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Ciano: “Sbagliamo sempre l’ultima scelta, ora dobbiamo voltare pagina”

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Cosenza – Il suo gol su calcio di rigore non è bastato al Benevento per espugnare il San Vito-Marulla. Il commento di Camillo Ciano dopo l’1-1 maturato in trasferta contro il Cosenza: 

Attenzione – “Purtroppo abbiamo preso gol al novantesimo, forse abbiamo abbassato un po’ l’attenzione. Torniamo a casa con un punto che sa di sconfitta ma dobbiamo voltare pagina. Per fortuna già da domani iniziamo ad allenarci e pensare alla gara di sabato contro il Genoa che è molto importante”. 

Scelte – “Facciamo fatica a fare gol perché sbagliamo sempre l’ultima scelta. Anche oggi abbiamo creato tanto ma il problema è che si finalizza poco. Dobbiamo lavorare su questo aspetto e metterlo in pratica già da sabato”

Condizione – “Dedico il gol ai miei figli che mi stavano guardando da casa. La condizione? Sono stato fermo quasi tre mesi, diciamo che non sono al cento per cento però sto iniziando a sentirmi bene. La cosa positiva è che riesco a calciare senza problemi, quindi sull’aspetto fisico migliorerò sicuramente. Lo si può fare solo trovando continuità nel minutaggio”. 

Tattica – “Siamo scesi in campo dando tutto proprio come ci aveva chiesto il mister, senza sbagliare l’approccio alla gara. Purtroppo nel finale c’è stata una disattenzione ma questo fa parte del gioco. Dobbiamo capire che la concentrazione bisogna averla per 95 minuti”. 

Calendario – “Genoa e Frosinone capitano nel momento giusto per noi perché ci faranno capire che squadra siamo e dove vogliamo arrivare”. 

 

Viali: “Non siamo stati belli, ma ci abbiamo creduto fino alla fine”

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Cosenza – Al termine della sfida valevole per la prima giornata del girone di ritorno di Serie B contro il Benevento, William Viali ha rilasciato alcune dichiarazioni. Questi i temi affrontati dal tecnico del Cosenza dopo la gara contro i giallorossi di Fabio Cannavaro.

PrestazioneNel primo tempo la squadra mi è anche piaciuta, qualcosa però non ha funzionato. Nel secondo tempo, invece, la squadra non mi è piaciuta. Avevamo la foga di voler recuperare e questo ci ha portato a essere poco lucidi. Un passo indietro rispetto alle ultime volte, nonostante il Benevento non abbia fatto un granché, abbiamo regalato un po’ troppo. È stata una delle prestazioni meno qualitative da quanto sono qui.

Pareggio – Voglio sottolineare che la squadra ci ha creduto fino alla fine, anche se siamo stati poco belli.

MercatoSperiamo succeda qualcosa in questa settimana. C’è una strategia di mercato che abbiamo messo in atto con la società, ma non tutto dipende da noi, ci sono tempistiche che dipendono anche da altri. I nuovi oggi sono andati bene, ma abbiamo ancora bisogno di qualcosa. Aldilà di carte d’identità e di carriere abbiamo bisogno di gente con carattere e adrenalina.

ScelteLa scelta di non mettere in campo dall’inizio Merola e D’Urso non è legata al mercato, è stata una scelta tecnica. Lo stesso Brignola era in ballottaggio per giocare.

Giudizio – Non credo che i ragazzi non ce la mettano tutta, non c’è chi fa di più e chi meno. Il calcio vive di episodi, ne abbiamo avuto uno contro, il rigore, e lo abbiamo pagato. Qualcuno poi si è un po’ sciolto. Dobbiamo lavorare di più nei singoli e trovare un ritmo maggiore. 

Controlli dei Carabinieri a Chiaia, multe per quasi 10mila euro

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Napoli – I Carabinieri della Stazione di Napoli Chiaia insieme ai militari del Reggimento Campania durante un servizio di controllo del territorio hanno denunciato due napoletani, un 32enne parcheggiatore abusivo, già noto alle forze dell’ordine e un 21enne sorpreso più volte a guidare senza patente. Dieci i ciclomotori sottoposti a sequestro e numerosi i verbali elevati a diversi trasgressori per un importo di quasi 10.000 euro.

