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Benevento – La presentazione della kermesse “Città spettacolo Teatro 2019” è stata l’occasione per affrontare diversi temi, tutti attuali, da parte del sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Importante il passaggio sulla sicurezza in città e nei paesi limitrofi, soprattutto alla luce del tentativo di furto che ha subito il primo cittadino del capoluogo sannita.

Quando si partecipa a una gara – così inizia Mastella – c’è chi vince e c’è chi perde. Spesso Benevento viene scartata perchè si tratta di una città classificata come tranquilla e questo, per certi versi, è anche vero se consideriamo il modo di agire dei beneventani e dei sanniti. Ma se ti arrivano dentro casa, come accaduto a me, cinque energumeni, forse del posto, forse di fuori, allora viene spontaneo chiedersi come fare a difendersi. A quel punto non è più una questione di sicurezza personale, io posso difendermi se ho gli strumenti necessari a farlo. Proprio per questo motivo, questa mattina ho parlato col capo di Gabinetto di Salvini per chiedergli qualcosa di diverso e cioè che tenga conto di ciò che si registra negli ultimi tempi, dell’affanno che vivono le realtà, specialmente i paesi più piccoli“.

Il motivo della differenziazione tra città e paese è presto spiegato.

Prendo ad esempio la mia realtà, quella di Ceppaloni, è vittima del depauperamente umano. Nel borgo, prima, c’erano 50 – 60 persone e quindi il controllo era anche maggiore. Oggi in questi centri non c’è più nessuno ed è ovvio che aumentino le possibilità per i ladri di infilarsi nelle case dove possono trovare vecchietti o, nella migliore delle ipotesi, nessuno. E purtroppo negli ultimi tempi capita spesso di sentire storie di anziani “sequestrati” e in condizioni tali da non poter reagire. A Benevento è difficile che ciò possa accadere, succede qualcosa di diverso e sono azioni di “camorristelli locali” che puntano proprio a diminuire la soglia di controllo. Ecco perchè ci sono stati atti come quelli di qualche giorno fa. E’ l’azione di chi non vuole che aumenti la presenza di persone e quindi il controllo per continuare a fare ciò che hanno sempre fatto fino a questo momento. Il controllo è fondamentale ma non credo alle ronde, bisogna sempre affidarsi allo Stato anche quando c’è una condizione di difficoltà“.