Benevento – Gli orrori della Shoah come frutto avvelenato dei tempi moderni. A rimarcarlo nel dibattito che ha avuto luogo questo pomeriggio a Palazzo Paolo V di Benevento, è il professore Giancarlo Vergineo, unico relatore del convegno organizzato nell’ambito della rassegna “StregArti” dalle associazioni Thesaurus e Conversannio in collaborazione con la Pro Loco Samnium. Nel dibattito moderato dal giornalista de Il Mattino, Marco Borrillo, c’è stato spazio anche per la lettura di poesie sulla Shoah a cura di Annalaura Palmieri, allieva del centro polifunzionale dell’Accademia di Santa Sofia.
I versi, particolarmente toccanti, sono stati accompagnati da una serie di fotografie dei campi di concentramento e preceduti da un video esplicativo delle torture subite dagli ebrei durante l’Olocausto. “Impossibile dimenticare l’esempio negativo fornitoci da questi tragici avvenimenti”, ha esordito Vergineo, “e fa ancora più specie pensare che ciò è stato favorito dalla tecnologia e da armi di distruzione di massa nelle mani di persone sbagliate, sviluppate dal punto di vista fisico ma non mentale. Che questo sia da insegnamento anche ai giovani delle nostre generazioni per capire che le innovazioni sono positive solo se sfruttate nel modo giusto. Un video col cellulare può istigare a un suicidio, una manovra sbagliata con il motorino può causare danni. Ovviamente sono esempi minimi, ma ai miei studenti amo ripeterli perché stimolino al ragionamento”. Una connessione tra passato, presente e futuro, dunque. “Perché lo sterminio degli ebrei non è stato il primo e non è stato, purtroppo neanche l’ultimo. E nessuno può darci la certezza che non ce ne siano ancora”, ha ribadito Vergineo. Il confronto di Palazzo Paolo V va ad inserirsi nei numerosi appuntamenti organizzati in città in occasione della Giornata della Memoria. Domani sera al teatro De Simone la compagnia teatrale Eidos porterà in scena lo spettacolo “La musicista di Auschwitz” che regalerà altri momenti di riflessione e intensità.
