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Ancora una volta il Pd usa espressioni che nulla hanno a che fare con la dialettica e la critica politica. Le parole del presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, che parla di un governo “di disturbati mentali” sono gravi, diffamanti, arrivando a tacciare il governo di “delinquenza politica”. Quelle di De Luca sono affermazioni censurabili sotto più profili e volgarmente dirette verso il Governo e un suo ministro in particolare. Chiediamo subito la condanna unanime da parte di tutta la classe politica.
Chissà se anche oggi la Schlein, sempre pronta ad indignarsi a corrente alterna e dalla quale ancora aspettiamo parole di condanna contro i facinorosi di Vicenza, non vedrà, non sentirà e non parlerà di fronte a queste ennesime farneticazioni da parte di un suo collega di partito”. Così in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti.

Pur di attaccare il Governo Meloni, De Luca ora tira in ballo persino le persone che soffrono di disturbi mentali. Ha davvero toccato il fondo. La segretaria del Pd Schlein non ha proprio niente da dire?”. Lo dichiara, in una nota, il deputato Imma Vietri, capogruppo di FdI alla Commissione Affari Sociali e Sanità rispondendo alle dichiarazioni del presidente della Regione Campania. “Siamo di fronte a parole gravi e inaccettabili, soprattutto perché pronunciate da una Istituzione. I suoi insulti sono ormai quotidiani e trasudano sempre maleducazione e assoluta mancanza di rispetto. Ma Fratelli d’Italia – aggiunge Vietri – non si farà certamente intimidire da questo bullismo istituzionale. Il governatore della Campania risponda, per una volta, nel merito al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano rispetto allo sblocco dei Fondi di sviluppo e coesione. Come mai la Regione, che lui guida da più di otto anni, è stata capace di spendere solo 3,5 miliardi sui 9,3 destinati alla Campania, ovvero il 37% delle risorse attribuite per la programmazione 2014-2020? La smetta di gettare fumo negli occhi ai cittadini per cercare di distogliere l’attenzione dai suoi innumerevoli fallimenti e di montare una protesta assolutamente priva di fondamento basata solo su insulti e slogan” conclude Vietri.

Ormai De Luca si esibisce con un repertorio che evoca soltanto la sofferenza umana. Prima l’uso improprio del termine camorra, poi i riferimenti alla lotta armata e ai disturbi mentali. Si tratta di un linguaggio profondamente offensivo e ancor più intollerabile perché utilizzato da un presidente di Regione. Le sue parole suscitano solo ribrezzo, non fanno ridere. Si vergogni, come tutti i campani si stanno vergognando di lui”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.

Preoccupanti e deliranti sono le parole del presidente De Luca che ha invocato la lotta armata sollecitando le organizzazioni sociali e sindacali a mobilitarsi per la manifestazione del 16 febbraio a Roma, per far sentire la voce dei territori, e per battere la delinquenza politica di cui è espressione questo Governo. Siamo di fronte ad espressioni usate da un uomo che ha evidentemente seri problemi e ritengo che sia giunto il tempo per chiederne le dimissioni con effetto immediato e ci aspettiamo dal Pd una posizione dura e ferma nei confronti di chi, pur ricoprendo un ruolo istituzionale, ne ha completamente dimenticato il significato. Se non arriveranno significa che il Pd e’ complice. Le dichiarazioni odierne hanno superato ogni limite e confermano tutta l’arroganza che questo governatore ha avuto ed ha nel mal amministrare una regione come la Campania. Ha più volte dimostrato di vacillare ma con oggi la misura è davvero colma”. Lo ha dichiarato il deputato campano Marco Cerreto, di Fratelli d’Italia.

Il governatore De Luca ha usato parole gravissime contro il governo, parlando addirittura di resistenza e lotta armata. Si tratta di frasi inaccettabili per chi governa una regione importante e colta come la Campania, che non hanno nulla a che fare con la dialettica politica che deve essere fatta di toni aspri ma civili. Più volte il Capo dello Stato ha giustamente esortato partiti e istituzioni alla giusta continenza. De Luca non solo ha denigrato sul piano personale ministri della Repubblica ma ha parlato di cose che devono essere espulse dal dibattito. Il Pd deve prendere le distanze da atteggiamenti di vero e proprio incitamento all’odio che sono inaccettabili e vanno respinte”. Lo afferma il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi.

Il governatore della Campania ormai ha superato il segno. Le sue dichiarazioni contro il Governo Nazionale contengono parole fortemente irresponsabili e addirittura eversive. De Luca è un analfabeta cronico del linguaggio istituzionale. Per la sua lotta politica, finalizzata a coprire i suoi fallimenti, non può permettersi di istigare con versioni di comodo e tendenziose. Non si gioca con le Istituzioni perché non siamo in Unione Sovietica. Prenda atto della senilità della sua occupazione della Presidenza della Regione e lasci il posto per manifesta incapacità”. Lo dichiara il Senatore Antonio Iannone, Commissario Regionale di Fratelli d’Italia in Campania.

