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La Reggia si prepara ad affrontare il suo lunedì di fuoco. Perché se da una parte si comunica l’estensione dell’apertura domenicale gratuita di inizio mese anche al lunedì, dall’altra sempre lunedì prossimo 6 novembre è fissato l’incontro tra il direttore della Reggia Mauro Felicori e i sindacati proprio sul tema sicurezza del monumento e turni di lavoro nelle giornate di maggiore affluenza di visitatori. Un doppio fronte da affrontare per il monumento che proprio dall’aumento esponenziale dei suoi visitatori negli ultimi due anni ha ricevuto croci e delizie.

Una bomba esplosa la prima domenica gratuita del mese scorso quando i piani di sicurezza del monumento si rivelarono in tutta la loro inadeguatezza sotto gli occhi attoniti degli oltre 17 mila turisti in visita. Una figuraccia che scomodò persino le Istituzioni e la politica nazionale, con scambi di opinioni contrastanti tra il ministro Franceschini e il segretario Pd Renzi, e il direttore Felicori sospeso tra fischi e applausi della pubblica opinione.

Da qui la decisione di estendere a lunedì 6 novembre il regime delle prime domeniche del mese. L’iniziativa, infatti, è stata lanciata in via sperimentale proprio per diluire il flusso crescente di visitatori che altrimenti avrebbe rischiato di compromettere la sicurezza del patrimonio. Il rovescio della medaglia, però, è quello di “estende” anche sul lunedì di inizio mese il problema turnazioni del personale in servizio. Tema affrontato per sommi capi già nella riunione del 31 ottobre tra Felicori e i sindacati, ma tutto da dettagliare all’incontro di lunedì prossimo alle 15.30, nelle stesse ore in cui la Reggia sarà chiamata ad accogliere i suoi ospiti “della domenica”.

Sul tavolo ancora da chiarire alcuni temi ritenuti fondamentali dai sindacalisti per poter tornare ad avere relazioni costruttive con la direzione Reggia: il ritiro dei provvedimenti disciplinari presi nelle contro i dipendenti ritardatari, lasciati a casa per punizione nelle domeniche di straordinario, e la rimodulazione di tutto ciò che riguarda il personale dell’area di vigilanza, ovvero una riorganizzazione dei turni per rendere più efficiente il servizio soprattutto nelle giornate di maggiore affluenza di visitatori.

Richieste che all’epoca il direttore Felicori si riservò di dare a distanza di una settimana e che lo attenderanno lunedì prossimo sul tavolo dell’incontro, lì dove è atteso con un organigramma nuovo o aggiornato, e con la decisione sull’eventuale ritiro dei provvedimenti. In realtà ci sarà da chiarire, o forse semplicemente da coordinare meglio, la questione degli aventi diritto a giornate di pausa in virtù della legge 104, e ciò allo scopo di scongiurare l’eventualità che un uso improvviso e ampio di un diritto, sopratutto nelle domenica e nei giorni festivi provochi carenze di personale con la conseguente chiusura di spazi museali e rischi per la loro salvaguardia.

Intanto la comunicazione di servizio che la Reggia inoltra ai suoi pubblico chiarisce che la domenica del 5 novembre seguirà le solite regole della prima domenica di ogni mese, ossia:

– Gli appartamenti della Reggia di Caserta saranno aperti gratuitamente ai visitatori

– L’accesso al parco costerà 5 euro

– L’accesso al giardino inglese sarà limitato alle visite guidate, prenotabili presso la biglietteria principale il giorno della visita al costo di 6 euro.

Inoltre la Direzione della Reggia precisa che il numero massimo di accessi per gli appartamenti saranno rigorosamente rispettati per una questione di sicurezza, e che i biglietti gratuiti verranno distribuiti all’interno, oltre il cancello centrale, mentre alla biglietteria saranno acquistabili i biglietti per il parco, in vendita anche all’ingresso di corso Giannone.

La Direzione inoltre “invita tutti coloro che lunedì 6 Novembre non hanno impegni di altro genere di passare una giornata diversa alla Reggia di Caserta limitando così l’affollamento della prima Domenica del mese. Inoltre consiglia anche di cominciare dalla visita del parco, sicuramente più capiente degli appartamenti della Reggia, per non creare problemi di sicurezza”.