giovedì, Settembre 11, 2025
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AltraBenevento sul caso Con.Ca e non solo: “Quando ci spiegherà il sindaco Mastella?”

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Caso CONCA ancora non del tutto risolto dopo tre decisioni della Cassazione ma Mastella spara sentenze ridicole. Spiegasse quanti danni ha procurato per la mancata realizzazione del depuratore e le strane dimenticanze sul caso Zamparini.

“Con una ridicola dichiarazione alla stampa il sindaco Mastella annuncia una indagine per accertare chi sarebbero i responsabili del danno procurato al Comune a seguito della sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato, in parte, la decisione della Corte di Appello su un Collegio Arbitrale relativo alla questione CON.CA. e il Piano di Recupero di Via Galanti.

Mastella che fa ridere l’Italia quando si propone come statista capace di risolvere, con grande facilità, le crisi del Governo nazionale e adesso anche di architettare accordi efficaci per la elezione del nuovo Presidente della Repubblica, ritiene che dalla semplice lettura della cronaca dal 1999 al 2008 aveva già compreso tutto, prima ancora della Cassazione che ha avuto bisogno di tre sentenze per decidere, in parte.

Il Piano di Recupero di via Galanti ad opera della società consortile CON.CA. di Caserta-Napoli è una delle più complicate vicende urbanistiche, edilizie e giudiziarie di Benevento dal dopoguerra ad oggi, cominciata nel 1999 con la definizione del Programma di Recupero Urbano del Rione Libertà.

Dei tredici interventi previsti da quel Programma per cambiare il volto del popoloso rione, ne furono realizzati meno della metà a causa di una serie di errori tecnico-amministrativi. Clamoroso fu il fallimento sul nascere del progetto Spina Commerciale della società consortile Partenope, cioè la stessa compagine societaria della CON.CA. che in città aveva realizzato altri interventi anch’essi oggetto di contestazioni varie e relativi arbitrati milionari (lungo Sabato e scuola di via Aldo Moro).

Il Piano di Recupero di via Galanti prevedeva la realizzazione di otto edifici per abitazioni che la CON.CA. doveva costruire a sue spese e poi vendere a prezzi stabiliti da apposite convenzioni, ma fin dall’inizio fu caratterizzato da una lunga serie di contenziosi tra la ditta, delegata anche agli espropri, i proprietari dei terreni e i prenotatari acquirenti per il prezzo di promessa vendita non conforme alla convenzione.

Nel 2008 il Comune dichiarò la decadenza della Concessione del diritto di superficie perché: erano stati realizzati abusi edilizi su cinque edifici in parte completati e due in costruzione; non erano stati avviati i lavori per la costruzione di altri due edifici nonostante la disponibilità dei suoli e gli acconti pagati dai prenotatari; non erano stati pagati per intero gli espropri dei terreni; non erano state realizzate e cedute gratuitamente al Comune le opere di urbanizzazione; erano state presentare Polizze Fideiussorie inefficaci; erano stati rescissi contratti di promessa vendita degli alloggi senza la restituzione degli acconti; erano stati promessi in vendita due volte gli stessi alloggi con incasso del doppio della caparra.

Contro questo provvedimento sì è pronunciato un Collegio Arbitrale, con una controversa decisione poi impugnata in Corte di Appello  e sulla quale si è pronunciato la Corte di Cassazione Civile dopo l’intervento della Cassazione a sezioni unite.

Insomma una vicenda giudiziaria particolarmente complessa e non del tutto conclusa, alla quale si aggiungono vari ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato da parte di Conca e Comune e poi decine di ricorsi al Giudice Civile e alla Corte di Appello da parte di prenotatari che hanno versato acconti mai restituiti o acquistato alloggi mai realizzati, con conseguenti legittime richieste di pignoramenti.

Per Mastella invece dichiara che “questa incresciosa situazione si poteva evitare, a leggere le cronache dell’epoca” e di conseguenza individua le responsabilità di “quelli di prima” cioè gli amministratori dal 1999 al 2016.

Farebbe bene il sindaco ad occuparsi, invece, dei disastri di cui è responsabile, ad esempio l’affare depuratore, di grande attualità, oppure la mancata adozione di atti di sua competenza per il caso Ipermercato Zamparini e i tre milioni di euro di mancati incassi a favore del Comune di Benevento. Quando si decide ad organizzare su queste due questioni apposite conferenze stampa?”