 

Borrelli e la Polizia Locale, insieme per la bonifica sosta selvaggia

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Napoli – Dopo la trasmissione Report mi sono subito attivato e ho presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministro dell’Interno Piantedosi, chiedendo quali azioni intenderà mettere in campo per ripristinare la legalità in quella zona di Napoli e per liberare gli appartamenti occupati abusivamente”. Così il deputato Francesco Emilio Borrelli sulla situazione in via San Biagio dei Taffettanari a Napoli. “Intanto sabato mi sono recato di persona sul posto e quello che ho visto è a dir poco assurdo. Il marciapiede di via San Biagio ai Taffettanari era completamente sommerso dalle auto in sosta, di fronte paletti abusivi spuntati come funghi e l’area pedonale di piazzetta Scacchi trasformata in un parcheggio per motorini, dove ho trovato addirittura un quad ben coperto da un telo che lo riparava dalle intemperie.
Per questo ho immediatamente chiamato la Polizia Municipale che è intervenuta e, con l’aiuto dei carri attrezzi, ha multato e rimosso tutte le auto in sosta selvaggia liberando finalmente il marciapiede. Al termine delle operazioni diversi cittadini della zona si sono avvicinati per apprezzare il lavoro svolto e riappropriarsi di un marciapiede che da tempo immemore era sepolto dalle auto”.

 

Benevento, la musica non cambia: il girone di ritorno si apre con un’altra delusione

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Si apre con un’altra delusione il 2023 del Benevento. La Strega riesce nell’impresa di regalare, tra andata e ritorno, quattro punti al Cosenza sui diciotto conquistati dal fanalino di coda del campionato.
Finisce in parità la gara del “San Vito-Marulla“, con i giallorossi che si fanno recuperare a un minuto dal novantesimo. Decisive due palle inattive nell’arco di una gara non bella, avara di emozioni e che la formazione di Cannavaro avrebbe anche meritato di vincere, più che per demeriti altrui che per meriti propri. Il torto dei sanniti, infatti, è stato quello di voler campare di rendita dopo il calcio di rigore concesso per un evidente fallo di mano di Martino e trasformato da Ciano. Una squadra al quale continua a mancare il killer instinct, capace di metterci voglia ed energia solo dopo aver incassato il pareggio, accontentandosi invece di vivacchiare per tutto l’arco della contesa.
Un risultato che non si può certamente giustificare solo con le assenze, alla luce anche del ritiro romano voluto dallo staff tecnico. Senza mezzo centrocampo e con un Forte tenuto in panchina per le voci di mercato (gettato nella mischia per disperazione al 93′), la formazione di Cannavaro aveva i mezzi per strappare un risultato importante sul campo di una squadra che non se la passava certamente meglio. Reduce da tre sconfitte consecutive, il Cosenza si presentava all’incontro in un clima infuocato, con gli ultras che hanno disertato la Curva Sud perché in contrasto con la gestione societaria.
Una situazione che il Benevento non è stato in grado di sfruttare, nonostante una sfida messa in discesa dal rigore di Ciano. L’undici di Viali non ha mai dato l’impressione di potersi rendere pericoloso dalle parti di Paleari, centrando solo un palo per puro caso con un traversone sbagliato di Martino. Eppure al fotofinish, un indisturbato Vaisanen ha potuto sfruttare l’immobilismo della difesa giallorossa su un calcio d’angolo, facendo festa tra le statuine oggi in maglia nera. Il finale di gara non fa altro che aumentare rabbia e rammarico, acuendo la sensazione di aver gettato al vento l’ennesima occasione. Tre punti che avrebbero fatto bene ad umore, morale e soprattutto classifica, in vista anche di un calendario che adesso metterà la Strega davanti alle sfide con Genoa e Frosinone.

