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Napoli – Le casse di Palazzo San Giacomo continuano a non godere di buona salute e per i turisti e gli operatori del settore si profila una nuova stangata. «I problemi finanziari del Comune di Napolinon possono essere risolti elevando la tassa di soggiorno, quindi penalizzando l’attività turistica. I proventi della tassa dovrebbero essere destinati completamente al miglioramento dei servizi turistici, non utilizzati per fare cassa, come è fino ad ora avvenuto». La denuncia arriva dal presidente della sezione Turismo dell’Unione degli Industriali di Napoli, Giancarlo Carriero.

«Al di là della decisione, in sé molto discutibile, sconcertano le modalità con cui viene ufficializzata. Siamo stati convocati ad horas dall’assessore al ramo Nino Daniele e dal vicesindaco Enrico Panini per apprendere che dal primo aprile, praticamente da domani, l’imposta aumenterà per quasi tutte le strutture ricettive, tranne quelle per cui era già stata elevata al massimo. Agli impegni e alle assicurazioni sulla concertazione con le parti sociali, insomma, segue in concreto la solita prassi, che è quella di decidere senza prima almeno interpellare i diretti interessati. È un metodo che non può andare avanti, anche perché si finisce per danneggiare gli operatori di un settore che, tra i pochi, ha negli ultimi anni rappresentato una boccata d’ossigeno per l’economia del nostro territorio», conclude il presidente Carriero.