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Salerno – L.B. accusato con L.A. di violenze sessuali ai danni di adolescenti di Cetara, fa i nomi di altre persone che avrebbero partecipato in qualche modo agli abusi. Intanto lunedì il sindaco del Comune costiero sarà ascoltato dal magistrato titolare dell’inchiesta. Un’indagine aperta a seguito della denuncia di uno dei parenti dei ragazzini coinvolti. E’ rimasto invece in silenzio dinanzi al Gip che lo ha ascoltato nella casa circondariale di Fuorni L.A. il 57enne arrestato martedì scorso insieme con L.B. di 37anni.
Le indagini al momento sono tutt’altro che concluse. Infatti sembra che lo scenario delle violenze, avvenute negli spogliatoi del campo di calcio di Cetara, potrebbe essere ben diverso da quello venuto fuori fino ad oggi. Non è da escludere che in molti sapevano ed hanno taciuto. Gli arresti sono stati effettuati su ordine di custodia emessa dal gip del tribunale di Salerno Stefano Berni Canani su richiesta del sostituto procuratore Elena Cosentino.
I due sono stati assiscurati alla giustizia dopo una laboriosa attività investigativa portata avanti per diverso tempo dai militari dell’Arma. A rivolgersi alla magistratura è stato lo zio di uno dei ragazzini, tutti con un’età compresa tra i 13 ed i 14 anni, coinvolti nello strano ‘gioco’ dove in palio vi erano ogni volta venti euro. Prima dell’arresto il 57enne ha rischiato anche una sonora lezione da parte dell’uomo che ha scoperto quanto accadeva all’interno degli spogliatoi del campo di calcetto della cittadina costiera.
Sono stati alcuni video che circolavano attraverso alcune app di messaggistica e pare anche su qualche social a far scoprire il tutto. Non appena lo zio dell’adolescente ha visionato il filmato ha cercato di verificare l’autenticità di quanto riportavano quei frame.