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Avellino – Da cinque giorni Montevergine continua a bruciare. Da ogni parte si guardi, fiamme e fumo sul Monte Partenio. In azione tre elicotteri, tra i quali anche “Orso Bruno“, un velivolo speciale della Protezione Civile nazionale, in grado di trasportare 8mila litri di acqua, tanto quanto un Canadair. Si lavora soprattutto sul versante occidentale della montagna proprio dove sorge il santuario dedicato a Mamma Schivona, fondato più di un secolo fa da San Guglielmo da Vercelli. Al lavoro un centinaio di uomini tra Vigili del Fuoco, compresi quelli in congedo, Genio Civile, forestali della Comunità Montana e molti volontari accorsi sempre più numerosi in queste ore.
Ieri notte ci sono stati dei sopralluoghi lungo la statale per spegnere fiamme residue ai margini della carreggiata: la strada potrebbe essere di nuovo percorribile nelle prossime ore. Ma la Funicolare resta ferma. Intanto si cerca di capire quale sia stata la causa degli incendi. Dai primi elementi raccolti non sembrano esserci dubbi sulla natura dolosa dei roghi. Infatti, i tecnici del Genio Civile avrebbero rinvenuto due inneschi, consegnati ai Carabinieri, che potrebbero essere stati utilizzati dai piromani.