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Palomonte (Sa) – “Riqualificazione della programmazione del Piano di Zona, stabilizzazione dei lavoratori e miglioramento nella qualità dei servizi sociali sul territorio”.
Riassume così, la sfida che dovrà affrontare in tema di servizi sociali erogati alla collettività, nel ruolo di capo dell’Ente che guida da poche ore, il neo-direttore generale del Consorzio Sociale Agorà S10, Giovanni Russo.
Ebolitano, esperto di servizi sociali e impegnato in numerose attività sociali, Russo vanta un lungo curriculum professionale come ex dirigente e progettista nei piani di zona di Eboli, Sapri, Scafati. Battipaglia e ora, anche dell’azienda pubblica speciale consortile di Palomonte.
Costituito a maggio scorso, il consorzio Agorà S10 comprende tutti i comuni dell’ex Piano di Zona come Buccino, Castelnuovo di Conza, Colliano, Laviano, Ricigliano, Santomenna, San Gregorio Magno, Romagnano al Monte, Valva e Palomonte (quest’ultimo Ente capofila).
Vincitore del concorso pubblico indetto qualche mese fa dal Comune di Palomonte per la nomina della figura dirigenziale a capo dell’azienda consortile, Russo è già a lavoro per dare avvio alle attività che il Consorzio dovrà intraprendere sul territorio.
Siamo nella fase dell’attivazione degli atti propedeutici dell’avvio del consorzio-spiega il neo direttore generale che illustra gli atti urgenti da predisporre- il bilancio, il contratto di servizio, il programma triennale delle attività, il piano di assunzioni e il fabbisogno del personale che la vecchia forma giuridica e cioè il piano di zona, deve attivare e proporre al consorzio che, a sua volta, dovrà approvare per avviare le attività”.
Atti burocratici e amministrativi importanti dunque, che il dirigente Russo punta a risolvere entro qualche settimana -“ci vorranno alcune settimane-aggiunge- affinché tutto l’iter consenta al consorzio di entrare in funzione”.
Ma il nodo più importante da sciogliere per il neo-dirigente è quello legato alla stabilizzazione di nove lavoratori , dipendenti dell’Ente, specializzati nell’erogazione dei servizi pubblici sociali professionali sul territorio. Lavoratori (tra cui progettista, sociologo, assistenti sociali, ecc.) assunti in proroga dal Piano di Zona, il cui contratto di lavoro è scaduto il 31 dicembre e che dal primo gennaio si trovano a casa, senza contratto ed in attesa della stabilizzazione.
Mancato rinnovo dei nove contratti dunque, che ha determinato la conseguente interruzione dei servizi sociali professionali nei dieci comuni del cratere salernitano, creando gravi disagi alle famiglie. Interruzione dei servizi pubblici sociali professionali che è finita al centro di un’interrogazione in consiglio regionale su iniziativa del consigliere regionale del M5S, Michele Cammarano, in alcune interrogazioni ai sindaci e in una missiva al Prefetto di Salerno indirizzata dal consigliere comunale ex vicesindaco di Ricigliano, Carmine Malpede.
Disagi questi, che si ripercuotono anche sul Consorzio stesso, come spiega il dirigente- “In questo momento-racconta Russo-mi trovo da solo e senza lavoratori in sede. Il Cda del Consorzio-annuncia-ha già convocato i sindacati per trovare tutti insieme una soluzione adeguata al caso, per riassumere i lavoratori e assicurare la continuazione dei servizi professionali, fondamentali per l’Ente e per il territorio. Il mio obbiettivo-conclude Russo- è garantire, in tempi rapidi, l’erogazione di servizi sociali efficienti e qualitativamente migliori, partendo da una riqualificazione della programmazione triennale del Piano di Zona”.
Efficienza nei servizi insomma, ma anche rapidità nelle procedure burocratiche e una maggiore attenzione alle fasce deboli della società e ai bisogni del territorio, attraverso una programmazione mirata a cui il dirigente sta lavorando per realizzare gli obiettivi dell’azienda consortile e salvare i posti di lavoro dei dipendenti dell’Ente.