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Luci al ‘Vigorito’. Gli ingredienti c’erano tutti: pubblico ‘in presenza’, in buona presenza con 5102 paganti, tifosi ospiti, volumi alti, vessilli, bandiere, sciarpe. C’erano anche ospiti non graditi ma essenziali come mascherine e qualche igienizzante di qua e di là anche se la gara non ha offerto troppe ‘sfregate’ di mano. E poi i cori, per i propri beniamini e per quelli che furono. Ieri erano ben 4, mister compreso. 

La notte del ‘Vigorito’ sembra quasi una notte ‘normale’, perchè se il covid non è ancora una parentesi archiviata, negli stadi la normalità è sempre più vicina. Resta da vincere la percentuale della capienza e qualche lungaggine nell’entrare e nell’uscire dall’impianto sportivo. 

Ma ieri un bel passo avanti è stato fatto, soprattutto per gli occhi e per le orecchie. Fa piacere non sentire più i dettami del mister di turno o la protesta dell’atleta nei confronti del direttore di gara. Tutto coperto dal vociare del pubblico che spesso si trasforma in coro. Dalla curva sud non sono mancati i momenti in cui la passione e l’amore per quei colori ha preso forma e voce. Per il soldout c’è tempo, bisogna continuare a vincere la sfida contro il virus e il Benevento dovrà farò lo stesso con le prossime avversarie.