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Napoli – L’autonomia differenziata è una soluzione che non si è inventato nessuno, esiste in Costituzione. E’ una soluzione sulla quale stiamo lavorando naturalmente con l’obiettivo di creare un valore aggiunto”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, a margine di un incontro a Napoli con il sindaco Gaetano Manfredi nel tour “Facciamo semplice l’Italia”.
Non si fa autonomia differenziata – ha spiegato – per creare un gap tra Regioni virtuose e Regioni meno virtuose o certe aree geografiche del paese rispetto ad altre. C’è una serie di meccanismi che la legge prevede che fanno riferimento alla spesa storica, al fondo di perequazione e che devono garantire che l’applicazione dell’autonomia differenziata non si traduca in un danno per alcuni a vantaggio di altri. Se poi parliamo di contratti integrativi da parte delle singole Regioni, nel dettaglio non ci siamo ancora arrivati. Certamente, è chiaro che parlando di autonomia differenziata si può parlare della possibilità di trovare delle soluzione customizzate, quindi delle soluzioni dedicate per le diverse realtà. Se poi invece si alludeva, dal punto di vista retributivo, alle gabbie salariali, io sono assolutamente contrario alle gabbie salariali. Per me i salari sono definiti dal contratto collettivo nazionale e poi con gli integrativi aziendali ciascuna realtà gestisce le specificità del suo territorio”.

SPID –Lo Spid è una delle realtà di cui dispone oggi il nostro Paese. Tra Spid e Cie, la carta d’identità elettronica, oggi ci sono 34 milioni di italiani che dispongono di uno strumento digitale che consente loro di fare tante operazioni in maniera molto più semplice rispetto al passato. Continueremo ad utilizzarle finché non avremo una formula migliore”. Lo ha detto il ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, a margine dell’incontro a Napoli con il sindaco Gaetano Manfredi nel tour “Facciamo semplice l’Italia”.
Zangrillo ha parlato del “reclutamento delle nuove generazioni che stiamo innovando – ha detto – sugli strumenti concorsuali. Abbiamo avviato a gennaio il portale Inpa che gestisce in maniera digitale le procedure concorsuali, evitando la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, rendendoli quindi più smart, rapidi e trasparenti. L’app di cui stiamo parlando è dedicata al portale della pubblica amministrazione per la gestione delle procedure concorsuali e quindi è uno strumento che consente a chiunque, attraverso gli smartphone, di poter avere un collegamento immediato con il portale di Inpa. Spid e Cia sono due realtà che esistono e che usiamo. Poi io penso che dobbiamo andare verso uno strumento di identità digitale che sia unico e valido non soltanto in Italia ma oltre i confini italiani, in Europa. Questa è l’aspirazione sulla quale dobbiamo lavorare, e ci stiamo lavorando: ci sono delle funzioni dello Stato, l’agenzia Agid, che sta lavorando su questi temi, però finché non abbiamo qualcosa di meglio ci teniamo ben stretti Spid e Cie che sono due realtà che si stanno consolidando”.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – “Abbiamo fatto uno sforzo significativo nel 2022 che ribadiremo nel 2023 perché in questi due anni tra la sostituzione del turnover e le nuove assunzioni andiamo verso 350 mila ingressi nella pubblica amministrazione in due anni, è una sfida enorme”. Lo ha detto il ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, a margine dell’incontro a Napoli con il sindaco Gaetano Manfredi nel tour “Facciamo semplice l’Italia”.
Sicuramente arrivano persone – ha aggiunto Zangrillo – che hanno il potenziale per lavorare nella pa. Quando oggi si entra in una pa, c’è chi arriva già con le competenze che servono per lavorare subito e poi c’è anche un grande lavoro da fare dal punto di vista della formazione dei nuovi ingressi. E’ la stessa cosa che esiste nelle organizzazioni private: un giovane che entra in un’organizzazione privata deve fare un training on the job e deve cercare di acquisire in tempi ragionevoli le competenze per poter essere autonomo”.

Io combatto la narrazione di una pubblica amministrazione che sia diversa dalle altre organizzazioni imprenditoriali del mondo. La Pa può fare esattamente le stesse cose che fanno le altre organizzazioni, quindi non c’è una distinzione tra la pa e tutto il resto”. Lo ha detto il ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, a margine dell’incontro a Napoli con il sindaco Gaetano Manfredi nel tour “Facciamo semplice l’Italia”, rispondendo sulle differenze di retribuzione tra il settore privato e pubblico per i giovani neo assunti: “Noi dobbiamo essere capaci – ha aggiunto – anche prendendo spunto dall’eccellenza del privato, di introdurre nella pa quelle dinamiche che consentono di avere un capitale umano che funzioni”.
Zangrillo, che per 30 anni è stato manager nel privato, sottolinea come “dobbiamo far vedere ai giovani la pa come opportunità di impiego e per attrarli dobbiamo lavorare sul funzionamento della nostra organizzazione, con percorsi che premiano i talenti e siano capaci di garantire una progressione di carriera legata a performance e risultati delle persone. Si tratta di sfide importanti e complesse ma fanno parte dello spirito di ‘Facciamo semplice Italia’, sono cose che vanno fatte non chiusi negli uffici romani ma in giro per il territorio per avviare il dialogo e poter funzionare in modo virtuoso. Io non voglio essere ricordato come ministro dell’ennesima riforma, ma far accadere le cose come ho imparato in azienda”.

