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Eboli (Sa)- Camere ad alto isolamento inagibili, mascherine e disinfettanti insufficienti per il personale sanitario e infermieristico. È la drammatica situazione denunciata dall’organizzazione sindacale Fials, circa i problemi che quotidianamente sono costretti ad affrontare medici, infermieri, tecnici e personale sanitario, del reparto malattie infettive dell’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli, alle prese in queste settimane, con l’emergenza sanitaria del coronavirus.

Criticità finite all’interno di una missiva indirizzata tra gli altri, al direttore generale dell’Asl, Mario Iervolino, e al direttore sanitario dell’ospedale di Eboli, Mario Minervini, che porta la firma dei sindacalisti della Fials, Mirko Marzullo, Salvatore Di Candia, Alfonso Napoletano, Carimando Saverio e Mario Marmo.
Carenza di presidi sanitari ma anche due camere a pressione negativa ad alto isolamento che al reparto di malattie infettive del nosocomio ebolitano non funzionano dal 2009 a causa di un guasto alle porte che le ha rese inagibili. Si tratta infatti, di camere attrezzate per il ricovero di malati gravemente contagiosi, presenti in Campania, solo all’ospedale di Eboli e all’ospedale Cotugno di Napoli.

“Rendere agibile quest’area-scrive la Fials- è considerato elemento imprescindibile nel Protocollo operativo della Giunta Regionale Campania e nella Circolare del Ministero della Salute emanate in data 22 Febbraio, circa la gestione dell’emergenza sanitaria del Coronavirus”.
Poi, la denuncia della situazione di precarietà e di poca sicurezza in cui gli operatori sanitari sono costretti a lavorare.
“Riceviamo quotidianamente numerose segnalazioni da parte di operatori medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici di radiologia e laboratori di analisi che preoccupati per l’emergenza sanitaria Coronavirus, sono ancora sprovvisti di mascherine, di disinfettanti oltre alla confusione di pianificazione delle attività di emergenza in caso di nuovo riscontro di contagio-spiegano. – Sebbene la circolare del Ministero della Salute chiarisca che gli operatori sanitari debbano essere dotati di idonei dispositivi di protezione individuale-fanno sapere-oggi registriamo evidenti carenze di mascherine modd.ffp2 e ffp3 in ospedale. Tali dispositivi, laddove disponibili-aggiungano- risultano essere insufficienti numericamente, considerando che le mascherine ffp2 e ffp3 non hanno durata plurigiornaliera”.
Criticità ma anche la proposta di maggiore sicurezza per gli operatori sanitari da parte della Fials che chiede alla direzione sanitaria, l’istallazione fuori dal pronto soccorso, di un’area pre-triage con container o tende, per gestire i casi di sospetti coronavirus”.