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Maltempo: in Campania allerta meteo prorogata fino a mercoledì

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La Protezione civile della Regione Campania ha prorogato il vigente avviso di allerta meteo fino alle 20 di mercoledì.

Si prevedono i seguenti fenomeni atmosferici:

– Venti forti dai quadranti settentrionali con locali rinforzi e possibili raffiche.

– Mare agitato, con possibili mareggiate lungo le coste esposte.

– Nevicate oltre i 400-500 metri e, localmente, anche a quote inferiori, con precipitazioni maggiori soprattutto sui settori interni e fino al tardo pomeriggio.

– Gelate, potranno formarsi a quote superiori (e localmente anche inferiori) ai 400 metri, soprattutto sul settore interno e tenderanno a permanere in giornata a quote superiori ai 600-700 metri.

A partire dalle 8 di domani mattina non saranno più presenti le nevicate e dalla sera si attenueranno anche i venti.

La Protezione civile della Regione Campania raccomanda alle autorità competenti di porre in essere tutte le misure previste dai rispettivi piani, in relazione alle singole tipologie di rischio connesso agli eventi naturali previsti nonché di prestare attenzione alle fasce fragili della popolazione.

Scuole chiuse, la Regione al Tar: “In Campania scenario della massima gravità”

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“Lo scenario disegnato per la Campania nel report numero 86 della Cabina di Regia Nazionale è “della massima gravità (numero 4)” e l’indice di ospedalizzazioni “in assenza di immediate e drastiche misure” annuncia una saturazione dei posti letto entro 30 giorni a partire dal 7 gennaio. Così, la Regione Campania, spiega ai giudici del Tar, le ragioni poste alla base dell’ordinanza con la quale ha disposto la didattica a distanza in tutte le scuole del territorio. L’ordinanza, viene spiegato, tiene conto anche della diffusione straordinaria della variante Omicron, dei focolai registrati prima della chiusura natalizia nelle fasce della popolazione giovanile e dell’impossibilità di poter eseguire i tracciamenti. 

Furto di 30 quintali di legna: denunciato un 40enne

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Lioni (Av) – Nel corso di un servizio di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione Forestale di Lioni hanno sorpreso un 40enne di Calabritto in possesso di circa 30 quintali di legna di acero, cerro e carpino, di cui non è stato in grado di fornire elementi in merito alla tracciabilità.
Dagli ulteriori accertamenti è emerso che la legna era stata tagliata e asportata qualche giorno prima da terreni di proprietà comunale.
Il legname è stato sottoposto a sequestro e il 40enne denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino per “furto aggravato”.
Alla medesima Autorità Giudiziaria i Carabinieri della Stazione Forestale di Lioni hanno deferito anche un allevatore di bestiame, per “invasione di terreni”: lo stesso, in agro del Comune di Calabritto, avrebbe arbitrariamente proceduto a recintare con pali di legno e rete metallica una superficie di circa 400 metri quadrati, sottostante a dei viadotti della SS 691, dove erano stati poi introdotti circa 150 ovini.

Nei boschi con le armi e senza licenza: denunciate due persone

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Avellino – Nell’ambito dei controlli finalizzati a verificare la regolarità delle attività venatorie nel territorio irpino, i Carabinieri delle Stazioni di Ospedaletto d’Alpinolo e Pratola Serra, all’esito di un servizio svolto congiuntamente a Guardie Venatorie locali, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino un 40enne e un 60enne di Tufo, ritenuti responsabili di varie violazioni in materia di armi.

I due, sottoposti a controllo in località boschiva del comune di Tufo, avevano nelle rispettive autovetture un fucile da caccia, sebbene il 60enne non fosse in possesso di licenza di caccia e il 40enne l’avesse scaduta.

Dalle successive verifiche è emerso altresì che i predetti detenevano nelle rispettive abitazioni svariate armi e munizioni (alcune non denunciate), omettendo di adottare le dovute cautele per la loro custodia.

L’attività ha portato complessivamente al sequestro penale di due pistole, dieci fucili, una carabina ad aria compressa, una daga, due pugnali e circa 250 cartucce di vario tipo e calibro.

