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Il dado è tratto. Con la nomina dei nuovi vertici sanniti di Forza Italia, Domenico De Siano ha di fatto accompagnato alla porta Nunzia De Girolamo e il gruppo dei suoi fedelissimi. La lunga storia d’amore tra la politica beneventana e il partito di Berlusconi è oramai conclusa. E nessuno, tra i militanti e gli amministratori più vicini all’ex ministro per l’Agricoltura, ne fa più mistero. Si attende, a questo punto, soltanto l’ufficialità della rottura. Ufficialità che potrebbe giungere dopo l’estate.

Messi in fila lo scherzetto delle candidature, il fuoco amico in campagna elettorale, e l’esautorazione dei coordinatori provinciali a lei più vicini – Giampiero Zinzi a Caserta e Fernando Errico a Benevento – la De Girolamo, a quanto si apprende, attende l’ultima prova del ‘tradimento’: il mancato sostegno alla sua candidatura al Cda della Rai.

Entro luglio, infatti, Camera e Senato eleggeranno i propri quattro rappresentanti a viale Mazzini. La beneventana è della partita. E Silvio Berlusconi gli avrebbe garantito il proprio appoggio. Ma neanche i più ottimisti tra i sostenitori della De Girolamo scommetterebbero un euro sulla riuscita dell’operazione. Il voto-Rai, quindi, rappresenterà la cartina al tornasole del voltafaccia operato dal Cavaliere nei confronti della sua ex pupilla.

A quel punto, la strada sarebbe tracciata. Prima il lancio ufficiale de ‘L’Altra Italia’, quindi l’approdo della De Girolamo – che porterebbe con sé i dirigenti e gli amministratori a lei più vicini – nella Lega di Salvini. 

Il passaggio – a questo punto obbligato – dovrebbe definirsi entro l’inizio del prossimo autunno.