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Casalduni (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del gruppo consiliare di minoranza del Comune di Casalduni

“Il gruppo consiliare di minoranza,  formato da Raimondo Mazzarelli, Consuelo Basile e Vittoria Guerrera, nella giornata di ieri, ha provveduto ad inviare al Sindaco di Casalduni una proposta consiliare avente ad oggetto la richiesta di sospensione e proroga del termine  per  il pagamento Tari e Cosap per gli operatori commerciali costretti a sospendere l’attività causa Covid19.

Nel corpo dell’atto,  per sbaglio,  è stata indicata come data di scadenza 31.09.2020 anziché il 30.09.2020, un errore di battitura facilmente intuibile ed irrilevante ai fini dell’efficacia della proposta che aveva ad oggetto un tema importante, che tocca da vicino tante famiglie che con attività sospese sono costrette a rispettare le scadenze tributarie facendo salti mortali.

Di tutta risposta il Sindaco Pasquale Iacovella, letta la proposta ha risposto sui social network attraverso una filastrocca. La famosa “ 30 giorni a novembre” non curante del contenuto dell’atto,  ma ponendo l’attenzione sul refuso delle date.

” In questo periodo – aggiunge la minoranza – abbiamo cercato di instaurare un clima distensivo e solidale data la tragicità del momento.

Abbiamo proposto misure di sicurezza per l’emergenza Covid-19, chiesto che fossero devoluto le nostre indennità di carica per l’uso che l’amministrazione avesse ritenuto opportuno per l’emergenza, abbiamo cercato di far sentire la nostra solidarietà alla cittadinanza tutta. La proposta presentata ed oggetto di derisione di Iacovella è nata da uno studio ed attenta analisi e certamente l’errore di battitura può capitare, solo chi non fa non sbaglia.  A lui, fortunamente,  le proposte gliele formulano e scrivono ottimi dirigenti del Comune. Eppure, quando sono stati fatti degli errori, abbiamo provveduto a richiederne correzione formalmente e senza piazzate social. L’intelligente si riconosce per la sua umiltà.

Se si pensa che questo ci possa abbattere allora si pensa male, non ci facciamo toccare da queste “piccolezze”  e continuiamo per la nostra strada, lasciando la bieca ironia a chi non ha di meglio da fare o da proporre . Certamente poco apprezzabile agli occhi di chi legge questa esternazione social  in un momento così tragico, dove i cittadini sono preoccupati per il loro futuro ed il futuro dei loro figli, ma si sa, il riso abbonda sulla bocca degli stolti”.