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”

Esondazioni Puglianello, Cataudo: “Ottenuto sopralluogo dei tecnici della Provincia. Basta immobilismo”

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Puglianello (Bn) – “L’Ufficio Tecnico della Provincia di Benevento, giovedì 13 gennaio, effettuerà un sopralluogo presso il fiume Volturno, zona Puglianello-Faicchio. Proprio ieri mattina infatti, a margine del Consiglio Provinciale, ho nuovamente sollecitato il Consigliere Provinciale Anziano, Nino Lombardi, sottolineando il mio stupore circa il mancato riscontro a 3 note trasmesse dal Sindaco di Puglianello, Francesco Maria Rubano, dal sottoscritto e dalla Prefettura di Benevento circa 2 settimane fa. Il Consigliere Lombardi ha quindi concordato in mia presenza, con l’ing. Fusco, un sopralluogo presso l’area interessata per giovedì prossimo. La Provincia attraverso i propri rappresentanti, almeno per rispetto istituzionale, avrebbe dovuto rispondere in merito ad un grave problema che ha messo a rischio la sicurezza dei cittadini della zona. Non è mai accaduto nella storia politica amministrativa provinciale che i vertici non abbiano fornito un riscontro ad un’istanza proveniente da un Sindaco o da un Consigliere Provinciale, per di più evidenziata anche dal Prefetto. Su problematiche urgenti come queste non consentiamo pigrizia, superficialità o disinteresse politico. Auspichiamo, inoltre, che l’assenza di una risposta alla nostra istanza non sia dettata dal fatto che i mittenti non abbiano una particolare tessera di partito. Sarebbe ancor più deplorevole. Nei prossimi giorni, infine, faremo pervenire una nota per chiedere chiarimenti sulla posizione dei vertici di ASEA e su concorsi, opere pubbliche ed incarichi conferiti dalle società partecipate dalla Provincia di Benevento. La nostra Provincia merita una guida dinamica, che riconsegni dignità ad un ente che dovrebbe fare gli interessi dei cittadini dell’intero Sannio e non di pochi amici. Per il futuro lavoreremo per eleggere un Presidente attento, pragmatico e pronto a risolvere i problemi segnalati da tutti gli amministratori locali, al di là del colore politico di appartenenza” – Così il Consigliere Provinciale di Forza Italia, Claudio Cataudo.

Salernitana-Lazio senza ultras: attesa per gli arrivi di Iervolino e… Lotito

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Salerno – Sarebbe stata la partita dei 30mila. Invece, causa le restrizioni (possibili massimo 5mila spettatori), non ci sarà il tifo organizzato sugli spalti dell’Arechi in occasione di una sentitissima Salernitana-Lazio. In serata gli ultras della Curva Sud Siberiano hanno diffuso una nota ufficiale che spiega le ragioni della decisione di non entrare.

Non saranno dentro, di certo si ritroveranno fuori. Di pari passo per la partita cresce, infatti, anche l’attesa per abbracciare (virtualmente) il presidente Danilo Iervolino. Sabato infatti il fondatore di UniPegaso avrà da qualche ora ufficializzato l’acquisto del pacchetto azionario della UsSalernitana1919.

I bene informati fanno trapelare che in tribuna autorità sarà accompagnato dal nuovo DS in pectore, Walter Sabatini.

Nota di colore: per la prima volta Claudio Lotito arriverà allo stadio da avversario. Stavolta anche formalmente.     

Santa Maria Capua Vetere: ospedale Melorio, l’intervento del Sindaco Mirra

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Santa Maria Capua Vetere (Ce) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Mirra.

“In giornata siamo stati informati dal Direttore Generale dell’ASL dott. Russo della necessaria nuova riconversione del nostro ospedale Melorio in Covid Center per fronteggiare, con strutture ospedaliere adeguate ed immediatamente idonee come la nostra, questa nuova fase dell’emergenza sanitaria.

Tale scelta dell’Asl è stata resa necessaria ed indifferibile dalle previsioni, per le prossime settimane, di un notevole incremento dei ricoveri di malati Covid con il rischio concreto che le attuali strutture non siano in grado di soddisfare la domanda di cure ospedaliere per i positivi.

Rispetto a tale scelta, in questa fase di grave recrudescenza dei contagi da Covid, fase in cui già sono state sospese su tutto il territorio regionale – con Ordinanza del Presidente De Luca – le attività ospedaliere relative ai ricoveri programmati sia medici che chirurgici, nonché tutte le attività di specialistica ambulatoriale, l’Amministrazione Comunale ritiene, in coerenza con la posizione manifestata ad ottobre 2020, di assumere un atteggiamento istituzionale di rispetto per le scelte dell’Azienda Sanitaria e non di un tanto inutile quanto irresponsabile ostruzionismo. Naturalmente, come già in precedenza, esigeremo il rigoroso rispetto dell’impegno di riconversione del nostro presidio ospedaliero alle sue funzioni nel preciso momento in cui verrà meno l’attuale bisogno di ricovero legato all’ennesima forte ondata della pandemia.