Cosenza-Benevento 1-1

Reti: 30’pt Ciano (rig.), 44’st Vaisanen

Cosenza (4-4-2): 1 Micai; 3 Rispoli (32’st 72 Cortinovis), 15 Vaisanen, 13 Meroni, 27 Martino (11’st 33 La Vardera); 34 Florenzi, 42 Voca, 4 Brescianini (11’st 18 Merola), 7 Kornvig (25’st 10 D’Urso); 20 Nasti, 9 Larrivey (32’st 40 Zilli). A disp.: 12 Lai, 77 Marson, 5 Rigione, 11 Brignola, 23 Venturi, 67 Prestianni. All.: William Viali

Benevento (4-3-2-1): 21 Paleari; 2 El Kaouakibi, 15 Glik, 55 Veseli, 18 Foulon; 80 Koutsoupias (36’st 6 Kubica), 27 Schiattarella, 7 Karic (48’st 88 Forte); 28 Ciano (36’st 10 Farias), 16 Improta; 20 La Gumina (25’st 25 Simy). A disp.: 12 Manfredini, 14 Thiam Pape, 17 Agnello, 30 Basit, 36 Perlingieri, 58 Pastina, 79 Sanogo, 96 Capellini. All.: Fabio Cannavaro

Arbitro: Giacomo Camplone di Pescara

Assistenti: Valerio Colarossi di Roma 2 e Mattia Politi di Lecce

IV ufficiale: Claudio Petrella di Viterbo

Var (AVar): Valerio Marini di Roma 1 (Vito Mastrodonato di Molfetta)

Ammoniti: Nasti, Meroni, Voca, La Vardera per il Cosenza, Foulon per il Benevento

Note – Recupero: 2’pt, 4’st. Spettatori: 3.451 (di cui 131 ospiti). Angolo 8-7 per il Benevento. Angoli: 3-3

Atletico Battipaglia, pari casalingo contro il San Marco Agropoli

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Battipaglia (Sa) – Termina due pari l’incontro valevole per la quindicesima giornata del campionato di Prima Categoria, girone H, tra Atletico Battipaglia e San Marco Agropoli. Allo stadio “Luigi Pastena” di Battipaglia s’è consumato un match ad alto ritmo e godibile dall’inizio alla fine. I padroni di casa si sono portati in vantaggio al sedicesimo minuto del primo tempo con una rete dal dischetto del solito Michele Vittozzi.

Dopo la rete del pari trovata dagli ospiti al minuto numero ventitré, l’Atletico Battipaglia s’è portato nuovamente in vantaggio con il capitano Marco Amoroso sugli sviluppi di un calcio di punizione. Le due formazioni si sono poi portate all’intervallo sul due pari, con gli ospiti tornati in partita al quarantunesimo minuto.

Il secondo tempo s’è consumato su ogni centimetro del rettangolo di gioco, con occasione da ambo le parti ma nessuna concretizzata. L’Atletico Battipaglia conquista il primo risultato utile del nuovo anno e si prepara ad affrontare mercoledì il match di ritorno degli ottavi di finale di Coppa Campania contro la Battipagliese.

Tabellino match

ATLETICO BATTIPAGLIA – SAN MARCO AGROPOLI 2-2

Atletico Battipaglia: Primadei, Bevilacqua, Russo, De Nigris, Mifsud, Sica, Maiorano (28st Marantino), Amoroso (C), Enoch (22st Mango), Volpe (38st Crisci), Vittozzi. All: Barone

San Marco Agropoli: Cavaliere, Rossi, Gamberale (41pt Cassese), Funicello, Tesoniero, Abate, Scarpa (33st Vaccaro), D’Angelo, Rizzo F., Rizzo G. (41st Milioti), Maiese. All: Delfino

Arbitro: sig. Sermon di Napoli

Reti: 16pt Vittozzi (rig) (AB), 23pt Maiese (SM), 30pt Amoroso (AB), 40pt Maiese (SM)

Napoli, incontro Bonaccini-Manfredi: “Un confronto proficuo”

