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Caserta – “Sono rimasto molto colpito per quanto scoperto da Fanpage, che pure va riscontrato dalla magistratura. Oggi sono le imprese del Nord che si occupano di gestire i nostri rifiuti, mentre prima era il contrario, ovvero era la camorra che smaltiva i rifiuti provenienti dal Settentrione. Questo evidenzia però un altro problema: che gli impianti in Campania ci vogliono, e i cittadini sbagliano a protestare”. Lo ha detto Raffaele Cantone rispondendo alla domanda di una studentessa all’evento tenuto a Caserta, al complesso borbonico del Belvedere di San Leucio, “Ti leggo: viaggio con Treccani nelle forme della lettura – Legalità e Corruzione”, organizzato da Treccani Cultura.

Da noi – aggiunge Cantone – mancano gli impianti e c’è un ciclo di rifiuti non completo. Il meccanismo necessario è quello di tracciare questa attività sui rifiuti, perché si può controllare. Ma la responsabilità è anche dei cittadini, che non esitano a scendere in piazza a protestare ogni qualvolta viene proposta la realizzazione di un impianto, penso al compostaggio, che è necessario per lavorare i rifiuti umidi. Ad Acerra abbiamo realizzato un termovalorizzatore che non ha creato alcuno dei problemi di natura ambientale che erano stati denunciati; per farlo, lo Stato ha dovuto militarizzare l’area. Tanti cittadini sono responsabili, penso anche ai contadini che hanno messo a disposizione i propri terreni per smaltimenti illegali; ma nessuno ha protestato per questo”.