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Il posto per dirigente alle Finanze è rimasto ancora vuoto perché il secondo classificato al concorso, invitato a prendere servizio ieri, dopo la rinuncia della vincitrice, ha preteso ancora una volta un’attestazione di regolarità che l’amministrazione Mastella non ritiene di dover fare. E’ l’ennesima stranezza di un concorso nato male e caratterizzato da clamorosi colpi di scena più volti segnalati da Altrabenevento con disappunto del sindaco (bandito prima dell’autorizzazione e dell’impegno di spesa, tempi troppo stretti tra prove scritte ed orali, membri di commissione che non si sono astenuti, un dirigente punito per osservazioni non gradite, una vincitrice che prima si impegna e poi rinuncia, lo scorrimento impossibile della graduatoria). Come se non bastasse, si nota che sulla sezione “Amministrazione Trasparente” del Comune non c’è la pagina dove devono essere raccolti tutti gli atti di quel concorso (bando, avvisi, convocazioni, verbali, graduatorie, ecc.) come impone la legge sulla Trasparenza.

Ci sono invece 13 (tredici) pagine diverse (con i numeri 1850-1885-1893-1907-1909-1919-1920- 1921-1923-1924-1925-1928-1929) ognuna con un solo documento che messi tutti insieme non arrivano alla metà di quelli relativi a quel concorso da pubblicare obbligatoriamente.

Anche la riscossione dei Tributi rimane un grande mistero. La ditta SOGET come spiegato da Altrabenevento con un apposito dossier (che tanto ha infastidito Mastella), incaricata a novembre 2015 di riscuotere i tributi dai cittadini di Benevento per sei mesi, ha continuato per oltre due anni ad incassare milioni di euro dei beneventani (anche su conti correnti non autorizzati) grazie a una gara di appalto bandita-sospesa-ripresa-impantanata per le nomine dei commissari ed infine assegnata alla SOGET che però è stata contestata per mancanza di requisiti. Poi con determina dirigenziale n. 64 del 6 agosto, la SOGET è stata esclusa per “offerta anomala” e il servizio è stato assegnato definitivamente alla società Andreani ma finora il contratto con quella società non è stato firmato. La SOGET quindi continua ad emettere atti ingiuntivi per arretrati relativi ad anni precedenti il dissesto anche senza l’autorizzazione della Commissione Liquidatrice e fa pubblicare, per un solo giorno, sul sito del Comune avvisi per contribuenti irreperibili ai quali fa poi arrivare atti di pignoramento.

Insomma, decisioni contorte e atti sempre al centro di contestazioni, ma la maggioranza appare concentrata solo sulla lotta per le poltrone mentre l’opposizione si dissolve (ad eccezione del consigliere Di Dio che in solitaria cerca di affrontare qualche questione).

Il PD di Del Basso De Caro ha avuto un sussulto di vitalità solo per pretendere l’assegnazione di diciotto milioni di euro alla giunta Mastella per il “Piano Periferie” con la proposta casertana per il palazzo di cinque piani sul Terminal Bus (finora bloccato per mancanza di fondi), mentre gli attivisti e i consigliere del M5S mostrano di essere impegnati soprattutto per promuovere e difendere il governo giallo- verde piuttosto che occuparsi di questioni locali.

In questa situazione si comprende il disappunto di Mastella per le iniziative di Altrabenevento che però non arretra, nonostante i provvedimenti disciplinari al presidente Gabriele Corona che ieri ha risposto alle due contestazioni di addebito ricevute come dipendente comunale per comunicati che invece erano firmati a nome dell’associazione, presentando due memorie in modo da sollecitare la veloce decisione dell’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari. Stranamente non sono più arrivate le altre contestazioni per le puntate del romanzo estivo “Mastella, i serpenti e i coniglietti”