L’Asl Napoli 3 sospende la vaccinazione ai bimbi, il sindaco di Marigliano: “Assurdo, sono senza parole”

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“Dal distretto 48 dell’Asl Na 3 Sud mi è stata appena comunicata la sospensione immediata ed in via temporanea delle vaccinazioni pediatriche anti – COVID effettuate negli ambulatori di Marigliano e Somma Vesuviana. Sono senza parole”. È quanto afferma il sindaco di Marigliano (Napoli), Peppe Jossa, annunciando una lettera al presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca “per denunciare la situazione e per chiedere che si riprendano immediatamente le vaccinazioni pediatriche”. “Nel pieno della quarta ondata – aggiunge Jossa – con il livello dei contagi che tocca vette allarmanti e soprattutto con l’alto numero di positivi registrato tra la popolazione scolastica, l’arma più efficace che abbiamo per combattere il virus si scarica improvvisamente e misteriosamente. Non é possibile e non è tollerabile che proprio chi dovrebbe tutelare la salute dei cittadini, e soprattutto prevenire i ricoveri negli ospedali già al collasso, lasci scoperto un servizio così importante e soprattutto impedisca a tanti genitori di vaccinare i propri figli”. Il sindaco sottolinea che “ragionevolmente era stata disposta la Dad per consentire di intensificare i vaccini e invece accade esattamente il contrario. Tutto questo – conclude – non può essere tollerato e soprattutto non è giusto”.

Irpinia nella morsa delle neve, diversi interventi dei Vigili del Fuoco

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Avellino e l’intera Provincia è stata interessata da una perturbazione a carattere nevoso. La neve è caduta copiosa soprattutto in alta Irpinia; Bisaccia, Vallata, Lacedonia, il Tricolle, Lioni, Bagnoli Irpino, Montella, e i Vigili del Fuoco di Avellino sin dalle prime ore della mattinata sono stati impegnati in diversi interventi soprattutto per il recupero di automezzi pesanti e autovetture, oltre che per la rimozione di alberi e rami appesantiti dalla neve e caduti sulla carreggiata.

Una squadra è ancora impegnata con l’ausilio dell’autogru sull’Ofantina per il recupero di alcuni mezzi pesanti, così come a contrada Viscigneto a Bagnoli Irpino, a San Mango Sul Calore sulla SS 400, a Castelfranci sulla SS 164, mentre alberi e rami pericolanti sono stati rimossi in via Mancini, in contrada Accoli e contrada Trave e nei pressi dell’ospedale ad Ariano Irpino.

Lui no vax, lei pro vax: è boom richieste di separazione 

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Caserta – Lui è contro il vaccino ma lei è a favore. Uno dei due ha anche perso il lavoro a causa della pandemia, i problemi di coppia si acuiscono e così la coppia finisce davanti all’avvocato. E’ un effetto collaterale del covid l’aumento delle richieste di separazioni che si sta registrando nel Casertano dove sono sempre di più anche i genitori che entrano in crisi quando si affronta il problema della vaccinazione dei figli. A lanciare l’allarme è l’avvocato matrimonialista Carmen Posillipo che ora è sommersa da richieste di separazione. Il legale fa anche sapere che la vaccinazione dei figli di coppie già “scoppiate” sta diventando motivo di dissidio al pari delle cause cosiddette classiche. Secondo i dati in suo possesso, a essere maggiormente contrari alla somministrazione del vaccino sono soprattutto gli uomini. “Non solo la sola a essere finita in questo vorticoso giro di istanze – aggiunge l’avvocato Carmen Posillipo – anche molti altri colleghi si trovano nella mia stessa situazione”. “Un tempo – spiega – si litigava per le vacanze, per la celebrazione dei sacramenti, per la scelta dello sport. In tempo di covid si litiga per il vaccino. ‘Avvocato, può chiedere al mio coniuge il consenso per il vaccino a mio figlio?’. Oppure ‘Avvocato, può rispondere al mio coniuge che io per il momento il vaccino ai miei figli non voglio farlo?’: queste sono le richieste che sono costretta a fronteggiare da inizio anno”, sottolinea la legale, “la richiesta per l’assegno unico e quella per il consenso al vaccino quest’anno vanno a braccetto. “Il virus – conclude laconica l’avvocato Posillipo – ci sta dividendo con il contagio, con la malattia e, purtroppo, con la morte. Adesso anche per questi ragioni…”. 

Vittoria a Verona e pec-trustee a Iervolino: “Procediamo subito, poi mercato”

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Salerno – “…con PEC del 9 gennaio 2022, pertanto, è stata data comunicazione al promissario acquirente della possibilità di procedere immediatamente alla stipula dell’atto di cessione, senza dover attendere il termine del 14 febbraio 2022, anche al fine di intervenire prima possibile nella gestione societaria e consentire eventualmente allo stesso l’intervento nel mercato calciatori di gennaio”.

