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Tre anni di minacce e vessazioni nei confronti del figlio, che oggi ha solo 12 anni ed è ospite con la sorella più piccola di una comunità per minori a Torre Annunziata. Episodi che il piccolo ha avuto il coraggio di confessare ai suoi educatori, mettendo in moto la macchina che ha portato ora all’arresto del padre.

Ad eseguire la misura cautelare decisa dal gip del tribunale di Torre Annunziata, sono stati i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria. L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia ai danni del figlio dodicenne. Le indagini sono partite dalla segnalazione del responsabile di una comunità dove la vittima e la sorellina di 7 anni sono collocati.

Nella denuncia veniva evidenziato che alcuni giorni prima il dodicenne aveva inviato alcune note vocali dal contenuto allarmante al proprio educatore di riferimento. Stando a quanto riferito, il padre avrebbe aggredito il figlio anche minacciandolo con un coltello. I successivi accertamenti, che hanno previsto anche l’ascolto del minore e di alcuni operatori della comunità, hanno consentito di stabilire che non si era in presenza di un caso isolato, visto che da almeno tre anni il minore sarebbe stato sottoposto a comportamenti vessatori, anche violenti, da parte del genitore, tanto che in alcuni casi il dodicenne si sarebbe presentato in comunità con evidenti lividi, sulla cui natura però sia il ragazzo sia la madre si erano mantenuti sul generico. L’uomo arrestato è stato condotto nel carcere di Salerno.