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Napoli – Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha incontrato a Palazzo San Giacomo, sede istituzionale del Comune, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Un “proficuo confronto – si legge in una nota – sulle priorità di Napoli e della sua area metropolitana, sul ruolo dei Comuni nella dinamica politico-istituzionale e sulle politiche necessarie per lo sviluppo economico-sociale del Mezzogiorno”. Alla riunione ha partecipato anche il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro. Molti, si apprende dal Comune di Napoli, i temi su cui si è registrata una convergenza. In particolare “il confronto necessario sulla riforma dell’autonomia differenziata, nell’ottica di superare il principio della spesa storica e di garantire una rinnovata e rafforzata centralità alle città; la gestione – nel confronto con il Governo – dei possibili effetti sociali delle misure di riduzione del Reddito di Cittadinanza con particolare attenzione al Sud; l’elaborazione di efficaci politiche attive per la formazione ed il lavoro da mettere in campo a Napoli, in Campania ed in tutte le regioni meridionali; il rafforzamento dei poteri dei Comuni per potenziare l’erogazione dei servizi pubblici ai cittadini”.

Elly Schlein dice che non ci saranno scissioni nel partito dopo le primari, e viene riferito per un commento a Stefano Bonaccini, a Napoli per incontro al Pan accolto da Paolo Siani e dall’associazione vittime innocenti di mafia.

Ci mancherebbe altro. Intanto – la risposta del candidato alla segreteria del Pd – Elly si è iscritta, è tornata nel Pd e per me è un gran valore perché abbiamo bisogno di aprire e allargare, di persone ne abbiamo già perse troppe in questi anni. Sono contento che Elly abbia fatto questa scelta, spero la seguiranno altri, più in generale è chiaro che di scissioni non ne devono avvenire”. “Vi parla uno – ricorda Bonaccini – che nel suo piccolo ha fondato il Pd e anche quando non era d’accordo con qualcuno a Roma dal Pd non se n’è mai andato. Ci mancherebbe altro che dovessimo immaginare le scissioni, dobbiamo fare una cosa più grande non più piccola”.

QUESTIONI TERRITORIALI –Mi auguro che le questioni sui territori trovino una composizione perché poi chi ci guarda temo non ne possa granché più di litigi. Un conto sono le opinioni diverse, che in un grande partito sono il sale, il pluralismo è un valore, un’altra cosa sono le rivalità che paralizzano un partito, che impediscono poi di occuparci dei problemi della gente e non della classe dirigente“. È l’ appello che da Napoli lancia il candidato alla segreteria del Pd Stefano Bonaccini.
Credo – dice rispondendo ai giornalisti che lo attendono al Pan e che gli chiedono di commentare quanto accaduto a Caserta con le dimissioni del commissario provinciale – che questo sia accaduto in molte parti d’Italia negli anni recenti. Io non ho ancora nessun ruolo per poter prendere decisioni o dare indicazioni, vengo qui come in tutta Italia per dire qual è il Pd che ho in mente. Ho in mente un Pd che parli meno di nomi e cognomi, cioè della sua classe dirigente, perché rimarrebbe più tempo per parlare di contenuti. Credo comunque – prosegue – che siano i territori che debbano prendere decisioni, tant’è che come ho già detto se divento segretario non accadrà mai più quello che è accaduto ora, non è possibile che una classe dirigente non si candidi nei collegi, ma soprattutto se rimarrà questa legge elettorale saranno i campani ad esempio a decidere chi saranno i candidati al Parlamento. Faremo le primarie – conclude – se non cambierà la legge elettorale. Non perché sia lo strumento perfetto ma perché se dobbiamo sbagliare meglio che sbagliamo tutti insieme e non qualcuno da solo a Roma”.

