- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Eboli (Sa) – È stata ascoltata in aula “a porte chiuse” dal giudice Giuseppe Squillaci della prima sezione penale del Tribunale di Salerno, la minore che lo scorso anno fece finire a processo il padre 50enne, quest’ultimo accusato del reato di abuso dei mezzi di correzione e disciplina con lesioni personali e aggravate nei confronti della figlia.
L’episodio è avvenuto all’interno di una casa di proprietà di una famiglia della Piana del Sele sita ad Eboli.
A finire a processo un uomo di 50 anni di Eboli, accusato di aver abusato dei mezzi di correzione e disciplina nei confronti della figlia minore.
L’uomo, difeso dall’avvocato cassazionista Pietro Fasano, è accusato, secondo la Procura della Repubblica di Salerno, di aver abusato dei mezzi di correzione e disciplina nei confronti della figlioletta che gli era stata affidata per ragioni di educazione e cura, con vigilanza e custodia. Durante la custodia della figlia, il padre gli avrebbe provocato una contusione del polso a seguito di uno strattonamento della giovane che la costrinse a nascondersi nel bagno di casa.
Accuse pesanti quelle della minore che, accompagnata dalla madre si recò dai carabinieri per denunciare il padre e che portano i giudici a rinviare a giudizio l’uomo che ora è finito a processo.
L’udienza che si è tenuta nelle scorse ore nella prima sezione penale ha visto la minore essere interrogata dal giudice su quanto avvenuto nell’abitazione di famiglia e sul comportamento del padre, mentre l’udienza di discussione è stata fissata dal tribunale a dicembre.