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Buccino (Sa)- Il Comune negò, bloccandolo temporaneamente in attesa della sentenza del Consiglio di Stato, il permesso a costruire alla società di rifiuti nella zona industriale, la Buoneco perde il ricorso davanti al Tar ma arriva anche il no del Tar alle fonderie Pisano per il provvedimento di divieto di esecuzione dei lavori in area Asi dal Comune ma è attesa per il Consiglio di Stato.

‹‹Rigettato›› così, con questa motivazione, i giudici del Tribunale amministrativo regionale della Campania -sezione staccata di Salerno, Nicola Durante, Olindo di Popolo, e Laura Zoppo, hanno bocciato e respinto il ricorso presentato dalla società di rifiuti sarnese, Buoneco srl, contro il Comune di Buccino, per l’annullamento degli atti inerenti il silenzio sull’istanza volta alla realizzazione di un impianto di trattamento aerobico di rifiuti a matrice organica di 113mila tonnellate da localizzarsi nella zona industriale di Buccino e il provvedimento a firma del sindaco e del responsabile dell’Utc del Comune di Buccino di rigetto del permesso a costruire depositati dalla società presso gli uffici di Palazzo di Città.
Una querelle burocratica e giudiziaria quella che interessa la zona industriale del comune di Buccino che va avanti dal 2018 da quando, il Comune di Buccino, alzò le barricate con una variante al Piano Urbanistico Comunale, alla realizzazione di due opifici industriali, quello della società Buoneco srl di realizzazione di un maxi impianto aerobico di trattamento rifiuti a matrice organica di 113mila tonnellate da collocarsi nel lotto industriale n.18 e quello della società Fonderie Pisano di Salerno per la realizzazione di una moderna acciaieria nell’ex industria Metalli e Derivati nel lotto n.22, entrambe le industrie da realizzarsi nell’area industriale di Buccino.

Una battaglia con atti, pareri di contrarietà ma soprattutto ricorsi delle società prima contro la variante al Puc adottata da Palazzo di Città che nel 2018 trasformò l’area industriale di Buccino in distretto industriale agroalimentare e artigianale e successivamente, contro tutti gli atti comunali che ne hanno tentato di limitare, impedire e ritardare l’insediamento degli opifici industriali.

L’ultimo ricorso dell’azienda di rifiuti è stato fatto ancora una volta contro il Comune di Buccino difeso dall’avvocato Raffaele Falce da parte della società Buoneco difesa dall’avvocato Marcello Fortunato che aveva impugnato gli atti di contrarietà di Palazzo di Città, nonostante la stessa azienda aveva ottenuto il parere favorevole del settore ambiente della Regione Campania e quello favorevole della Soprintendenza, chiedendone l’annullamento ma ottenendo invece dai giudici, il respingimento.
Ricorso improcedibile per i giudici del Tar anche quello proposto nei giorni scorsi dalla società Fonderie Pisano assistita dall’avvocato Lorenzo Lentini contro il Comune di Buccino difeso dall’avvocato Pasquale Cristiano, nei confronti del Consorzio Asi, per il provvedimento di divieto di esecuzione dei lavori nel lotto da parte di Palazzo di Città. Ricorso bocciato quindi, anche per i Pisano dal Tar.

Intanto è attesa per la sentenza davanti ai giudici del Consiglio di Stato che dovrà stabilire se la variante al Puc adottata dal Comune di Buccino di Buccino nel 2018 è o meno legittima, decretando l’ultima parola sull’insediamento dei due opifici fonderie e rifiuti e sul futuro del settore industriale nella valle del cratere salernitano.