Abbiamo presentato alcune proposte come presidenti del Pd del centrosinistra che ho visto apprezzate anche, all’ ultima conferenza delle Regioni, da presidenti del Sud non di centrosinistra”. Lo ha ricordato Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna candidato alla segreteria nazionale Pd, a proposito della bozza Calderoli sull’autonomia.
Nel suo tour campano Bonaccini ha fatto tappa a San Giorgio a Cremano (Napoli):Bisogna – ha detto – definire prima i livelli essenziali di prestazioni e togliere la spesa storica. Poi, approvare una legge quadro in Parlamento che definisca regole uguali per tutte. Togliere e sgombrare dal campo materie divisive come la scuola o la sanita’ e cancellare per sempre le parole ‘residui fiscali’ che richiamano alla secessione invece che all’ autonomia”.
Bonaccini ha spiegato: “Per noi l’idea di autonomia differenziata ha a che fare con la programmabilità e la programmazione degli investimenti e delle risorse per governare meglio e dall’altra ha a che fare con la semplificazione amministrativa. Noi dovremmo avere processi che rendano più facile e più semplice la vita di persone e imprese. Viene il sospetto che prima delle elezioni lombarde si cerchi, da parte della Lega in particolare, una soluzione che possa essere usata come scalpo. Ma vedo che hanno molte difficoltà anche dalle parti del Governo”.

AUTONOMIA –Per noi l’autonomia, ne ho parlato anche con il sindaco, avrebbe a che fare con la programmabilità degli investimenti, delle risorse, bisogna togliere la spesa storica, senno’ queste terre rischiano di rimanere sempre più condizionate. Proprio di recente insieme a De Luca ed Emiliano e grazie anche agli altri presidenti siamo riusciti a fare entrare la deprivazione sociale tra i criteri che sul tema del riparto sanitario in futuro potranno dare un po’ più di risorse al Mezzogiorno”. Così il candidato alla segreteria del Pd Stefano Bonaccini al termine dell’incontro avuto con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
Avremmo bisogno di ridurre un po’ di burocrazia – ha aggiunto Bonaccini – e di rendere la vita più semplice ai cittadini e alle imprese. Però trovo molta sintonia con il sindaco, con cui abbiamo parlato anche di altri temi, gli investimenti, il mondo del lavoro, il rapporto tra Comuni e Regioni. Sono molto contento dell’incontro con Manfredi, ma non avevo dubbi, lo conosco da quando era ministro al Miur e c’è un rapporto e una stima credo di poter dire reciproca da lunga data”.
Come si fa a trovare una sintesi tra i poteri delle Regioni e quelli richiesti dai Comuni a partire da quelli più grandi come Napoli? “Non mi permetto di decidere per gli altri – la replica di Bonaccini – vengo da una terra in cui la Regione programma, poi gestiscono le Province e soprattutto i Comuni. Anche su questo abbiamo trovato una sintonia vera. Ciò che riesci a garantire rispetto a un’eventuale autonomia è legato molto al rapporto tra gli enti locali, che per definizione sono le Regioni, i Comuni e in parte le Province”.
La proposta che il Pd unitariamente avanza – sottolinea Bonaccini – è molto simile a quella che proposi io qualche anno fa. È un’autonomia che per essere potenzialmente discussa prevede che vengano primi definiti i Lep, che si introduca una legge quadro in Parlamento, che tratti tutti alla stessa maniera. Così come abbiamo sempre chiesto che questa roba del residuo fiscale bisogna che venga abolita dal lessico, perchè richiama la secessione, non l’autonomia. E dall’altro lato c’è il tema di togliere materie divisive come la scuola o la sanità.
Lei pensi se possiamo avere 20 pubbliche istruzioni diverse in questo Paese, faremmo ridere il mondo”.

DE LUCA TER – Non saprei cosa dirle, a parte che c’è un tema di regole, di statuti, di regolamenti e leggi nazionali. Dalle parti del centrodestra, e forse non solo, si sta discutendo anche di terzo mandato per i sindaci per cui queste cose si discutono nel momento in cui si deve arrivare a una valutazione. Io do un giudizio positivo del governo di De Luca”. Ha risposto così Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Pd a Napoli per un tour elettorale, a chi gli ha chiesto se avesse stretto un patto col governatore campano De Luca per una ricandidatura alla guida della Regione in deroga al limite dei due mandati.

