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“Abuso d’ufficio? E’ il reato più abusato della storia d’Italia”. Così l’avvocato Raffaele Scarinzi, dal 2012 sindaco di Vitulano ed esponente storico del Partito Democratico commenta l’abuso d’ufficio di cui si discute a livello governativo e di cui si ritiene “vittima”. “Nel maggio del 2020 – dice Scarinzi – apprendo dai giornali di essere indagato per due abusi di ufficio e che è stata richiesta nei miei confronti, e per fortuna negata dal Gip, la misura del divieto di dimora. Il PM impugna e il Tribunale del Riesame (presidente Alfonso Sabella), esclude categoricamente le ipotesi di abuso perché frutto di una interpretazione obiettivamente errata delle disposizioni regolamentari in materia. Ritiene inoltre dimostrato da parte del sindaco ‘di essersi impegnato al fine di dotare il comune da lui amministrato di un depuratore a norma di legge e di aver agito solo nell’interesse della collettività’.

Giugno del 2022, sulla base di un esposto anonimo recepito e subito asseverato dai forestali, che segnala l’esistenza di ben 2 abusi di ufficio del sindaco in relazione alla costruzione nel 2018 di una piccola struttura in legno da parte di un privato, il PM ravvisa l’esistenza solo di un reato edilizio e dispone il sequestro del manufatto, annullato dal Riesame. Naturale l’archiviazione. Nella primavera del 2023, cambiato il PM, viene invece presentata una nuova richiesta di sequestro ipotizzando nuovamente gli abusi di ufficio. Il Gip la rigetta per totale infondatezza anche sotto il profilo del fumus. Il PM impugna e il Riesame ribadisce l’insussistenza dei reati. Ieri la notifica della conclusione delle indagini dove risultano ancora contestati gli abusi di ufficio”. “E allora – conclude il primo cittadino – i sindaci sono inesorabilmente schiacciati tra le necessità dei cittadini e gli abusi dell’abuso d’ufficio, sempre impuniti, da parte di cacciatori di streghe in cerca di notorietà o di soggetti semplicemente interessati alla loro eliminazione politica”.