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Dal futsal al calcio a 11, Giusy De Nisi: “Esperienza bellissima in una grande famiglia”

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Benevento – Il ritorno in campo non è mai facile, specie se passano ben dieci anni dall’ultima apparizione. Ma il richiamo del campo di gioco, sia che si tratti di calcio a 11 che di calcio a 5, è sempre lo stesso. E allora, come si è creata l’opportunità, Giusy De Nisi l’ha colta  e si è rimessa in gioco con la Star Games Benevento.

“E’ stata la prima esperienza per me dopo anni e anni di futsal e devo dire che le difficoltà sono state parecchie. A partire dalla sistemazione in campo, fino ad arrivare al semplice passaggio che è diverso. Nonostante tutto, comunque, posso affermare che l’esperienza è stata molto positiva e sinceramente non me l’aspettavo così bella. Mi diverto, in più vinciamo e quando hai delle compagne così brave, tutto diventa semplice. Anzi, a tal proposito, devo ringraziare le mie compagne di squadra, ragazze meravigliose che mi hanno aiutato nell’inserimento. La nostra, più che una squadra, è una vera e propria famiglia”.

Una stagione piena di soddisfazioni, fatta eccezione per una porzione nella quale i problemi sono stati tanti. E quel periodo, alla fine, ha pesato sull’esito della stagione.

Un mese e mezzo che ci ha scombussolato nel vero senso della parola. La vittoria di Salerno, contro la squadra che vincerà il campionato, ci ha dato soddisfazione e amarezza allo stesso tempo. E’ arrivata la dimostrazione che siamo forti ma abbiamo anche avuto la consapevolezza di aver buttato alle ortiche un campionato. Ma non dobbiamo demoralizzarci per questo, abbiamo la Coppa. Una vittoria del trofeo renderebbe la stagione comunque speciale”.

Una stagione importante per Giusy De Nisi, con l’idea che possa solo essere il primo di una lunga serie di esperienze nel mondo del calcio.

Ovviamente l’idea è quella di continuare con questo gruppo. La società ha voglia di andare avanti ed è per questo che spero che il gruppo rimanga inalterato. Con pochi innesti possiamo dire la nostra. Intanto, però, proviamo a chiudere la stagione nel modo migliore. Abbiamo ancora i play off e puntiamo su quelli”.

Donna morta dopo interventi di chirurgia estetica: 5 medici indagati

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Napoli – Sarà l’autopsia, disposta dalla Procura di Torre Annunziata (Napoli), a fare luce sulla morte di Vanessa Cella, la donna di 37 anni deceduta in una clinica di Torre del Greco (Napoli), dove si era sottoposta a tre interventi di chirurgia estetica. In vista dell’esame autoptico, che si dovrebbe tenere il prossimo 5 aprile, l’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Nunzio Fragliasso ha iscritto nel registro degli indagati cinque medici nei confronti dei quali viene ipotizzato il reato di omicidio colposo in concorso. I familiari della vittima, difesi dall’avvocato Enrico Ricciuto, sostengono che Vanessa, separata dal marito e madre di un bambino, non aveva problemi di salute. Il decesso è sopraggiunto nell’Ospedale del Mare di Napoli dove la 37enne è stata trasferita in ambulanza quando le sue condizioni di salute in clinica sono apparse gravi per i medici che la stavano operando.

Benevento, auto si ribalta in via Intorcia: paura per il conducente

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Benevento – Incidente stradale senza gravi conseguenze nel tardo pomeriggio in via Intorcia, la strada che collega via Pacevecchia a via Avellino. Una Kia che percorreva l’arteria in direzione dell’ospedale è finita prima contro un’altra auto e poi si è ribaltata a centro strada. Il conducente della vettura non ha rimediato ferite tali da trasportarlo al Pronto Soccorso. Sul posto è giunta la Polizia Municipale per i rilievi del caso e accertare le cause del sinistro. 

 

 

Uomo minacciato e sequestrato: arrestate tre persone in Valle Caudina

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Benevento – Tre persone arrestate in Valle Caudina: l’accusa è di aver minacciato con una pistola una persona, obbligandolo a salire in auto per portarlo in un’abitazione e chiedergli il motivo della sua presenza nel piccolo comune di Bonea.