CALENDA – Carlo Calenda mi ha sostenuto lealmente in Emilia Romagna e io non dimentico. Poi quando si discute di questioni nazionali si vedrà dove siamo d’accordo e dove meno”. Lo ha detto il candidato alla segreteria del Pd Stefano Bonaccini rispondendo a chi gli chiedeva dei suoi rapporti con il leader del terzo polo dopo il botta e risposta sui social di oggi sul tema delle alleanze.

MAFIA – La lotta alla mafia deve irrobustirsi ed essere un caposaldo della lotta politica di un partito di sinistra. Dobbiamo pensare che dove c’è illegalità ci sono pochi che stanno bene a fronte di tanti che stanno male”.
Così Stefano Bonaccini, oggi al museo Pan di Napoli, dove ha visitato lo spazio espositivo dedicato alla memoria delle vittime innocenti delle mafie soffermandosi in particolare, accompagnato dall’ex parlamentare del Pd Paolo Siani, davanti alla Mehari di Giancarlo Siani, il giornalista ucciso dalla camorra nel 1985.
“Eravamo abituati – ha detto Bonaccini – a collegare mafia e ‘ndrangheta al Mezzogiorno, ma ora che questi fenomeni hanno messo radici anche al Nord è un problema che riguarda tutti. Va diffusa la cultura della legalità. E’ stato emozionante, direi commovente, vedere la Mehari di Giancarlo Siani, anche i simboli hanno un valore e servono nel contrasto alle mafie come pure le foto delle vittime che ho visto in sala e che stanno lì a testimoniare tragedie che non vogliamo si ripetano più. Proprio poche settimane fa mi è capitato di rivedere Fortapasc e penso che bisogna avere il dovere della memoria. Ci troverete, anzi, ci troveremo – ha concluso Bonaccini rivolgendosi ai rappresentanti delle associazioni anticamorra – sempre dalla stessa parte”.

 

Il Giugliano pareggia con il Picerno e aggancia il Foggia

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Secondo pareggio consecutivo per il Giugliano che impatta 1-1 sul campo del Picerno e si porta a quota 29 punti raggiungendo il Foggia al settimo posto.  La vittoria ai gialloblu manca dallo scorso 4 dicembre ma la squadra di Di Napoli resta in zona play off. Al 5′ del primo tempo erano stati i padroni di casa a passare in vantaggio con un colpo di testa di Santarcangelo, bravo a insaccare alle spalle di Sassi. Il pari è arrivato nella ripresa, al 77′, quando Poziello ha approfittato di una deviazione ber beffare Albertazzi e siglare il definitivo 1-1. 

Il tabellino: 

Picerno (4-2-3-1): Albertazzi; Novella (80’ Pagliai), Ferrani, Garcia, Guerra; De Ciancio, De Cristofaro; Golfo (59’ Setola), Kouda (59’ Ceccarelli), D’Angelo (93’ Albadoro); Santarcangelo (59’Emmausso). A disposizione: Crespi, Gammone, Allegretto, Monti, De Franco. Allenatore: Longo

Giugliano (3-5-2): Sassi; Biasiol, Zullo, C. Poziello; Iglio (46’ Di Dio), Ghisolfi (46’ Ceparano), Felippe (87’ Rondinella), Gladestony, Oyewale; Piovaccari (65’ Sorrentino), Nocciolini (65’ Salvemini). A disposizione: Viscovo, Coprean, D’Alessio, Scanagatta, Scognamiglio, R. Poziello, Gomez, Eyango. Allenatore: Di Napoli

Arbitro: Mucera di Palermo

Marcatori: 5’ Santarcangelo (P), 77’ C. Poziello (G)

Ammoniti: Ferrani, Ceccarelli, Albertazzi, D’Angelo (P), Piovaccari, Ghisolfi, Oyewale, Sorrentino (G)

Avellino, contro il Monopoli un pareggio tra i fischi

Avellino-Giugliano
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Avellino – Ottavo risultato utile di fila per l’Avellino di Massimo Rastelli, termina 0-0 contro il Monopoli. Fischi al triplice fischio per la vittoria mancata per l’Avellino che non riesce a riscattarsi dopo il pareggio arrivato nel turno precedente contro la Gelbison. Prima della gara momenti emozionanti di ricordo per tre tifosi scomparsi: Cesare, Roberto e Stefano.

