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Difende una sua collega di lavoro: accoltellato

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I carabinieri della tenenza di Sant’Antimo sono intervenuti questo pomeriggio in un supermercato di Via Appia. Un 53enne ha colpito con diverse coltellate un 44enne. Il 53enne stava “infastidendo” una dipendente quando il 44enne, suo collega di lavoro, è intervenuto per allontanarlo. Ne è nata una colluttazione durante la quale il più giovane è stato ferito. E’ stato trasportato all’ospedale di Aversa, non in pericolo di vita. L’aggressore è stato arrestato dai militari per tentato omicidio e sarà condotto nel carcere di Poggioreale. 

Il CN Posillipo accoglie l’Assessore allo Sport Emanuela Ferrante

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Posillipo (Na) – Accolta dal Presidente del sodalizio rossoverde Filippo Parisio, e dal Vice Presidente Amministrativo Renato Rivieccio e da quello Sportivo Fulvio Di Martire, l’Assessore Ferrante ha visitato lo storico Circolo Nautico Posillipo ammirando le sue strutture, e soffermandosi, emozionata, al Salone dei Trofei. La splendida giornata di sole ha favorito anche una foto ricordo dell’Assessore Ferrante con la squadra di Pallanuoto allenata da Roberto Brancaccio. Il neo  Assessore allo Sport ha promesso di essere presente alla Piscina Scandone alla ripresa del campionato il prossimo 12 Febbraio, con l’impegno di seguire personalmente i lavori per rimettere in funzione anche la seconda vasca di 50 metri del complesso Scandone. Nel corso della visita al Circolo Posillipo l’Assessore ha incontrato anche i dirigenti delle altre attività sportive del Circolo Nautico Posillipo.

Positivo al Covid ma continua a spacciare da casa: agenti si fingono medici e lo beccano

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Era positivo al Covid ma continuava a spacciare da casa; scoperto, è stato arrestato da agenti della Polizia di Stato che si sono finti dipendenti dell’Asl. Il fatto è accaduto a San Marcellino, nel Casertano. In manette è finito un uomo di 30 anni già noto alle forze dell’ordine per spaccio; nelle ultime settimane era risultato positivo al Coronavirus ma i poliziotti del Commissariato di Aversa hanno accertato che continuava a vendere droga standosene a casa, protetto da un sistema di videosorveglianza. Così, per eludere le telecamere, i poliziotti si sono presentati come addetti dell’Asl di Caserta; l’uomo ha aperto la porta esibendo subito un certificato attestante l’avvenuta guarigione, e così i poliziotti hanno potuto fare irruzione. In casa gli agenti hanno sequestrato 250 grammi di hashish, 21 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento delle dosi e contanti per quasi tremila euro. Il pusher è finito nel carcere napoletano di Poggioreale.

Vicenda Conca, il punto di vista dell’avvocato Coletta

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Sulla vicenda Conca, tornata di strettissima attualità nelle ultime settimane, riceviamo e pubblichiamo dall’avvocato Luca Coletta:

“Sulla “vicenda Con.c.a”, che da giorni occupa notevole spazio sugli organi d’informazione, vorrei dare, se possibile, un contributo di maggiore chiarezza, evidenziando alcuni elementi sinora taciuti o, quanto meno, trascurati.

Va in premessa precisato che il risarcimento milionario, cui il Comune è stato condannato dal collegio arbitrale in favore della ditta costruttrice Con.c.a, riguarda in massima parte gli alloggi di edilizia convenzionata – caratterizzata cioè da prezzi più bassi rispetto a quelli di mercato -, da edificare sui lotti denominati M e N del Piano di Recupero Urbano del Rione Libertà.

Circostanza ormai acclarata è che il naufragio dell’intervento costruttivo abbia avuto la sua ragione fondamentale nella mancata acquisizione, tramite espropriazione pubblica, delle aree su cui ubicare i fabbricati, da cedere poi in diritto di superficie alla ditta costruttrice, in virtù di apposita convenzione urbanistica.

Cinque i passaggi decisivi che, a partire dall’anno 2000, hanno determinato tale mancata acquisizione.

Il primo.

Il Tar-Campania Napoli, con sentenza n. 2756/2001, dichiarò illegittima la procedura di esproprio dei fondi destinati alla realizzazione dei lotti M e N.