I Carabinieri del comando di Benevento hanno dato esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip Maria Di Carlo, ai danni di Alex Tangredi, 28 anni di Bonea e Marianna Napolitano, 35 anni di Montesarchio. Ai domiciliari Guglielmo Pagnozzi, 34 anni di Pannarano.

Per tutti l’accusa è di minacce, sequestro di persona ed estorsione.

 

Napoli, 795 milioni dal Governo per nuova metro Linea 10

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Napoli – La nuova Linea 10 della metropolitana di Napoli e della città metropolitana ha un finanziamento di 795 milioni di euro decretato dal Mims al Comune di Napoli e consentirà di realizzare una importantissima parte della nuova Linea 10. Il fondo, informa il Comune di Napoli sulla base del progetto di trasporto, consentirà di connettere, con molte fermate intermedie, i Comuni di Afragola, Casoria, Casavatore e i quartieri partenopei di San Pietro a Patierno e Secondogliano alla Linea 1 della metropolitana di Napoli, mediante la nuova stazione in costruzione “Di Vittorio-Capodichino”.

Si tratta di oltre 200.000 possibili utenti che potranno arrivare a Napoli con il nuovo sistema metropolitano senza utilizzare l’automobile: un grande progresso, sottolinea Palazzo San Giacomo, in termini di mobilità sostenibile, con meno traffico per Napoli e per la zona Nord est della Città metropolitana. Il beneficiario dell’investimento sarà il Comune di Napoli, l’attuatore sarà EAV della Regione Campania, con sinergia Comune-Regione. A tale investimento va sommato quello recentissimo del Cipess, fortemente voluto dal ministro del Sud, che consentirà di costruire anche la tratta della Linea 10 da Di Vittorio fino a Piazza Carlo III, passando per l’area di Capodichino dell’ex Ospedale Leonardo Bianchi e piazza Ottocalli; un collegamento che connetterà alla linea metropolitana anche l’Albergo dei poveri.

Il finanziamento Cipess prevede anche il finanziamento dei primi 7 treni e relativo deposito. Questi ulteriori finanziamenti valgono 370 milioni di euro. In tutto il Comune ha dunque un finanziamento governativo di quasi 1,2 miliardi di euro, il più grande finanziamento annuo per metropolitana della storia di Napoli. Nel giro di un anno è ipotizzabile anche il finanziamento degli ulteriori lotti della Linea 10 per arrivare fino alla stazione Afragola Alta Velocità e fino al centro di Napoli, con molti altri treni. Sarà così possibile una rapida connessione dal Centro di Napoli, passando per piazza Carlo III, fino alla stazione di Alta Velocità di Afragola da dove partiranno i treni dell’alta velocità Napoli-Bari in costruzione. Il sistema sarà un modernissimo driveless, con grandi risparmi in termini gestionali. La frequenza di progetto della Linea 10 è un treno ogni 3 minuti.

Napoli verso Bergamo: Insigne giù di morale, Zielinski felice

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Napoli – Costruire la sfida all’Atalanta, sapendo che si gioca senza lo squalificato Osimhen e che si affida l’attacco in mano a neo papà Dries Mertens, che torna al suo nome belga vista la nascita di suo figlio, il vero Ciro Mertens. E’ così che sta cominciando l’avvicinamento del Napoli alla sfida di Bergamo, punto cruciale nello sprint scudetto delle ultime otto giornate, che comincia da secondi in classifica a tre punti di distacco dal Milan capolista. Un sogno che nello spogliatoio azzurro si coltiva con fiducia, in un gruppo in cui personaggi chiave come Insigne e Osimhen devono far passare in fretta la delusione per l’addio ai Mondiali in Qatar. Il capitano azzurro è tornato a Napoli dopo il ko con la Macedonia, sa che la sua avventura in nazionale è finita e che gli mancano otto partite per dire addio anche al vero calcio dei club europei prima di partire per la fine di carriera a Toronto: il fantasista ha il sostegno di Spalletti che sta lavorando in questi giorni psicologicamente su di lui per tirargli fuori le ultime voglie di stupire il pubblico e lasciare Napoli e l’Italia tra gli applausi.

