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Avete il privilegio di avere una classe dirigente nazionale di ‘altissimo livello’, improbabile e in qualche caso con analfabeti di ritorno e anche di andata. L’anno prossimo il Centro Nord andrà avanti di un altro 0,8 per cento, il Sud andrà indietro di un altro 0,4 per cento. Abbiamo classi dirigenti che non sono simili a quelle che ha avuto la Germania quando dopo la caduta del Muro di Berlino si è trovata di fronte al problema dell’unità tedesca”. Questa l’analisi del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, espressa parlando agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, in occasione della presentazione del Master di II livello in Scenografia per il Cinema e Costume per il Cinema sostenuto dalla Regione in collaborazione con Netflix e la Rai.

“Quella classe dirigente – ha spiegato – ha deciso di unire il Paese e in 30 anni lo ha unificato sul piano socio-economico. Noi in Italia da un secolo e mezzo parliamo di questione meridionale e l’anno prossimo il divario aumenterà. Almeno in questo campo, quella cultura, noi reggeremo – non sul piano degli investimenti molto limitati rispetto ad altre aree del Paese – ma abbiano voluto perlomeno non perdere l’anima, non perdere la cultura, non perdere questo elemento di umanesimo e di civiltà che caratterizza Napoli e il Sud” ha affermato riferendosi più in generale all’azione dell’ente per la cultura. “Questa è la terra del teatro, del cinema così come la terra nella quale la povertà e la sofferenza non sono concetti letterari ma esperienze di vita. Vi offriamo – ha detto rivolto ai giovani universitari – una bella e straordinaria occasione di formazione; facciamo come Regione uno sforzo economico. Vedervi in tanti oggi mi convince che abbiamo fatto bene a fare questo investimento”.