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Che investire in Bitcoin in un periodo di costante minaccia inflazionistica sui rendimenti possa risultare una buona idea, è un concetto noto oramai a tanti. Ma non è tutto oro quel che luccica, ed è opportuno considerare alcuni rischi, primo su tutti l’alta volatilità che in realtà caratterizza quasi tutte le criptovalute in circolazione.

Investire in Bitcoin e volatilità: il rischio maggiore

Abbiamo detto che uno dei rischi maggiori di un investimento in Bitcoin risiede nell’alta volatilità della criptovaluta. Nel corso degli anni infatti, le quotazioni sono state oggetto di repentini saliscendi. I più lungimiranti, o semplicemente i più fortunati, grazie a questo fattore hanno conseguito profitti importanti. Molti altri però, hanno realizzato perdite altrettanto consistenti.

Tutto questo senza considerare coloro che non hanno scelto broker affidabili per le loro operazioni, e che per questo motivo sono stati protagonisti di truffe online. Questo tra l’altro è uno dei motivi per cui scegliere solamente piattaforme sicure e certificate. Ad ogni modo, per comprendere quanto siano state brusche le variazioni di prezzo, basti pensare che nel 2013 il Bitcoin valeva 1.000 dollari.

Come ricorda anche il sito di trading ufficiale Bitcoin Prime, è solamente quattro anni più tardi che la quotazione ha toccato quota 20.000 dollari, fino a crollare all’inizio del 2020 con un prezzo di circa 4.000 dollari. A distanza di breve tempo però, la quotazione è tornata a salire, e nei primi mesi di questo 2021 è stato abbattuto il tetto dei 50.000 dollari con un record di 58.000 dollari. Ma a preoccupare gli investitori però, non troviamo solamente la forte volatilità del Bitcoin.

 

Bitcoin e pagamenti: la grande preoccupazione

Come anticipato, non è solamente l’alta volatilità tipica del Bitcoin e delle criptovalute in generale a preoccupare gli investitori, anche se questa caratteristica potrebbe essere sfruttata per realizzare un profitto grazie a sistemi di trading automatico come Bitcoin Billionaire. Anche la scarsa fiducia delle istituzioni e delle organizzazioni nella moneta digitale in generale costituisce un elemento di rischio.

Questo conduce direttamente ad un ritardo nell’accettazione del Bitcoin come metodo di pagamento, finalità per cui in realtà la cripto è stata ideata in origine. A dire il vero proprio di recente una certa apertura è stata mostrata da due grandi colossi internazionali, ovvero MasterCard e Paypal, ma il cammino è ancora lungo e accidentato. L’elenco dei rischi da considerare per un investimento in Bitcoin potrebbe purtroppo proseguire a lungo.

Uno di questi rischi che però non è possibile sottovalutare è quello legato alla sicurezza, soprattutto in merito alla conservazione delle risorse digitali. Smarrire una password infatti, può accadere a chiunque in qualsiasi momento, e una situazione di questo tipo conduce direttamente alla perdita del capitale investito. Lo stesso discorso tra l’altro, è valido anche per i pericoli legati all’hackeraggio.