Quello che cerca anche Osimhen, ieri eliminato dai Mondiali con la sua Nigeria dopo il pari interno con il Ghana: un match finito nell’invasione di campo dei tifosi nigeriani pieni di rabbia e delle delusione della squadra, a partir proprio dal bomber del Napoli che ha avuto un gol annullato al var. Il giovane bomber tornerà con calma a Napoli visto che per Bergamo è qualificato, mentre è atteso a breve Zielinski che ieri ha festeggiato la qualificazione della Polonia ai Mondiali segnando il gol del 2-0 che fa partire la festa polacca. Zielinski è poi uscito nel finale toccandosi la coscia ma non sembra importante il dolore di fine gara. Oggi la brutta notizia arriva invece da Fabian Ruiz, che ha la febbre alta, non ha il covid (già avuto due volte) e non ha partecipato all’allenamento azzurro, nelle ore in cui Anguissa fa lavoro personalizzato in palestra e campo per recuperare in tempo in un centrocampo a due con Lobotka. Spalletti dovrà fare a meno di Petagna, Meret e Ounas mentre ritrova senza problemi Politano che ha svolto l’intera seduta in gruppo.

Il laboratorio anticamorra che si fa largo nella giunta Manfredi. Ecco da dove nasce e chi l’ha ideato

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NAPOLI – Il giorno dopo la firma del Patto per Napoli con Mario Draghi, la sala dei Baroni è stata di nuovo aperta per un consiglio comunale incentrato sull’allarme sicurezza e le politiche da mettere in campo contro la camorra.

Del resto, ieri, lo stesso premier, staccando l’assegno da 1,231 miliardi del Salva-Napoli e parlando dei fondi europei del Pnrr, ha avvisato che bisogna stare con gli occhi ben aperti per contrastare le prevedibili infiltrazioni mafiose a caccia di soldi pubblici.

Ma cosa bolle in pentola a Palazzo San Giacomo per contrastare i clan? L’intervento dell’assessore Paolo Mancuso (già magistrato anticamorra) è stato, a tal proposito, illuminante.

Il membro della giunta Manfredi, infatti, oggi ha parlato di “premialità per le famiglie che garantiranno la frequenza scolastica ai loro figli” svelando di fatto che, se la strategia è quella di prosciugare l’immenso bacino cui i clan possono rivolgersi per garantirsi nuovi adepti, l’arma che si vuole mettere in campo è quella proposta dal sociologo Isaia Sales, non a caso citato dall’assessore Mancuso nel corso del suo intervento.

“Ogni forma di sostegno che gli enti pubblici danno alle famiglie – ha avuto modo di spiegare lo studioso già sabato, in occasione di una assemblea organizzata da VivoaNapoli, nonchè nel suo ultimo libro “Teneri assassini” – deve essere vincolato alla regolare frequentazione della scuola dei loro figli”.

“Le famiglie – ha sottolineato Sales, che sta affiancando la vicesindaca Mia Filippone in questo lavoro – devono capire che i figli rappresentano un capitale se li fanno studiare, non un costo. Per questo, mi piacerebbe che si parlasse di un Reddito di Studio più che di Cittadinanza. O, quantomeno, che si faccia coincidere la cittadinanza con lo studio”.

Sales ha avanzato anche l’idea di mettere su una sperimentazione, un progetto pilota con 1000 bambini napoletani da seguire dai 0 ai 18 anni. “Abbiamo la possibilità di individuarli, sappiamo le famiglie da cui nascono e i quartieri in cui crescono: sono orfani con genitori vivi. Per questa ragione non possiamo contare sulla loro famiglia di sangue. Serve, quindi, affiancarli con una famiglia pubblica che dall’istruzione allo sport, dalla scuola al tempo libero fino alla sanità si prenda cura di loro da quando nascono fino a quando compiono i 18 anni”.

E’ su questo, quindi, che Palazzo San Giacomo si sta cimentando.

“Combattere la dispersione scolastica, nella lotta alla camorra, rappresenta la madre di tutte le battaglie”, ha del resto sottolineato Mancuso oggi in consiglio comunale. Annunciando che sul fronte anticamorra si sta “individuando un pacchetto di politiche attive”, l’assessore ha di fatto svelato l’idea del laboratorio Napoli con 1000 bambini.