Noi Sammaritani, con grande sforzo, siamo pronti ad un ulteriore, ci auguriamo breve e ultimo, sacrificio, così come fatto, con grande senso di responsabilità, nell’ottobre 2020; pagheremo il prezzo di dovere utilizzare, in caso di necessità, le strutture ospedaliere vicine ma lo faremo ancora sentendoci orgogliosi di essere Sammaritani, cittadini di un territorio con un ruolo di assoluto protagonismo in questa lunga battaglia contro un’emergenza sanitaria di portata mondiale, in una battaglia in cui il nostro ospedale ha salvato e continuerà a salvare vite umane”.

Cannabis legale, come si è evoluto il mercato fino ad oggi

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A gennaio 2017 è entrata in vigore la Legge n. 242 del 2016 (“Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”) che ha legalizzato la coltivazione di canapa sativa L., senza necessità di ottenere un’apposita autorizzazione, a patto di utilizzare sementi certificate. Il provvedimento ha inoltre dato vita ad un nuovo segmento di mercato, quello dei derivati legali della cannabis. Questi vengono definiti anche “light” (ossia “leggeri”) in quanto caratterizzati da una concentrazione di THC prossima allo zero. Il THC – acronimo di tetracannabinolo – è il principio attivo responsabile degli effetti stupefacenti di sostanze quali la marijuana e l’hashish. Le versioni ‘light’, invece, sono del tutto innocue da questo punto di vista e, ad oggi, rappresentano una categoria merceologica molto apprezzata che alimenta un mercato in crescita, specie negli ultimi anni.

Gli inizi del mercato della cannabis light

A seguito dell’entrata in vigore della legge sopra citata, il neonato mercato dei derivati legali della cannabis ha interessato soprattutto chi già faceva uso di sostanze simili. In altre parole, i prodotti ‘light’ hanno rappresentato un’alternativa ‘innocua’ alla marijuana ed all’hashish comuni provenienti dal mercato illegale.

Ragion per cui, in breve tempo sono comparsi – a partire dalle maggiori città italiane – negozi al dettaglio e distributori di cannabis ‘light’. Naturalmente, il mercato dei prodotti derivati dalla canapa legale si è sviluppato quasi subito anche online, grazie a siti specializzati in grado di garantire ai propri utenti una privacy maggiore rispetto ai negozi fisici. Non sorprende, quindi, che la vendita di marijuana legale su e-commerce come High On Life rappresenti da tempo una quota importante del mercato dei prodotti a base di cannabis legale, inclusi l’hashish light, l’olio al CBD e le tisane.

 

Gli ultimi anni e l’effetto Covid-19

Superata la fase iniziale, il mercato ha cominciato ad attirare anche l’interesse di coloro i quali non avevano mai utilizzato sostanze di questo tipo. Di conseguenza, la platea di clienti – anche saltuari – ha preso ad ampliarsi ulteriormente, alimentando la crescita dell’intero settore. Anche in questa fase, il contributo dell’e-commerce è stato significativo. Negli ultimi anni, infatti, il commercio elettronico ha fatto registrare una crescita notevole, che ha investito ogni settore merceologico, incluso quelli dei derivati light della cannabis.

A dare ulteriore impulso a questo trend è stata certamente la pandemia provocata dal Covid-19. Le restrizioni imposte, ciclicamente, per contenere la diffusione del contagio hanno costretto milioni di persone a trascorrere più tempo del solito in casa (anche per studio e lavoro); di conseguenza, in molti si sono rivolti con maggiore frequenza agli e-commerce per effettuare ogni genere di acquisti. Al contempo, l’incertezza e le difficoltà determinate dall’emergenza pandemica hanno aumentato l’insorgere di problemi legati a stress, ansia e disturbi del sonno.

In uno scenario di questo tipo, non sorprende come un numero crescente di persone abbia deciso di ‘saggiare’ i prodotti derivati dalla cannabis legale (magari acquistandoli online fin da subito) i quali, pur essendo quasi privi di THC, contengono altri principi attivi che determinano una serie di effetti benefici. In particolare, possono risultare molto efficaci per conciliare il sonno, ridurre lo stress, alleviare i dolori muscolari e, più in generale, favorire il rilassamento (date le proprietà blandamente sedative).