In sintesi, il Giudice Amministrativo ritenne che l’accordo di programma stipulato con la Regione non mutasse la destinazione urbanistica dei fondi, che, non ricadendo pertanto nelle “zone CP di espansione di iniziativa pubblica”, sarebbero dovuti essere già nella disponibilità del proponente.

Esattamente si legge nella sentenza:

<<il coinvolgimento di soggetti privati nell’attuazione del PRU presuppone che, per l’utilizzazione di aree non comprese negli insediamenti di edilizia residenziale pubblica, le imprese di costruzione e le cooperative interessate abbiano acquisito la proprietà dell’area o dispongano del consenso dei proprietari in forza di atti negoziali all’uopo stipulati con gli aventi diritto. In definitiva lo strumento del PRU non contempla l’acquisto coattivo della proprietà dei suoli per l’attuazione di un intervento di edilizia residenziale, ma richiede che il soggetto proponente abbia già la disponibilità dell’area>>.

Il secondo

Il Comune e la ditta impugnarono la sentenza, per poi rinunciare alla discussione di merito già fissata per il 19/3/2002, abbandonando in tal modo la causa che, difatti, fu dichiarata estinta dal Consiglio di Stato con decreto di perenzione n. 1742 del 2012.

Il terzo

Invece di perseguire l’annullamento della sentenza del Tar attraverso l’appello, il Comune e la Con.c.a optarono per la diversa soluzione dell’acquisizione di terreni limitrofi direttamente da parte della stessa ditta, sulla base di un preliminare di acquisto.

L’asserita disponibilità dei terreni si fondava tuttavia solo su una mera dichiarazione del proprietario dei suoli, contenente un impegno alla stipula di formale atto di cessione. Stipula in realtà mai perfezionatosi neppure successivamente alle delibere di consiglio comunale 17 del 2003 e giuntale n. 82 del 2006, aventi ad oggetto la variante e la delocalizzazione dell’intervento costruttivo sui medesimi suoli.

Il quarto

Con provvedimento dirigenziale n. 3557 del 2008, con presa d’atto del Consiglio Comunale del 10/11/2008, il Comune risolveva la convenzione e dichiarava decaduta dal diritto di superficie la Con.ca, imputandole la colpevole mancata realizzazione dell’intervento nonostante la disponibilità dei terreni oggetto di procedimento di esproprio (procedimento, come visto, annullato dal Tar!).

Ne conseguiva l’attivazione da parte della Con.c.a dell’arbitrato, conclusosi con la condanna del Comune al risarcimento dei danni a titolo di mancato profitto e rimborso delle spese tecniche di progettazione.

Il quinto

Con sentenza n. 405 del 2104, il Consiglio di Stato annullava la sentenza del Tar Campania n. 2757/2001, identica alla suddetta sentenza n. 2756/2001 ma afferente l’esproprio di altri lotti (C1, C e D), rientranti anch’essi nel Piano di Recupero Urbano del Rione Libertà.

In tal modo, il Consiglio di Stato, ribaltando la pronunzia del Tar, affermava, seppure in ritardo, la piena legittimità dell’operato del Comune quanto al procedimento espropriativo.

Facile dedurne, anche se col senno di poi, che con una tempestiva decisione di secondo grado di annullamento della pronunzia del Tar Campania riguardante i lotti M e N, non vi sarebbe stato più alcun ostacolo all’acquisizione da parte del Comune dei terreni e, quindi, alla successiva concessione del diritto di superficie.

Fermo quanto sopra, può ben dirsi che Comune e ditta si sono reciprocamente rimproverati la responsabilità del mancato reperimento delle aree, ingaggiando, sul punto, un contenzioso conclusosi con un lodo arbitrale che dichiara, in maniera non del tutto convincente, la sola responsabilità del Comune.

Resta il fatto che qualunque fosse la corretta modalità, esproprio e cessione del diritto di superficie o acquisizione diretta da parte della ditta privata, è alla fine mancato il presupposto imprescindibile per la realizzazione degli alloggi.

 A farne le spese sono stati unicamente gli assegnatari che, non solo non hanno potuto acquistare a condizioni vantaggiose e pressoché irripetibili la casa prenotata, ma hanno versato inutilmente cospicui acconti.