I Trustee Melior Trusd e Widar Trust rendono noto: “Con riferimento alla procedura per la cessione dell’intero capitale sociale della U.S. Salernitana 1919 S.r.l., nonché alle notizie apparse sugli organi di stampa negli ultimi giorni, rendono noto che in data 31 dicembre 2021, è stato concluso un accordo vincolante per la cessione dell’intero capitale sociale della U.S. Salernitana 1919 r.l., con conseguente proroga fino al 14 febbraio 2022 del termine per il perfezionamento della alienazione, inizialmente fissato al 31 dicembre 2021; in data 4 gennaio 2022, si è tenuta l’assemblea dei soci della S. Salernitana 1919 S.r.l., che ha deliberato il gradimento, ai sensi dell’art. 2.6 dello Statuto della stessa, dell’ingresso del promissario acquirente nella compagine societaria. A seguito di tale delibera, si sono realizzate tutte le condizioni per procedere alla stipula dell’atto di cessione del capitale sociale della S. Salernitana 1919 S.r.l.”.

Il ritorno a scuola a Benevento, tanti banchi vuoti anche alle Superiori

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Benevento – Tanti banchi vuoti alla ripresa delle lezioni dopo le festività natalizie. Chiuse in Campania per scelta di De Luca le scuole elementari e medie anche nelle superiori sono pochi gli studenti che si sono presentati in aula. Numerose le assenze anche tra il personale docente e non docente: tra malattie, vaccinazioni e tamponi circa il 10% non si è presentato in istituto. 

Particolare la situazione al Liceo Rummo di via Santa Colomba dove era stata annunciata la diserzione in massa degli studenti quale misura di contrasto “fai da te” alla diffusione della variante Omicron: pochi, in effetti, gli studenti presenti e ciò nonostante siano stati installati in tutte le aule dei purificatori d’aria.

Così la dirigente Annamaria Morante: “La situazione è seria, contiamo oggi 63 alunni positivi e 38 in quarantena. Per consentire il rientro in presenza abbiamo fatto un investimento notevole in sicurezza. La didattica a distanza? Ha senso se prevista per tutti, non solo per una parte. In altre regioni italiane, anche con numeri Covid superiori ai nostri, le scuole restano aperte. Noi siamo in zona Bianca e invece dobbiamo chiudere. Non ha senso”.

Abbiamo ascoltato anche il dirigente dell’Istituto Giuseppe Alberti, Giovanni Liccardo che ha detto: “C’è disorientamento e imbarazzo. Noi siamo pronti ad accogliere gli studenti ma ci aspettavamo le numerose assenze”. 

Taburno Camposauro, Scarinzi: “Poca sinergia, Ente che va per i fatti suoi” (VIDEO)

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di Fabio Tarallo e Domenico Russo

Vitulano (Bn) – La seconda tappa dell’inchiesta dedicata all‘Ente Parco Taburno Camposauro. Dopo l’intervista al presidente Caturano, le telecamere di Anteprima24 hanno raccolto l’invito ed è cominciato il tour tra i comuni. C’è da capire quale sia il meccanismo che fa fatica a muoversi nel corretto modo per evitare che l’enorme risorsa a portata di mano non venga sprecata.  

Sono tante le cose fatte dall’Ente, e tante altre sono quelle migliorabili. Un primo dato comprensivo arriva direttamente dalla chiacchierata col sindaco di Vitulano, Raffaele Scarinzi, uno dei più attivi quando si parla di Camposauro, un vero e proprio gioiellino.

Dal discorso col primo cittadino emerge uno scollamento tra le parti, una comunicazione striminzita, un senso di abbandono dei Comuni chiamati alle proprie responsabilità, come è giusto che sia, ma senza un confronto e un contributo fattivo. Ognuno dalla sua parte.

Tanti i temi toccati: dai rifiuti alle iniziative del parco, dagli enti che gestiscono le singole porzioni alla difficoltà di gestire un territorio fatto di tanti comuni. Insomma una serie di criticità sollevate che hanno lo scopo, non di distruggere, ma di apportare i correttivi migliori per fare in modo che il Parco Taburno Camposauro possa rappresentare un fiore all’occhiello del territorio sotto tutti i punti di vista. Cosa che, al momento, non è ancora possibile dire.

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