova – Non poteva essere concepita ed immaginata meglio. All’improvviso, riguardandola questa sera, all’improvviso scopro la linearità del percorso, dall’indagine sull’ambiente nei primi dipinti del 1974, riemersi in maniera prepotente con lo scoppio del caso della Terra dei Fuochi: quadri rivelatosi quasi premonitori, anticipatori della tragedia. Guardo questa mostra e per la prima volta, dall’esterno, scopro il mio percorso, gli anni della scuola, le immagini degli intellettuali degli anni Settanta, le proteste, l’ambientalismo, le onde del grande pannello pensato per gli Arsenali di Amalfi. Quando sei sulla tela a dipingere sei dentro. Oggi attraverso questa mostra, per la prima volta mi osservo”.  

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