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( Servizi raccolti e realizzati da Simona De Cunzo e Antonio Tedeschi)

E’ la prima conferenza stampa ufficiale di Antonio Gengaro da candidato sindaco del “campo Largo”, ed è la prima volta che, almeno tra il pubblico, si vedono anche pezzi del PD, partito principale della coalizione ma, nella sua area di maggioranza, sin dal principio contrario alla modalità che hanno portato alla candidatura a sindaco del riferimento dell’area Schlein e tra i principali promotori dell’Associazione Controvento.

Ed infatti al fianco dell’aspirante sindaco sono seduti l’amico Generoso Picone, poi Nando Picariello, consigliere comunale uscente del Movimento 5 Stelle, e per i dem Gerardo Capodilupo. Tra il pubblico solo i consiglieri dem uscenti Ettore Iacovacci e sul finale Luca Cipriano.

Un appunamento con la stampa convocato nel Comitato elettorale di Piazza Libertà ( ancora non ufficialmente inaugurato) a poche ore dall’arresto dell’ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa.

Gli ultimi effetti prodotti dall’inchiesta giudiziaria in corso di svolgimento sul Comune di Avellino pongono ulteriormente la città in una condizione di emergenza civile, morale e politica”, la premessa di Gengaro per convocare per la prima volta la stampa da candidato sindaco.

“I miei avversari sono i problemi di Avellino- ci tiene a dire Gengaro- non altri. Sono in campo per servire la città, per risollevarla, per stare al fianco dei giovani, per creare opporunità di lavoro ma senza favoritismi. Per organizzare eventi, ma seguendo i crismi della legalità e della trasparenza. Occorre rigore morale, quello che purtroppo non c’è stato in questi anni. Noi siamo un’altra cosa”.

E’ chiaro che per Gengaro quanto accaduto, per quanto ancora in corso di indagine, “non può assolvere tutti i pezzi della maggioranza di Festa che in questi anni non hanno proferito una parola. Io combatterò quei pezzi, non consentirò che si insinuinino tra noi. E in questo senso il forte appello è rivolto anche al mio partito, al Pd”, facendo indirettamente riferimento ai problemi interni pregressi.

Allo stato delle cose, scontata l’uscita di scena di Festa alle prossime amministrative, la coalizione di centrosinistra per quanto sembri rinfrancata da quanto accaduto, secondo il candidato sindaco non è ancora favorita alla vittoria finale. “Ora abbiamo un altro nemico da combattere, ed è il centrodestra e coloro che, anche all’interno della maggioranza di Festa, può scivolare verso quel mondo”.