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Sit in di protesta in via Mommsen di Benevento davanti alla sede dell’Acer (ex Iacp) da parte degli aventi diritto all’assegnazione di alloggi di edilizia popolare in contrada Capodimonte.
La protesta nasce dal fatto che in prossimità del 24 giugno, data in cui era stata assicurata da parte dell’Amministrazione comunale e dell’ente regionale, la consegna delle chiavi dei 52 alloggi, in realtà nulla si sarebbe concretizzato, in particolare non c’è stata alcuna convocazione.
Il Sunia, presente questa mattina al sit in, ha chiesto l’intervento del Prefetto per sollecitare la convocazione di un Tavolo di confronto con l’Amministrazione comunale e stabilire un cronoprogramma.
Nelle scorse ore, l’assessore comunale all’urbanistica Molly Chiusolo, aveva comunicato che l’ultimo passaggio prima della definitiva assegnazione degli alloggi, ovvero la procedura dell’esproprio dei suoli da parte dell’Acer ai fini dell’accatastamento, era stato spostato di pochi giorni, fissato per lunedì prossimo e assicurando, comunque, che nulla era pregiudicato per gli assegnatari. La comunicazione però non ha evidentemente tranquillizzato quanti aspirano all’alloggio. 
Paolo  Iorio del Sunia ha sottolineato: “Seppur le case siano state assegnate lo scorso anno, gli aventi diritto ancora non hanno preso possesso dell’abitazione. Gli assegnatari temono che gli abusivi possano intrufolarsi e occupare. Le abitazioni sono pronte, noi pretendiamo che le istituzioni, con la mediazione del Prefetto, risolvano quanto prima il tutto permettendo così agli assegnatari di avere finalmente la loro casa”.
Una delle manifestanti, Annarita Impronta, ha attaccato: “Vogliamo certezze, vogliamo sapere quando ci sarà la consegna degli appartamenti. Doveva esserci tra il 20 e il 24 giugno, temiamo che ci sarà un altro rinvio. Sono dieci anni che vivo in una scuola e ai miei figli non so più che scusa inventare quando mi chiedono della nostra casa”.
Gino Tassella, uno degli altri assegnatari, ha detto: “Pretendiamo chiarezza da parte delle istituzioni. La data della consegna delle chiavi viene puntualmente rimandata. Ci sono tante famiglie che rischiano sul serio di restare in mezzo alla strada”.