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Avellino – “Chiedo scusa ai miei genitori e alla famiglia Gioia per quello che ho fatto, spero che un giorno qualcuno possa perdonarmi”. Così in una lettera, Giovanni Limata. Un messaggio che non si discosta dalle parole della sue ex fidanza, Elena figlia di Aldo ucciso nell’aprile del 2021. La missiva è stata consegnata dal ragazzo durante la scorsa udienza, ai giudici della corte d’assise del tribunale di Avellino.

Nei giorni scorsi i giudici hanno ascoltato la ragazza, Giovanni preferì rimanendo in silenzio, limitandosi a scrivere i suoi pensieri all’interno di una lettera, arrivata ora tra le mani anche dei suoi avvocati, Fabio Russo e Kalpana Marro, anche loro lasciati all’oscuro di tutto dal loro assistito. “Se avessi seguito i loro insegnamenti non mi sarei ridotto così”, il chiaro riferimento va alla sua famiglia. Il ragazzo di Cervinara spiega  di essere stato spinto a quel folle gesto da un istinto difensivo nei confronti di Elena, quasi costretto a farlo dato che la ragazza lamentava dei continui maltrattamenti che diceva di subire in famiglia.