Per quanto riguarda la futura evoluzione di questo particolare segmento di mercato, molto dipenderà dagli eventuali sviluppi inerenti la legalizzazione della cannabis diversa da quella ‘light’ e da quella medica. In altre parole, bisognerà attendere se e quando il testo base approvato a settembre in Commissione Giustizia diventerà legge a tutti gli effetti (depenalizzando consumo e possesso, entro determinati limiti) oppure se si arriverà alla legalizzazione tramite il referendum, che ha raccolto oltre 600.000 adesioni.

Bandiere a mezz’asta e serrande abbassate, Buccino a lutto per l’addio allo chef Volpe

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Buccino (Sa) – Le bandiere tricolore ed europea a mezz’asta davanti alla sede del Municipio in segno di lutto per la morte dello chef buccinese Mario Volpe e del presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, e le serrande di tutte le attività commerciali abbassate, per una città, quella di Buccino, a lutto per la prematura morte dello chef di 27 anni, Mario Volpe, deceduto il 2 gennaio nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, a seguito delle gravi ferite riportate in un incidente stradale avvenuto nella cittadina volceiana il 18 dicembre scorso.
Lo ha ricordato e omaggiato così lo chef, nel giorno delle esequie, la comunità volceiana che si è stretta intorno al dolore straziante e composto dei genitori Santina e Donato e dei fratelli Nicola e Valentino. Una comunità intera a lutto che oggi pomeriggio, in lacrime, ha dato l’ultimo saluto al giovane presso il santuario Maria Santissima Immacolata di Buccino dove si è tenuto il funerale e dove il feretro ha sfilato tra le lacrime di dolore e gli applausi di amici e conoscenti radunati in preghiera.
Poche parole, per una comunità scossa dalla tragica morte del 27enne, strappato brutalmente e troppo presto alla vita e ad una brillante carriera.
Una giovane vita che ha trovato la morte, proprio a pochi metri da casa sua, dove i sogni e le speranze del 27enne emigrato fuori regione per lavoro, si sono interrotte proprio nel luogo dove erano nate.
Nato a Buccino dove ha vissuto fino a qualche anno fa, dopo il diploma conseguito presso la scuola alberghiera di Contursi Terme, Mario Volpe, aveva realizzato il più importante sogno della sua vita in Sardegna, quello di diventare lo chef di un noto ristorante italiano. Da qualche tempo infatti, il giovane era emigrato sull’isola sarda per lavoro e nel periodo delle festività, faceva rientro a casa a Buccino dove ad attenderlo c’erano parenti e amici. Un rientro gioioso e tanto atteso nella sua città natia anche quello fatto a dicembre scorso quando però, la vita ha incontrato la morte.
Era la mattina del 18 dicembre scorso quando Mario Volpe, insieme ad un suo amico 22enne, anche lui di Buccino, dopo aver trascorso una serata al pub con gli amici, era salito a bordo di una macchina Fiat Punto guidata dal 22enne e che, giunta sulla strada provinciale di località Canne a Buccino, si è schiantata contro un palo della linea telefonica e dei pali in cemento posti a confine con una recinzione che delimitava una proprietà privata dalla strada.
Ad avere la peggio nello schianto, il 27enne, che soccorso dai sanitari del 118 venne prima trasportato presso il reparto rianimazione dell’ospedale di Oliveto Citra e successivamente, presso la rianimazione dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli dove è deceduto la sera del 2 gennaio quando il cuore di Volpe ha smesso di battere, dopo due lunghe settimane di agonia. Illeso invece, il conducente della macchina, risultato positivo all’esame dell’alcol test, che è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Salerno con l’accusa di omicidio stradale e lesioni colpose. Sarà ora l’esito della perizia autoptica effettuata ieri mattina sul corpo del giovane da parte del medico legale nominato dalla Procura e dei periti di parte, a chiarire le cause che hanno portato al decesso dello chef.

Lavezzi e il flirt con Belen Rodriguez: il ‘pocho’ perde le staffe e sbotta

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Il pocho Lavezzi e Belen Rodriguez. Una vacanza in Uruguay, qualche ammiccamento più virtuale che reale ed ecco che il mondo del ‘patinato’ costruisce il primo gossip dell’anno. Lei ha appena concluso l’ennesima storia d’amore, quella con Antonino Spinalbese, lui ex attaccante del Napoli e del Psg negli ultimi anni sguscia via tra una storia e l’altra, un pò come gli capitava in campo.

