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Se non è l’ultima chiamata poco ci manca. Il Sassuolo che anticipa domani sera a Salerno, è obbligato a fare risultato pieno per provare a risalire quella classifica che vede i neroverdi inchiodati al penultimo posto. Ad un sola lunghezza da Empoli e Frosinone che stanno un gradino più alto. Quindi situazione non compromessa ma comunque difficile, alla luce della mancanza di Berardi, l’unico del Sassuolo a fare la differenza. Ballardini ha cercato la soluzione per sostituire un giocatore più importante, mantenendo la difesa a quattro, ma cambiando qualcosa sul fronte offensivo. “È una partita importante, certamente non decisiva – ha detto oggi il mister alla vigilia della sfida – Da quando siamo arrivati a Sassuolo abbiamo fatto 4 punti in 4 partite – 1 vittoria, 1 pari e 2 ko a Verona e Roma – e più o meno è quello che abbiamo meritato. Ma da qui in avanti dovremo fare ancora meglio. La definirei una gara importante ma non decisiva. Pensiamo alla partita, a chi andiamo ad affrontare, ovvero una squadra molto pericolosa che, giustamente davanti ai propri tifosi, vuole fare bene. Sono ragazzi seri, che ci tengono, ed è giusto così”.

Il Sassuolo, che ha perso le ultime sette trasferte, andrà a caccia di quel successo esterno del manca da Empoli (4-3 lo scorso 26 novembre) prima di due confronti casalinghi consecutivi con Milan e Lecce “Mi piacerebbe vedere un Sassuolo concentrato, forte, chiaro, attento, solido, compatto in fase difensiva, molto dentro la partita sempre – ha aggiunto Ballardini – , questo è quello che vogliamo accada, poi non sempre succede. Prima del nostro arrivo il Sassuolo in 11 partite aveva fatto 4 punti. Possiamo pensare di essere sulla strada giusta”. Oltre a Berardi non sarà convocato il solo Pedersen. Tutti disponibili gli altri.