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Salerno – Risultati choc emergono dalle autopsie effettuate sul corpo delle altre giovani immigrate morte nel corso della traversata per raggiungere l’Italia. Se le 6 salme esaminate nella giornata di mercoledì non mostravano segni di violenza e sembrava accreditarsi ancora di più l’ipotesi dell’annegamento, i risultati di ieri mostrano il terribile volto dell’essere umano. Tra le 26 vittime c’era anche una ragazza incinta. Il professore Antonello Crisci, col suo pool di medici legali che vede figurare anche l’odontoiatra forense Emilio Nuzzolese di Bari, quale ausiliario tecnico per accertamenti di natura odontologico-forense che attraverso attrezzatura portatile può determinare l’età e compilare così la modulistica post mortem Interpol, ha concluso altre sei autopsie, arrivando così ad esaminare 12 corpi. Due di queste giovani vittime, nella giornata di ieri, sono state riconosciute: una dal marito che viaggiava con lei e una dal fratello.

Sui corpi esaminati non vi sono tracce di violenze sessuali ma ci sono vecchie tracce di frustate e bruciature. Alcune erano addirittura state infibulate in tenera età, quindi di religione non cattolica. Il professor Crisci, coordinatore della squadra di medici legali, ha reso nota la tragica situazione e il dramma di queste giovani vittime: “Mi vergogno di essere italiano e nel 2017 dover assistere a situazioni da medioevo. Sono 41 anni che svolgo questo lavoro ma non mi era mai capitato di vivere questo incubo. Queste ragazze vivevano una situazione terribile. Io sono legato al segreto istruttorio e quindi, ovviamente, non posso dire nulla. Faccio solo una considerazione generale su quanto accaduto: non è possibile che episodi del genere ancora accadano al giorno d’oggi. Al cimitero abbiamo 26 donne morte, molti altri corpi – di uomini e donne – si trovano in fondo al mare. Voglio complimentarmi con il direttore del cimitero e con gli operai che ci stanno dando una grande mano. Non ci aspettavamo di dover accogliere 26 salme. Non era facile da gestirle. Stiamo utilizzando anche un camion refrigerato datoci dai vigili del fuoco”, ha dichiarato Crisci. Intanto, in attesa della proclamazione del lutto cittadino che avverrà il giorno dei funerali in data ancora da destinarsi (in quanto si attende il termine degli esami autoptici), la città di Salerno intende omaggiare la memoria delle ventisei giovani vittime. Nel giorno del rito funebre, infatti, si terrà una iniziativa simbolica con lo spegnimento delle Luci per mezz’ora.