Lavezzi si trova a Punta del Este, in Uruguay, con la compagna, la modella Natalia Borges. In vacanza in Sud America c’è anche la Rodriguez: con lei l’amica del cuore Patrizia Griffini, ex concorrente del Grande Fratello

Dopo una serie di rumors su una loro possibile liason, il Pocho ha pubblicato un post su instagram smentendo la relazione con Belen con un eloquente: “Non mi rompete i co…, sono felicemente fidanzato!”.

Covid, in Campania trentamila nuovi casi: incidenza al 23,9%

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Napoli – Sono 30.042 i nuovi positivi al Covid in Campania, su 125.665 test (di cui 48.278 molecolari e il resto antigenici) esaminati ieri. Ne deriva un tasso di positività del 23,9%, stabile rispetto al 23,87 del giorno precedente. Le nuove vittime censite nel bollettino dell’Unità di crisi sono 20, di cui 14 nelle ultime 48 ore. I posti letto occupati in terapia intensiva aumentano del 10 per cento in 24 ore, a quota 85 (+8), quelli di degenza sono 1.091 (+6), oltre un terzo dei 3.160 disponibili al momento per il covid in tutta la regione considerando anche l’offerta privata. 

Questo il bollettino di oggi:
(dati aggiornati alle 23.59 di ieri)Positivi del giorno: 30.042 (*)
di cui:
Positivi all’antigenico: 17.838
Positivi al molecolare: 12.204
 
(*)  I dati tengono conto dell’Aggiornamento sulle misure di quarantena e isolamento del Ministero della Salute.
 
Test: 125.665
di cui:
Antigenici: 77.387
Molecolari: 48.278
Deceduti: 14 (*)
(*) nelle ultime 48 ore; 6 deceduti in precedenza ma registrati ieri
 
Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 699
Posti letto di terapia intensiva occupati: 85
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (**)
Posti letto di degenza occupati: 1.091
(**) Posti letto Covid e Offerta privata.
I dati sulle vaccinazioni sono disponibili al link: http://vaccinicovid19.regione.campania.it/e_vaccini-anti-covid.html

Il Monza e l’incubo Valeri: il precedente ‘shock’ con l’arbitro del Vigorito

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La designazione di Paolo Valeri per Benevento-Monza ha suscitato più di un malumore in Brianza, dove il nome dell’arbitro capitolino è collegato a una finale play off che grida ancora vendetta. Persino il sindaco Dario Allevi ha commentato con stupore il nuovo incrocio: “Valeri ce lo ricordiamo bene, la trovo una designazione un po’ strana“, ha dichiarato con un mezzo sorriso ai microfoni della trasmissione Binario Sport.

In realtà bisogna tornare parecchio indietro per trovare la partita in questione, un Pisa-Monza del 17 giugno 2007, ultimo atto del girone A di serie C. Dopo la finale di andata vinta 1-0 dal Monza al Brianteo, la sfida di ritorno vede i nerazzurri obbligati a ribaltare tutto per staccare il pass per il campionato cadetto. Finirà 2-0 (gol di un giovanissimo Ceravolo nel primo tempo e del sannita Ciotola nei supplementari), ma nell’occhio del ciclone finisce proprio Valeri, reo di non aver visto un fallo da rigore sul monzese Borgobello nei tempi regolamentari. Un possibile penalty, se trasformato, avrebbe avvicinato il Monza alla poi sfumata promozione. 

Da allora sono passati quasi 15 anni, nel frattempo la carriera arbitrale di Valeri ha spiccato il volo e non ci sono state altre possibilità di incrociare il Monza. Come se non bastasse, a gettare benzina sul fuoco ci sarebbero poi state le dichiarazioni rilasciate anni dopo dal direttore di gara:  “Pisa-Monza è stata la più bella partita della mia carriera in serie C  – le parole di Valeri -. Ero convinto di fare il mio giro di campo di perlustrazione in maniera tranquilla e invece lo stadio era già tutto pieno. È stata una bella esperienza ed uscimmo tra gli applausi, rarissimo per un arbitro, mi è capitato solo un paio di volte in carriera”. Facile immaginare come i tifosi biancorossi non abbiano preso bene certe frasi.

 

Lozano si è negativizzato: nelle prossime può tornare a Napoli

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Il Chucky si è negativizzato. La notizia è ufficiale e il Napoli, col rientro in patria di Lozano, continua l’operazione recupero di atleti che, tra infortuni e positività al covid, hanno ridotto all’osso le opzioni di mister Spalletti.

L’annuncio arriva direttamente dal profilo twitter del calcio Napoli, il messicano rientrerà in Italia nelle prossime ore. 

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