MANFREDIOggi parlare del Pnrr ha evidenziato da un punto di vista positivo la grande difficoltà delle amministrazioni, soprattutto dei piccoli Comuni che devono gestire delle complessità e sono sottodimensionati”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi a margine del convegno con il ministro Paolo Zangrillo sul tema “Facciamo semplice l’Italia”.
Questo non riguarda solo il Pnrr – ha aggiunto Manfredi – ma anche la gestione dei servizi per i cittadini, quindi finalmente lo con lo sblocco del turn over e la possibilità di nostri investimenti straordinario sul personale sono molto importanti.
E’ chiaro che ci vogliono risorse perché molti Comuni sono in dissesto o predissesto in tutto il Mezzogiorno. Ma non prendiamo soldi dal ministero, ora la nostra capacità assunzionale, se riusciamo a mantenere i nostri percorsi di risanamento del bilancio ci consente di continuare con il reclutamento. Su alcune cose specifiche sulla sicurezza e sui vigili urbani il trasferimento straordinario fondamentale ci permette di proseguire su reclutamenti”.
Ero molto preoccupato – ha detto – al mio arrivo sulla questione progettuale del Pnrr, sulla partecipazione bandi e il reperimento delle risorse. Quella parte però l’abbiamo scavallata perché se confrontiamo Napoli con Milano e Roma siamo perfettamente in linea come risorse pro capite prese dal Pnrr.
Ora il tema è la realizzazione delle opere non tutte in capo al Comune perché in alcune si occupano della realizzazione Equitalia e altre agenzie governative. Ma sul tema della realizzazione nei Comuni serve personale tecnico e amministrativo”.

FESTA SCUDETTO – “Stiamo ragionando con il calcio Napoli, con il prefetto e il questore per farci trovare pronti.
Deve essere una grande festa per la città ma in sicurezza, bisogna coniugare la giusta emozione e la grande gioia dei napoletani e di chi verrà ma con una gestione in sicurezza. La conquista del possibile scudetto ci fa gioire tantissimo, ma ci preoccupa un po’ perché dobbiamo essere in grado di organizzarla”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a Radio Kiss Kiss parlando della preparazione della festa scudetto. Rispetto alle modalità, Manfredi ha spiegato che non sono state prese ancora decisioni definitive ma “vorremmo avere una festa distribuita su tutta la città. Certo piazza Plebiscito è il simbolo della città, ma Napoli è grande e, insieme alla società Calcio Napoli e alla Prefettura, vorremmo fare in modo di avere più luoghi in cui si possa festeggiare così da avere una partecipazione più corale e distribuita. È una sfida – ha proseguito – ma va nel solco del progetto che abbiamo sempre cercato di realizzare in occasione di momenti particolari: sfruttare i luoghi simbolo che sono importanti ma riuscire anche a diffondere la festa in tutta la città così da garantire massima partecipazione e la possibilità di gestire in sicurezza”.
Rispetto alla possibile partecipazione alla festa di star internazionali, Manfredi ha sottolineato che “Napoli è una città internazionale, ma la festa è dei napoletani e dunque è importante innanzitutto che ci siano tutti gli artisti, le personalità e i talenti del territorio. Sarà un’occasione in cui ognuno potrà dare il proprio contributo”.

CDM CUTROIo il Cdm a Cutro lo avrei fatto se fossi stato premier, perché c’è stata una vicinanza istituzionale. Poi sul resto non faccio commenti. Io nella mia vita non ho mai fatto il karaoke”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi a margine del convegno con il ministro Paolo Zangrillo sul tema “Facciamo semplice l’Italia”, commentando le polemiche sulla festa di Salvini dopo il Cdm di Cutro.
A Cutro – ha detto Manfredi – c’è stata un’enorme tragedia e penso che ci voglia grande rispetto per questa tragedia. Il modo migliore per rispondere credo sia avere degli strumenti di soccorso più efficaci. Alla fine, adesso non sappiamo se per errori o sottovalutazione, se si poteva salvare qualcuno, bisognava salvarlo. Ora sulle opportunità del comportamento dei singoli rientrano nelle valutazioni personali e questi non li giudico. L’Occidente deve essere un luogo in cui rispettando le regole ci deve essere pietà e accoglienza delle persone. Questo purtroppo a Cutro non è avvenuto e mi auguro che sia di lezione.
Mi auguro che di fronte ad un problema epocale ci sia un diverso atteggiamento che sia anche legalitario, nel senso che da un lato dobbiamo accogliere, però dobbiamo evitare che i trafficanti di persone, che lucrano, facciano anche morire le persone”.