In Campania 6 milioni di persone attendono un miglioramento della rete stradale e ferroviaria, un trasporto urbano efficiente, la messa in sicurezza delle infrastrutture, la garanzia della legalità, bonifiche ambientali e interventi su turismo, cultura e sviluppo. Mentre i campani aspettano, il governatore De Luca e il ministro Fitto, con il supporto del ministro Sangiuliano, portano avanti la propria personale campagna elettorale a suon di denunce e battibecchi. E’ inaccettabile il blocco da parte del ministro Fitto dei fondi di sviluppo e coesione destinati al Sud ma è parimenti indecente il teatrino portato avanti da De Luca che in questi anni di certo non ha brillato in merito alla gestione delle risorse 2014-2020. I principali protagonisti di questa sceneggiata mediatica sono gli stessi responsabili dello stato in cui si trova oggi la nostra regione. E’ arrivato il momento di spegnere le telecamere e avviare un confronto, serio e maturo, che porti una soluzione nell’interesse dei campani. Questa è l’unica strada possibile”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello.

Criticare l’attivismo del Governo Meloni su Caivano è lavorare contro la Campania“. Così Massimo Grimaldi, questore al personale del Consiglio regionale della Campania e componente della formazione ‘Moderati e Riformisti’.
Questo Esecutivo, con tutti i ministri ed in particolare con Lollobrigida, Sangiuliano ed il viceministro Cirielli, in queste ultime settimane, sta assicurando – spiega – azioni concrete per i giovani, le famiglie, le stesse imprese”.
“L’isterismo istituzionale di De Luca è segno di stanchezza, di rancore, di consapevolezza degli insuccessi. In Campania è partita una fase nuova. Una stagione è ormai alle spalle” conclude.

Il livello del confronto politico tra il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca ed il governo, è sempre più imbarazzante. Perché di fronte ad affermazioni puntuali, precise e concrete del Governo Meloni e dei suoi ministri, De Luca continua a rispondere utilizzando un lessico offensivo ed inappropriato ad un uomo delle istituzioni”. Lo afferma il deputato Gimmi Cangiano, deputato campano e componente della Commissione Cultura alla Camera.
E dopo lo scontro con il Ministro Fitto – aggiunge – stavolta tocca nuovamente al ministro Sangiuliano essere oggetto delle farneticazioni del Governatore campano. Che ha addirittura definito il Ministro della Cultura “analfabeta di ritorno”, e semplicemente perché Gennaro Sangiuliano ha ribadito quanto incapace sia stato De Luca nel progettare ed investire i Fondi di Sviluppo e Coesione 2014-2020, utilizzandone appena il 37%.
Numeri che impongono una riflessione per la programmazione 2021-2027, che De Luca è stato invitato a pensare in modo intelligente, concreto e coerente con le esigenze del territorio che governa. Nulla più di questo. Purtroppo De Luca ha ormai capito che cavalcando l’onda del suo personaggio distoglie l’attenzione collettiva dai disastri che sta combinando e dei quali i cittadini campani pagheranno per anni le conseguenze. Ma non tema il Governatore: glielo ricorderemo noi – conclude – ogni singolo giorno quanto sta danneggiando una delle Regioni più belle d’Italia”.

Qualcuno fermi Vincenzo De Luca”. E’ l’appello lanciato da Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, che stigmatizza le ultime esternazioni del governatore. “Gli scambi di accuse, anche duri, fanno parte del dibattito politico. Ma qui stiamo andando oltre ogni limite. Non possiamo accettare che un presidente di Regione si rivolga in questo modo al Governo nazionale. Termini, espressioni e toni utilizzati da De Luca sono gravissimi. Incitamenti ai limiti dell’eversivo e forse oltre. Quando si fa accenno alla lotta armata per giustificare una sollevazione popolare significa che gli argomenti sono finiti ed è ora di darsi una calmata. Un governatore che afferma, testuali parole, di essere impegnato in una guerra contro l’esecutivo, non dimostra solo manie di protagonismo, ma di aver perso il controllo”.

Tommasetti esprime la sua solidarietà “ai Ministri e componenti del Governo che, ormai ogni giorno, diventano bersaglio di invettive deliranti, per non parlare delle offese vere e proprie. Conosciamo bene il personaggio De Luca e siamo abituati a vedergli addossare ad altri i suoi fallimenti. Ma è arrivato il momento di dire basta. Siamo convinti che una svolta la daranno gli elettori nelle urne ma la Campania non può permettersi certe figure. Non è questa l’immagine che bisogna dare al Paese”.

Il consigliere regionale aggiunge una constatazione: “Sono sorpreso dalla mancata reazione del partito di De Luca che dovrebbe invocare il rispetto delle istituzioni e invece resta in silenzio. Evidentemente si applica la regola dei due pesi e due misure”.