- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – La discussione è chiusa ancor prima che possa iniziare. Con quei tre in mezzo al campo il Benevento è in una botte di ferro. Non occorre nemmeno che venga tracciato un identikit. Tecnica, furore agonistico e capacità di lettura parlano per loro. Hetemaj, Schiattarella e Viola hanno stretto il campionato nella loro morsa e torneranno a cooperare dopo un turno di riposo. La squalifica del regista partenopeo aveva costretto Inzaghi a cambiare parzialmente registro contro il Pordenone, ma per domani i dubbi sono pressoché nulli. Del resto l’emergenza e la prospettiva di riservarsi qualche carta da lanciare sul tavolo a partita in corso (leggasi Improta), agevolano non poco la lettura delle possibili scelte da mettere in campo.

Quando i ‘magnifici tre‘ hanno giocato insieme dal primo minuto, il Benevento ha ottenuto risultati ai limiti della perfezione. Otto partite, sette vittorie e un solo pareggio, quello maturato nel derby del Vigorito contro la Salernitana. Il debutto – da applausi – risale alla gara interna con il Crotone dello scorso 23 novembre, quando SuperPippo decise di portare a compimento a quelle che fino ad allora erano state semplici sperimentazioni. L’albero di Natale avrebbe da lì in avanti caratterizzato il cammino radioso di una Strega sempre più lanciata verso la promozione in serie A. Non un’alternativa, ma la naturale evoluzione del 4-4-2 di inizio stagione. 

Caratteristiche complementari, distanze giuste e rifornimenti costanti ai trequartisti sono alla base di un successo riconosciuto a ogni latitudine. Anche da Boscaglia, che alla vigilia del confronto diretto si è unito alla serie di complimenti giunti idealmente all’indirizzo di via Santa Colomba. La sua Virtus Entella, alle prese con qualche problema in difesa (Chiosa e Poli in dubbio, probabile lo spostamento di Coppolaro al centro), evidenzia molteplici miglioramenti proprio nel settore di centrocampo. Se Settembrini è in crescita costante dopo il grave infortunio della scorsa stagione, e Paolucci è un punto fermo in cabina di regia, nel ruolo di mezzala sinistra l’ex allenatore del Novara ha alternato Mazzitelli e Dezi (schierato trequartista contro il Pescara), giocatori che solo qualche mese fa erano in odore di serie A con le maglie di Sassuolo e Parma.

Al vasto ventaglio di scelte a disposizione, corrispondono la freschezza e l’ambizione di elementi in cerca di rilancio, ognuno per ragioni differenti. E’ con loro che la mediana giallorossa dovrà confrontarsi per superare un’altra missione e un altro record. In caso di vittoria, la Strega opererebbe un sorpasso nella sua corsa contro il passato. Non è mai successo, in una B a 20 squadre, che la capolista abbia toccato quota 60 alla venticinquesima giornata. Neanche il leggendario Ascoli ’77/’78, nella conversione dei punti (all’epoca la vittoria ne valeva 2), arrivò a tanto. Inzaghi ne avrà certamente preso nota.