- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Il senatore Domenico Matera, intercettato in centro città, ha replicato a suo modo alle tante parole spese dal governatore De Luca nella sua ultima visita a Benevento, in occasione dell’assemblea dei soci di Confindustria, tenutasi martedì al Teatro Comunale di Benevento. 

“Innanzituto è doveroso da parte mia ringraziare Confindustria per avermi invitato all’evento al quale, però, non ho potuto partecipare poichè ero impegno in attività parlamentari a Roma. Ho ottimi rapporti con gli amici di Confindustria e con il presidente Vigorito e non mancherà occasione futura per incontrarsi” ha spiegato Matera, sgombrando il campo da illazioni sulla sua assenza. 

I rapporti cordiali con il re dell’eolico, tuttavia, non hanno impedito al sidaco di Bucciano di schierarsi contro un insiediamento eolico alle porte del capoluogo. “In linea di principio non sono contro le energie alternative – ha spiegato il senatore – anzi nei giorni scorsi in Consiglio dei Ministri è stato approvata una proposta che semplifica di molto tutto gli iter procedurali per le installazioni di impianti di energia pulita. Ma nel merito dell’insediamento che dovrebbe sorgere nei territori di Pietrelcina, Pesco Sannita e Benevento, parliamo di un impianto a cavallo tra le terre di Padre Pio e uno zoo che ha una sua attrattiva turistica. La nostra valutazione è sul luogo poco opportuno. Ma ci sono tante zonei in cui può sorgere quell’impianto. Del resto il Fortore è stato invaso dalle pale eoliche, a volte anche in modo selvaggio. Ho presentato una interrogazione specifica al Ministro dell’Ambiente ed ora attendiamo risposte”. 

Da parte di Matera non poteva mancare un passaggio sulla questione delle acque per la quale tanto si sta spendendo. “Mi pare alquanto strano che il presidente De Luca non sappia nulla sulla materia, per un dettaglio non di poco conto, visto che ha mandato note ai sindaci di ‘minacce’ per ottenere delibere di adesioni alla costituenda società delle acque. Purtroppo, il Ministero non può intervenire altrimenti si sarebbe già tolto dalle mani della Regione questa gestione, ma che lui non sappia nulla è un falso storico”. 

Quindi il senatore di Bucciano è tornato sulle parole di Vigorito e sulle altre questioni toccate da De Luca. “Vigorito fa bene a strigliare il mondo politico provinciale, regionale nazionale. – ha sottolineato il senatore – Dobbiamo darci tutti una mossa per una provincia che è in affanno, ma è anche vero che potremmo evitare di far fare le passerelle quasi annuali algovernatore De Luca. Sono sei anni che viene e ci propina la stessa solfa: la Telese – Caianello su cui lui non c’entra nulla, l’ospedale di Sant’Agata dei Goti e altre infrastrutture.  Su questo argomento ogni anno se ne inventa una, ma i problemi persistono. Le risorse le deve dare la Regione che dallo Stato le ha ottenute. Personalmente, ho invitato la dottoressa Morgante a mettere in esercizio il Pronto soccorso dell’ospedale di Sant’Agata de Goti. L’ospedale di Sant’Agata de Goti è una scatola vuota che si tenta di riempire con fondi del PNRR, con operazioni che fa l’Asl,  ma l’ospedale è un’altra cosa. Non mi fido delle parole di De Luca che da quattro-cinque anni fa solo proclami e promesse. Siamo alle solite. Vediamo cosa accadra ma sono anni che si dicono le solite cose. A Sant’Agata o nasce un polo caratterizzato da una specialistica oppure deve esserci un piccolo ospedale funzionante, ma l’importante è che non si faccia morire quella struttura”.

Infine il senatore Matera ha concluso: “De Luca, invece, si è inventato un finanziamento di 30 milioni per lo scalo merci della zona Asi di Benevento, provando a far ricadere colpe sul Governo con il Ministro Fitto che si è insediato solo a novembre. Viceversa, mentre cerca di accusare l’attuale Governo, qualcuno sarà responsabile della mancata spesa dei ‘Fondi di sviluppo e coesione 2014-20’ pur essendo nel 2023? Non è affatto vero che il ministro Fitto vuole portare i fondi altrove, quelli destinati al Sud sono garatiti. Continueremo a lavorare con il Ministro Fitto, al di là delle urla e delle offese del governatore De Luca. Quache volta ci sarebbe bisogna di meno cabarettismo e più concrettezza ed efficacia”.