Un laboratorio che si muoverebbe nella convinzione che prevenire è meglio che curare.    

Aggredisce i genitori, donna arrestata nel Napoletano

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Napoli – Gli agenti del commissariato di Nola sono stati avvicinati in via Onorevole Francesco Napolitano, a Nola (Na) da un uomo con il volto sanguinante il quale ha raccontato che la figlia lo aveva aggredito e che, in quel momento, era ancora in casa con la moglie. I poliziotti, una volta giunti presso l’abitazione dell’uomo, sono entrati nell’appartamento dove hanno trovato la donna che stava minacciando la madre alla quale, pochi istanti prima, aveva dato un pugno al volto. Gli operatori hanno bloccato la donna, una 48enne di Nola, che è stata arrestata per maltrattamenti in famiglia.

“Voglio vedere i miei figli”, e si barrica in casa: arrestato

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Roma – Barricato in casa minaccia il suicidio perchè vuole rivedere i figli. Il protagonista della vicenda è un romano di 32 anni con precedenti e a dare l’allarme ai Carabinieri di Frascati è stato il padre dell’uomo. Nella tarda serata di ieri, riuscendo ad impossessarsi di una pistola – regolarmente detenuta dal padre e custodita in un locale armeria dell’abitazione – l’uomo si è barricato in casa minacciando di suicidarsi se non avesse riabbracciato i propri figli, che non vedeva dallo scorso 26 marzo, quando la sua ex compagna, dopo un violento litigio, aveva deciso di portarli con sé a Napoli, a casa dei genitori.
Ad intervenire sul posto sono stati i Carabinieri della Compagnia di Frascati insieme ai militari dell’Aliquota di Primo Intervento del Nucleo Radiomobile di Roma e il negoziatore del Nucleo Investigativo di Frascati che hanno cinturato e messo in sicurezza la zona circostante il villino.
Dopo 5 lunghe ore di trattative, grazie anche all’arrivo da Napoli dell’ex compagna con i loro figli, l’uomo si è arreso, consegnando spontaneamente l’arma ai Carabinieri che lo hanno arrestato con l’accusa di detenzione illegale di arma da fuoco.
Considerato lo stato di forte agitazione del 32enne, il personale del “118” lo ha sedato e condotto presso l’ospedale di Frascati per accertamenti, dove è tuttora piantonato dai militari.

Ucraina, gli aiuti umanitari partiti da Cerreto Sannita sono arrivati a Mariupol

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Cerreto Sannita (Bn) – Gli aiuti umanitari raccolti a metà marzo dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Cerreto Sannita  sono arrivati nei giorni scorsi nella città martire di Mariupol’. La città portuale situata nell’Ucraina sudorientale è diventata tristemente nota negli ultimi tempi a causa dei massicci bombardamenti.

I pacchi inviati dall’antico Sodalizio cerretese hanno risalito la penisola italiana e attraversato il confine polacco grazie all’aiuto di alcuni autotrasportatori ucraini. In territorio ucraino il trasporto è continuato a cura di una staffetta di volontari che ha impiegato ben tre giorni per attraversare la nazione utilizzando strade secondarie.

Gli aiuti umanitari, riconoscibili grazie alla fascia rossa con la “stretta di mano” (simbolo internazionale del mutuo soccorso), sono stati poi smistati all’interno dell’ospedale pediatrico sotterraneo di Mariupol’.

“Qui non arriva nulla, si ferma tutto al confine polacco. Siete stati gli unici a pensare a noi” è stato il primo commento del personale dell’ospedale che ha provveduto anche ad inviare un messaggio whatsapp di ringraziamento scritto in italiano: “Grazie ai nostri amici in Italia per vostro aiuto”. 

La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Cerreto Sannita resta a disposizione per fornire alle associazioni interessate tutte le indicazioni in merito all’invio delle raccolte umanitarie direttamente in Ucraina attraverso il sistema delle “staffette ucraine”. Contattando l’email [email protected] saranno fornite tutte le informazioni. 

 

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