PRIMO TEMPO. Pane va in panchina per un fastidio al flessore accusato in rifinitura, gioca Marcone. In difesa c’è Auriletto con Aya (in panchina Moretti). A centrocampo torna Maisto, in attacco dentro Gambale e Russo al posto di Kanoute e Trotta. L’Avellino ci prova al 12’ del primo tempo. Cross di Tito da calcio piazzato, Auriletto prende il tempo in area e colpisce di testa. Vettorel devia in corner. al 18’ punizione di Tito dalla destra, il pallone attraversa tutta l’area di rigore e si spegne sull’out opposto. Lupi pericolosi al 29’ con il mancino di Casarini, la palla termina di un soffio a lato di Vettorel. Occasione per il Monopoli al 40’. Rolando punta Tito, entra in area e calcia da posizione defilata: Marcone respinge, poi l’azione sfuma sul tiro di Bizzotto deviato da Giannotti. La prima frazione di gioco termina 0-0, dopo due minuti di recupero. Ammonito Tito che salterà la sfida, dopo il giallo rimediato sul finale. 

SECONDO TEMPO. Il Monopoli a un passo dal vantaggio. Rolando sfonda sulla destra e appoggia rasoterra per Giannotti, anticipato da Auriletto e Rizzo, che quasi fa autorete. Sfera in corner, brividi per i lupi. Doppia occasione per l’Avellino al 13’ del secondo tempo. Punizione di Russo quasi perfetta e palo pieno. Sugli sviluppi dell’azione, cross di Tito, colpo di testa di Gambale e mezzo miracolo di Vettorel con l’aiuto della traversa. Al 19’ lancio lungo per Gambale, che prende posizione e scarica all’indietro per il sinistro di Tito: pallone oltre la traversa. Tiro-cross rasoterra di Zanandrea al 26’ della ripresa, Vettorel ci mette le mani e Maisto viene anticipato in scivolata, a porta sguarnita. Il Monopoli prova a pungere l’Avellino alla mezz’ora. Starita si divora l’1-0 da solo davanti a Marcone. Palla persa da D’Angelo, lancio per Starita che avanza verso Marcone e lo grazia calciando sul fondo. Dopo otto minuti ci prova ancora la formazione pugliese. Pallone perso dall’Avellino, stavolta da Trotta: Rolando si invola in area e calcia col sinistro sopra la traversa. 

 

Avellino-Monopoli, il tabellino 0-0

Avellino (4-3-3): Marcone; Rizzo, Aya, Auriletto, Tito (20′ st Zanandrea); Maisto, Casarini, D’Angelo (31′ st Garetto); Russo (35′ st Murano), Gambale (20′ st Kanoute), Di Gaudio (35′ st Trotta). A disp.: Pane, Pizzella, Ricciardi, Illanes, Moretti, Micovschi. All.: Rastelli.

Monopoli (4-2-3-1): Vettorel; Viteritti, Mulè, Drudi (14′ st Radicchio), Bizzotto; De Risio (9′ st Piccinni), Vassallo (32′ st Piarulli); Manzari, Rolando, Giannotti (32′ st Fella); Starita (32′ st Corti). A disp.: Avogadri, Dibenedetto, De Santis, Cristallo. All.: Pancaro.

Arbitro: Mattia Caldera della sezione di Como.

Note: Ammoniti: Viteritti (M), Giannotti (M), Aya (A), Maisto (A), Tito (A), Piccinni (M), Rolando (M). Angoli: 3-2. Recupero: pt 2′ – 4’st

Covid Campania: nessuna nuova vittima, incidenza in calo

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Sono 604, su 7.556 test esaminati, i nuovi positivi al Covid in Campania. Il tasso di incidenza scende al 7,99%, oltre un punto percentuale meno del 9,19 di ieri. Prosegue anche il calo nell’occupazione dei posti letto: i ricoverati in terapia intensiva sono 19 (-2), quelli in degenza 326 (-9). Il bollettino quotidiano regionale non riporta nuove vittime.

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