A questo punto, anziché attardarsi in stucchevoli polemiche politiche o nella  tortuosa ricerca di – invero improbabili – responsabilità per danno erariale, sarebbe dovere morale che i principali protagonisti di questa vicenda kafkiana – vale a dire il Comune, e per esso il primo cittadino, e la Con.c.a., in persona del suo rappresentante legale -, facessero ciascuno la propria parte per restituire i suddetti acconti, impegnandosi solennemente in tal senso quanto meno una volta corrisposto alla ditta il riconosciuto risarcimento.

Si allevierebbe così il danno oggettivamente patito da un gruppo di cittadini colpevoli solo di essersi fidati e si scriverebbe, finalmente, una bella pagina nella vita amministrativa della nostra città”.

Operatori Salerno Pulita soccorrono senza dimora. Il plauso della FP CGIL.

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Questa notte tre operatori della Salerno Pulita, impegnati nelle operazioni di spazzamento delle strade cittadine, hanno individuato un senza dimora che dormiva su un marciapiede a pochi passi dai rifiuti conferiti da un condominio, in evidente stato di incoscienza e ipotermia. I lavoratori sono immediatamente scesi dal veicolo in dotazione per verificare lo stato di salute dell’uomo e hanno chiamato con urgenza il 118 per i soccorsi. Le temperature gelide di queste notti e la mancanza anche di una coperta avrebbero potuto avere drammatiche conseguenze sull’uomo.
“Un plauso ai lavoratori per il tempestivo intervento e per la straordinaria umanità mostrata. Dopo aver individuato il senza dimora e verificato la situazione di urgenza, i lavoratori hanno subito contattato il 118. Ogni giorno si assiste in città a scene del genere e sicuramente non possiamo girare la testa e andare avanti. Quella dei senza dimora è una crisi che si va sempre più ad acuire e pertanto chiediamo al Comune e al Settore Politiche Sociali di incrementare le politiche e i finanziamenti volti ad accogliere donne e uomini che vivono per strada, soprattutto nel periodo più freddo dell’anno. Chiediamo al Sindaco di Salerno e all’Amministratore Unico della Salerno Pulita di destinare un encomio ai lavoratori intervenuti”.

San Pio, la neomamma positiva: “Equipe medica di livello”. Ma il problema permane

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Ha fatto rumore, ieri, la notizia del parto di una donna contagiata dal Covid avvenuto al San Pio di Benevento. Come raccontatovi (leggi qui), non essendo ancora attivo il Punto Nascita Covid, il parto è stato gestito non in sala operatoria ma all’interno di un normale ambulatorio dove tuttora prosegue la degenza della neomamma. E proprio la neomamma (a cui vanno i nostri auguri) ci scrive oggi per dire la sua. In particolare, la diretta interessata sottolinea l’urgenza dell’intervento e la professionalità e la preparazione dell’equipe medica che l’ha seguita nel parto e nell’assistenza post partum. Ma è questo un punto che il nostro articolo non mette mai in discussione. Era anzi la nostra premessa!

Il racconto di quanto accaduto – e sul quale non pensiamo sia possibile muovere appunti, e ancor meno accuse di “falsità” – poneva in evidenza un fatto: la mancanza, a distanza di due anni dall’esplosione della pandemia, di un percorso Covid in sicurezza per le partorienti contagiate dal virus. Ci fosse stato (come a breve dovrebbe esserci) un Pronto Soccorso Ostetrico dedicato, il parto non sarebbe avvenuto in un ambulatorio (dove è impossibile seguire alcune prescrizioni ‘codificate’ dal Ministero della Salute e che la diretta interessata, da operatrice sanitaria, conosce bene) e oggi la neomamma sarebbe in una sala degenze adeguata alla situazione. Quanto all’imprevedibilità dell’evento, l’ostetricia rientra per l’appunto nell’area dell’emergenza-urgenza sanitaria dove gli accessi non sono programmabili. Cosa sarebbe accaduto se la stessa notte si fosse verificata l’urgenza di un ulteriore ingresso di una partoriente positiva al Covid? E’ uno dei tanti interrogativi di una storia che merita una sola risposta: l’attivazione di un Punto Nascita Covid. E questo per tutelare sia i pazienti sia i professionisti sanitari. Di seguito, per completezza d’informazione, il messaggio inviatoci dalla neomamma:

“Salve .. le scrivo per fare un po’ di chiarezza su quanto è stato scritto su questo articolo .. il mio nome e XXXXX .. e sono la ragazza di cui si parla .. la situazione è stata ben diversa da quanto descritta nel vostro articolo .. in quanto trattandosi di un parto estramamente veloce e sopratutto inatteso .. per quanto io fossi positiva al Covid-19 sono stata accolta e sopratutto seguita nel migliore dei modi .. trovando tutta l’equipe preparata .. ribadisco che il mio è stato un parto imminente e nonostante tutto è stato svolto nel miglior dei modi .. non trovo giusto far intuire che sia stata “abbandonata” in una stanza di ambulatorio .. in quanto tutto il personale e stato a mia disposizione e continua ad esserlo per far sì che sia a me che al mio bambino non posso mancare nulla..
Viviamo già in una situazione purtroppo non bella e tanto difficile .. parlo da operatrice socio sanitaria in quanto conosce i percorsi da fare .. come gestirli .. e non trovo giusto che altre persone debbano scrivere delle falsità .. su quanto è accaduto ..”,

 

 

Forza e Coraggio inarrestabile: annunciato un ex Grosseto e Monza

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Benevento – Nulla di intentato perchè il tempo per recuperare il terreno perduto c’è. La Forza e Coraggio deve cambiare marcia per uscire da una situazione di classifica delicata. Qualche scelta estiva sicuramente non ha pagato come ci si aspettava e questo ha costretto il diesse Magliulo a correre ai ripari nel mercato di riparazione con l’innesto di elementi di spessore e che vanno ben oltre la categoria di appartenenza. L’ultimo in ordine di tempo è Yaw Asante, centrocampista centrale classe ’91 che, all’occorrenza, può vestire anche i panni del trequartista. Curriculum di tutto spessore per il 30enne che ha dalla sua ben 78 presenze in serie B con la maglia del Grosseto col quale ha fatto tutta la gavetta partendo dall’Under19. Poi tanta serie C e serie D con esperienze con il Gavorrano, Palmese, Monza e Battipagliese tra le altre. Una trattativa agevolata anche dallo stretto rapporto tra Magliulo e Valentino Viviani e Stefano Squitieri dell’agenzia Sv Sport Management. Camorani ha tra le mani una squadra pressochè rinnovata con elementi di grande spessore. Adesso tocca cambiare la marcia e risalire la china per allontanarsi da una posizione assolutamente scomoda.

 

Eboli, ritrovato il cadavere di un 31enne: ha ferite al corpo

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Sono i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Salerno ad indagare sulla morte di un cittadino marocchino, H.C. di 31 anni, il cui corpo privo di vita è stato ritrovato questa mattina nella pineta di Eboli, nella zona di Campolongo. L’uomo risultava scomparso da due giorni. A denunciarne la scomparsa la compagna con cui viveva a Santa Cecilia di Eboli. La donna è stata ascoltata dai carabinieri. Sul corpo dell’uomo sono state ritrovate diverse ferite.   Al momento i carabinieri non escludono nessuna ipotesi alla base della morte.

Covid: al ‘San Pio’ muore una 96enne di Benevento, ben 10 i ricoveri in un giorno

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Covid, ancora una vittima al ‘San Pio’ di Benevento: non ce l’ha fatta una 96enne di Benevento. 

In crescita anche il numero dei ricoverati, oggi salito a 75, ben dieci quelli registrati nelle ultime 24 ore. Cinque, invece, i pazienti dimessi.

Covid, in Campania contagi in calo ma ricoveri in crescita

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Sono 19.788 i nuovi positivi al Covid in Campania su 107.168 test esaminati. Il tasso di incidenza scende al 18,46% (contro il 20,16 di ieri) ma non si arresta la crescita dei ricoveri. Nelle terapie intensive risultano occupati 88 letti (+9), nelle degenze i pazienti sono 1.246, ben 55 in più del giorno precedente. Il bollettino odierno dell’Unità di crisi censisce 12 nuove vittime, di cui nove nelle ultime 48 ore e tre risalenti ai giorni precedenti. 

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