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Mapoli – Dopo l’allarme lanciato dal  direttore del Museo di Capodimonte, per i possibili danni da vibrazione  e da polveri sottili alle opere d’arte custodite nel museo a causa del passaggio degli aerei, la commissione Ambiente del Comune di Napoli, presieduta da Marco Gaudini, ha approfondito – con l’assessore all’Ambiente Del Giudice ed esponenti dell’Ente nazionale aviazione civile e della Gesac – il tema delle criticità sul piano dell’inquinamento acustico ed atmosferico relative alle rotte aeree. 

Il dato interessante è che, nonostante ci sia stato un  incremento del traffico aereo pari al 25% negli ultimi anni, dello stesso  livello è sceso il numero di persone esposte al rumore. Un risultato – si è sottolineato – ottenuto grazie alle misure adottate dall’aeroporto di Capodichino, recentemente riconosciuto come eccellente tra  gli aeroporti dell’Unione Europea.

Innanzitutto, per l’atterraggio gli aerei devono  utilizzare la pista da Casoria, solo in caso di avverse condizioni  atmosferiche (legate soprattutto alla direzione del vento) è  consentito l’atterraggio sulla pista dalla città.  E queste regole valgono per tutti gli aerei, anche  quelli privati. Inoltre, viene adottato un sistema di discesa continua  – e non “a gradini” – che attenua il rumore. Per ridurre le emissioni inquinanti inoltre gli aerei, quando sono al  suolo, spengono i motori e si agganciano a sistemi di terra  per l’alimentazione elettrica. L’impegno è di migliorare ulteriormente l’impatto ambientale per il futuro: le compagnie low cost che  gestiscono la gran parte dei voli da e per Napoli, infatti, si stanno dotando di aerei di nuova generazione capaci di abbattere del 50% l’ossido di azoto e del 75% l’impronta acustica. 

Per il Museo di Capodimonte, si è stabilito un contatto con il direttore per ridurre al minimo l’impatto delle vibrazioni che, comunque, rispettano  i limiti posti nella valutazione di impatto ambientale, senza contare che nella loro rotta gli aerei nelle procedure ai atterraggio si  spostano di 3 gradi a destra per evitare il sorvolo della Reggia. Le  centraline per il controllo del rumore sono in totale 8 (4 risalenti  al 2005, altre 4 integrate nel corso del tempo), e nella città di  Napoli sono ubicate presso l’Orto Botanico, il Museo di Capodimonte,  in Calata Capodichino e, una mobile, presso la scuola Minucci al Vomero.
Si tratta di un sistema di controllo, ha aggiunto il dirigente del servizio Controlli ambientali del Comune, Aimone, che, insieme ad una  flotta aerea evoluta e alla collaborazione tra Comune e tutti gli enti coinvolti, garantisce la tenuta dello sviluppo compatibile di Capodichino che già nel 2003 trasse giovamento dalla costruzione delle  due piazzole per la prova motori, diminuendo così il disagio che,  soprattutto gli abitanti di San Pietro a Patierno, subivano a causa  dei rumori.

Per le emissioni acustiche sono previste sanzioni vanno dai 500 ai 6mila euro, ma grazie ad una formazione specifica che le compagnie hanno  fatto per gli equipaggi, questi verbali negli ultimi anni si sono notevolmente ridotti.